CAPITOLO 18

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CAPITOLO 18

Sherlin

Il tempo, quando si è al college passano più in fretta. Ormai sono settimane che sto sopra i libi di testo, sono settimane che lavoro al giornale sempre attenta a non incrociare lo sguardo di Lerry. Dopo il caos scoppiato a causa dell'articolo, mi sembra che la mia vita sia tornata alle origini, mi sembra di essere tornata alla vita di Sherlin prima di conoscere Austin Turner. Nessuno fa caso a me, nessuno fa commenti quando passo per i corridoi, salvo alcuni, che ancora ricordano che l'articolo finito in prima pagina è firmato dalla sottoscritta. Norah mi è sempre fedele, anche se ultimamente ci siamo viste poco, lei ha le sue lezioni, le sue uscite pazze con un ragazzo misterioso che ancora devo capire chi sia, insomma, ognuno continua la sua vita come se nulla fosse mai successo.

È un venerdì come tanti altri e la professoressa Lee ci ha convocati in redazione, quando arrivo noto che a presenziare siamo io, Lerry, e altri due studenti del quarto anno: Jeremy e Tommy. Mi domando dove siano tutti gli altri. Seduti alle nostre rispettive scrivanie attendiamo che la professoressa ci spieghi che cosa deve comunicare di tanto importante.

Potevo immaginare tutto, ma non che la sua notizia avrebbe cambiato di nuovo le dinamiche della mia vita.

«Ragazzi, vi ho convocati qui perché ho una notizia molto importante da darvi. La squadra dei Falchi ha ottenuto l'opportunità di battersi contro la squadra dell'università di New York. Questa non sarà però un occasione solo per gli atleti, è un evento a cui anche voi prenderete parte». Sgrano gli occhi e cerco di guardarmi intorno per capire se anche gli altri sono scioccati quanto me.

Una partita dei Falchi a New York. Incredibile.

Penso ad Austin e a quanto sarà contento per questa occasione, potrebbe essere il suo momento per far vedere una volta per tutte quanto forte è in campo, nonostante tutto, forse, potrebbe essere la sua occasione per far ricredere la sua famiglia su di lui. Mi piange il cuore quando mi rendo conto che non potrò essere partecipe di questo suo momento dato che non ci parliamo più.

«Voglio che vi occupiate di giornalismo televisivo e sportivo per questa occasione speciale. Ognuno di voi avrà un ruolo cruciale nel documentare questa trasferta e ovviamente la partita. Sarà un'opportunità straordinaria per mettere alla prova le vostre abilità giornalistiche, sta volta però, non usando carta e penna ma microfono e telecamera. E cosa non meno importante, questa attività varrà il cinquanta percento del vostro voto finale per quest'anno».

Cerco di assimilare la notizia e le informazioni ricevute. La possibilità di ricoprire un ruolo ad un evento così significativo per la East River e guadagnare la metà del voto finale è un occasione da non sprecare. Soprattutto se questa occasione potrebbe farmi riavvicinare al capitano.

«Vorrei che ciascuno di voi esplorasse diversi aspetti della trasferta che avrà luogo. Dall'esperienza dei tifosi, al dietro le quinte della squadra, voglio che rappresentiate al meglio la East River». La professoressa Lee conclude il suo discorso con aria trionfante.

Ora capisco perché ha convocato solo i migliori del suo corso. Io e gli altri non possiamo far altro che annuire con entusiasmo. Sono pronta ad affrontare questa sfida.

Prima di congedarci la professoressa Lee ci fa presente i dettagli logistici, fornendoci le istruzioni chiare su come organizzare e presentare il materiale e poi ci lascia andare augurandoci un buon fine settimana.

Sono circondata da vestiti sparsi sul letto e tengo il telefono stretto tra orecchio e collo cercando di fare un po' di ordine, nella mia stanza sembra esplosa una bomba. Norah è all'altro capo del telefono.

ONE LAST MATCH - Tra Giornalismo e TouchdownDove le storie prendono vita. Scoprilo ora