PROLOGO

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PROLOGO

Nei primi mesi di college, il trambusto che c'era al campus mi aveva completamente destabilizzata. Essendo una matricola, mi ero tenuta in disparte, sempre attenta a non dare nell'occhio. Osservavo molto, parlavo solo quando mi veniva chiesto, principalmente a lezione. Osservando gli studenti però, una cosa l'avevo capita, al campus esistevano delle regole gerarchiche ben precise. Gli atleti erano inevitabilmente in cima alla piramide sociale, un ragazzo in particolare ne era la punta di diamante. Austin Turner, capitano della squadra di football. Nel sottostante gradino, la sua squadra e le ragazze definite da tutti "popolari". Al di sotto di questi due principali gruppi, coloro che erano considerati fantasmi, me compresa. 

Non sempre però si è destinati a rimanere nell'anonimato, io di certo non lo ero. La mia voglia di portare a galla quelli che erano i veri volti di coloro che si aggiravano ai "piani nobili" della gerarchia del campus era stata più forte di qualsiasi altra cosa. Il mio articolo, per il giornale universitario, sarebbe stato pubblicato in prima pagina.

A mia discolpa, posso solo dire che mentre lo scrivevo non avevo pensato a tutte le conseguenze che le mie parole avrebbero potuto innescare... 

ONE LAST MATCH - Tra Giornalismo e TouchdownDove le storie prendono vita. Scoprilo ora