Capitolo 23

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- Bene la lascio nelle vostre mani! - esordì Caspian fermandosi sulla banchina. Penelope si voltò di scatto un piede già sulla passerella e l'altro ancora sulla banchina. Guardò il fratello realizzando che effettivamente lui non sarebbe partito con lei, che sarebbe stata in un Paese straniero per la prima volta senza qualcuno di cui si fidasse realmente. All'improvviso la sensazione che fosse sbagliato partire riemerse più forte di prima. Lo stomaco le si contorse e sentì una forte stretta al cuore. Trattenne il fiato e la testa le vorticò.
- Pen va tutto bene? - Caspian notò il volto della sorella impallidire velocemente e la vide portarsi le mani sullo stomaco.
- Un po' di nervosismo é normale Caspian - esordì con una risatina Maryse. Il re la guardò di sfuggita avvicinandosi alla sorella.
- C'è qualcosa che non va? - le chiese quasi in un sussurro. Penelope guardò il fratello spaesata, passò a rassegna le persone presenti indecisa sé portarlo a conoscenza dei suoi dubbi, ma poi scosse il capo.
- Maryse ha ragione é solo un po' di nervosismo! - cercò di farlo tranquillizzare. Caspian annuì incerto e poi l'abbracciò di nuovo.
- Nelle tue stanze troverai qualcosa che ti sarà d'aiuto, qualora avessi bisogno di me. Non mi fido molto dei Calormeniani. Sta attenta! - le sussurrò stringendola forte.
- Io non mi fido di Maryse e Merliorn! - sussurrò a sua volta.
- Oh non temere, sono amici fedeli - le sorrise Caspian lasciandole un bacio sulla guancia - Ora va! - le diede un buffetto sulle spalle e la sospinse sulla passerella. Uno dei mozzi la tirò via mentre altri marinai si affaccendavano a levare l'ancora su ordine del Capitano.
- Andrà bene! - le gridò Caspian dalla banchina mentre la nave mollava gli ormeggi. Penelope lasciò scivolare una lacrima sulla guancia stringendo fra le dite un vecchio pendete di sua madre, donatole qualche mese prima dal fratello. A vele spiegate la nave si allontanò sempre di più dal porto e la sensazione di oppressione che la giovane principessa provava si fece sempre più grande.
- State bene? Vi trovo pallida! - l'affiancò Akash, posandole una mano sulla spalla.
- Sarà un po' di nausea, non sono abituata a navigare. Vogliate scusarmi credo che andrò a stendermi nei miei alloggi! - rispose la bruna portandosi delle ciocche di capelli dietro l'orecchio. Il principe annuì vendendola sparire all'interno della nave.
- Va tutto bene? - domandò Merliorn con tono gelido alle spalle del principe.
- Pare soffra il mal di mare! - rispose a tono il principe allontanandosi a sua volta.
- Maryse! - richiamò il fratello - cerca di non perderla d'occhio! - disse scambiandosi uno sguardo d'intesa con la sorella che annuì impercettibilmente. Penelope nascosta alla vista altrui osservò bene quello scambio di sguardi, ancora più convinta che i due fratelli tramassero qualcosa. Trattenendo un sospiro si diresse ai suoi alloggi alla ricerca di quel che Caspian le aveva dato. Non ci mise molto a trovarlo, dato che nella stanza troneggiava una grande gabbia dorata, all'interno della quale c'era Hawk.
- Buonasera mia principessa! - chinò il capo il falchetto.
- Hawk che bello vedere un muso amico - salutò andandogli in contro. Pochi a palazzo sapevano che Hawk facesse parte della schiera degli animali parlante, era un segreto che Caspian aveva deciso di custodire così che il falco potesse riferirgli in segreti eventuali movimenti loschi, e se il fratello aveva deciso di cederlo alla sorella voleva significare solo una cosa: benché Caspian cercasse di tranquillizzarla neanche lui si fidava molto dei due fratelli delle Isole Solitarie e questo era il suo modo per farglielo sapere.
Qualcuno bussò alla porta e Penelope fece segno all'animale di tacere il quale annuì mestamente.
- Avanti! - disse sedendosi sul letto.
- Principessa ho notato che avevate il viso pallido poco fa, state bene? - fece il suo ingresso Maryse.
- Oh sì sarà solo un po' di mal di mare non preoccuparti! - fece la principessa portandosi la mano allo stomaco.
- Siete sicura che sia meglio restare qui al chiuso? - le domandò con fare circospetto, scrutando l'enorme gabbia.
- Sì, credo che cercherò di riposare un po'. Per favore non disturbatemi prima di cena! - cercò di mandarla via Penelope.
- Come desiderate! - s'inchinò la dama per poi uscire dalla stanza. Il falchetto guardò la sua principessa che gli fece ancora segno di tacere, convinta che Maryse fosse ancora dietro la porta. Lentamente si alzò per accostarsi al legno scuro nel tentativo di percepire qualcosa.
- Allora? - sentì bisbigliare Merliorn.
- Dice di sentirsi poco bene e di non voler essere disturbata! - rispose allo stesso modo la sorella.
- Ve lo avevo detto! - bisbigliò quello che gli parve essere Akash. Penny aggrottò la fronte al suono della voce del principe. Poi udì i passi farsi sempre più lontani ed intuì che se ne fossero andati.
- La cosa diventa sempre più strana! - borbottò fra se e sé guardando Hawk.

§

La sera era calata e Penelope aveva rifiutato di cenare, troppo occupata a discutere con il falchetto dei suoi dubbi.
- Ho bisogno di sgranchirmi le ali - disse Hawk arricciando le piume.
- Già ed io di un po' d'aria fresca inizio a sentirmi soffocata qui dentro! - rispose Penelope aprendo la gabbia e lasciando che il falchetto volteggiasse per la stanza.
- Che dici saranno andati a dormire tutti? - gli domandò la bruna.
- Il sole é tramontato da ore maestà, credo che sia notte fonda, non troveremo nessuno sul ponte - rispose il falchetto che smaniava dalla voglia di uscire.
- D'accordo ma non farti sfuggire una parola lì fuori! - disse lei mentre Hawk le si appollaiava sulla spalla annuendo silenziosamente. Uscirono dagli alloggi dirigendosi sul ponte dove il forte profumo di mare pervase le narici della bruna. Hawk sì librò nell'aria mentre Penelope si affacciava alla barra del ponte per guardare le onde scure infrangersi contro lo scafo.
Chiuse gli occhi ed ispirò l'aria di mare, per poi portare lo sguardo all'orizzonte e rattristarsi. Era orami troppo lontana da casa. Chissà cosa sarebbe accaduto nei prossimi giorni. Lugubri pensieri le impossessarono la mente, quando il rumore di passi la riportò alla realtà. Le venne istintivo cercare un modo per nascondersi, tra le botti presenti sul ponte.
- Non credo che questa storia andrà a finire bene! - sentì dire e sul ponte comparve il principe Akash accompagnato da Merliorn.
- Perché devi essere sempre così melodrammatico? - sentì rispondere dall'altro.
- Penelope é intelligente non ci metterà molto a scoprire l'inganno! - Akash si fermò nei suoi passi lasciando che Merliorn gli rivolgesse le spalle.
- Tu continua con la tua parte. Il
tuo compito è di portarla all'altare! - disse Merliorn con tono gelido.
- E cosa pensi che accadrà quando al mio posto troverà te fratello? - disse a denti stretti. Penelope sbarrò gli occhi e cercò di trattenere il fiato. "Che diavolo sta succedendo?"
- Abbassa la voce, potrebbero sentirti. E comunque non preoccuparti nostro padre risolverà anche questa cosa. Una volta che saremo arrivati a Calormen continuerai a sedurla. Farai in modo che decida di sposarti prima della scadenza dei quindici giorni così che Caspian lo scopra all'ultimo. Una volta sposata non farà ritorno a Narnia e poi troveremo il modo per conquistare quella terra selvaggia! - concluse guardando torvo il fratello. Penelope sconvolta urtò il braccio contro una delle botti provocando un rumore sordo.
- Cosa è stato? - si voltò preoccupato Akash nella direzione del rumore.
- Fratelli, quella stupida non è nelle sue stanze! - accorse Maryse attirando l'attenzione dei fratelli.
- Cosa? E dove é andata? - domandò Merliorn furioso.
- L'ho cercata per tutta la nave non la trovo - rispose la sorella preoccupata della sua ira.
- Dannazione é una stupida nave, dove pensi si possa essere nascosta? - esplose dando un pugno contro la barra di legno, facendo sussultare persino Penelope che causò un nuovo rumore attirando l'attenzione.
- Non può essere... - disse Akash con sguardo inorridito.
- Vorrà dire che accelereremo le cose - sospirò Merliorn prima di fare dei passi in direzione delle botti dietro le quali si nascondeva Penelope.
- Esci fuori principessa. Lo so che sei lì dietro. Non ti faremo nulla lo sai che ci servi viva! - le cantilenò con quel sorriso gelido. Penelope si levò dal suo nascondiglio ormai messa alle strette.
- Voi tutti la pagherete cara! - disse con sguardo duro, rivolto per lo più verso Akash.
- Pensate che non abbiamo calcolato tutto? Siete intelligente ma noi di più. Dimenticherete presto questa storia e Caspian non ne verrà a conoscenza! - rispose Merliorn continuando la sua avanzata.
- Ne siete sicuro? - sorrise beffarda alzando gli occhi al cielo dove Hawk continuava a volteggiare per aria. Il falco stridette prima di volare giù in picchiata e aggredire con gli artigli il volto di Merliorn, lasciandogli una profonda ferita sulla guancia destra.
- Dannazione é il falco di Caspian, abbattetelo! - ordinò ai due fratelli, ma ormai era tardi. Hawk aveva imboccato la via del ritorno pronto a raccontare tutto al suo Re.
- Tu! - Merliorn indicò Penelope - Non credere di averla avuta vinta. Una volta che saremo sposati non potrai più far nulla! - sorrise mentre cercava di fermare la fuoriuscita del sangue dalla sua guancia.
- Non vi sposerò mai! - disse Penelope spuntandogli sui piedi.
- O lo farai invece, Maryse portala negli alloggi e legala a letto! - ordinò per poi darle le spalle e sparire.
- Avevo ragione a non dovermi fidare di te! - disse Penelope guardando truce Akash che per tutta risposta chinò il capo e seguì quello che a quanto pare era suo fratello maggiore.
- Forza principessina é ora di farsi il sonnellino di bellezza! - fece con ghigno  Maryse, prendendola per un braccio.
- Tu lurida... - Penelope provò a divincolarsi ma una forte botta in testa la fece tramortire al suolo, sprofondando nel buio alla mercé di quei traditori

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