chiarire

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Joy's pov

Certo che devo essere proprio una sfigata, nella vita non mi si era mai presentata una situazione più imbarazzante di quella, stare seduta davanti a lui, mi chiedo perché i miei abbiano avuto quest'idea, ma onestamente in fondo al mio cuore sono contenta, è dal discorso che mi ha fatto Theo che provavo gioia nel vederlo, l'unica cosa imbarazzante è che lui non sa e di certo non potevo parlarne davanti a tutti o per meglio dire non davanti alle persone che sanno della nostra situazione, lui non toglie lo sguardo dalla pizza, lo posso capire, si creerebbe una situazione talmente imbarazzante dove credo non ci sia un uscita anche se mi sarebbe piaciuto rivedere di nuovo i suoi occhi scuri, talmente particolari che sembrano poter leggere l'anima di una persona.

Inaspettatamente però lui alza lo sguardo, e i nostri occhi si incontrano di nuovo, onestamente non ho il coraggio di distogliere lo sguardo dopo che ho bramato così tanto quel momento, ma poi i miei occhi misero a fuoco la figura completa di Plant, facendomi notare i vari dettagli del suo viso, i ricciolini ben curati che gli cadevano sulla fronte, gli accennai un sorriso sperando di potergli parlare il prima possibile.

Prendo poi coraggio di distogliere lo sguardo, e continuo a mangiare la pizza dandogli un occhiata di tanto in tanto, senza ottenere il risultato di prima e trovandolo sempre con lo sguardo sulla sua pizza
Una volta finita la pizza mi girai verso Rose, che non mi cagava di striscio, poi verso papi intento a parlare di qualcosa insieme a suo marito e Loredana, e poi dopo un sospiro di noia di nuovo verso Plant che aveva il telefono in mano, infine quando un gruppetto di artisti si alzò per andare a fumare lui colse l'occasione per andare e seguirli, anche se non fumavo volevo alzarmi pure io, così avrei potuto parlargli.

Inutile dire che la sfiga di quella nottata ancora doveva finire, perché nell'esatto momento in cui mi stavo alzando papi mi mette una mano sulla spalla

"Si ci assomigliamo, siamo uguali" disse papi ad alta voce coinvolgendomi nel discorso

"Ma anche a Marco dai, i capelli ricci, i lineamenti del volto, strano che non è vostra figlia biologica perché lo sembra" continua la voce di Loredana, io in cambio faccio una piccola risata e sorrido

"Scusate devo andare in bagno" con questa scusa fortunatamente riesco ad alzarmi e ad allontanarmi, cercando fuori ma nulla, allora ritorno dentro, cercandolo per le maestose scale, poi nell'atrio ed infine nel bar

"Joy, possiamo parlare?" mi giro per vedere chi era, semplicemente Theo

"Prima non avevamo finito" continua lui mentre si avvicina a me

"Voglio chiarire con Plant" gli dico molto ansiosa

"Ehy calma, Francesco è andato a dormire" sentito questo, tiro un sospiro per tranquillizzarmi

"Potrai parlargli domani" mi disse calmo mettendomi una mano sulla spalla e conducendomi verso i divanetti dell'atrio, mi siedo

"Quindi? bruci per quel ragazzo?" mi chiede

"Theo io veramente non capisco che effetto mi fa Plant, il modo in cui le nostre anime si toccano è inspiegabile, l'ho sempre considerato un amico ma quando ne ho cominciato a sentire la mancanza delle sue attenzioni, dei suoi sguardi, da quando ho cominciato a sentire la mancanza di lui come se fosse vitale, ho capito veramente il perché improvvisamente il mio cuore batteva all'impazzata lasciandosi scappare qualche battito, ho capito cosa provo per Plant"

Theo mi fissa per alcuni secondi, come se stesse riflettendo alle mie parole, poi alza lo sguardo e mi sorride

"Sei una brava persona Joy, spero che tu e Plant possiate risolvere, lui ha già sofferto tanto in amore non merita altro dolore" disse Theo mentre mi dava una pacca sulla spalla, io sorrido e annuisco, fino a che oltre alla mano di Theo, sento un altra mano sull'altra spalla, mi giro e vedo mio padre Marco sedersi sulla poltrona accanto alla mia

the flight of my life|•PlantDove le storie prendono vita. Scoprilo ora