VII

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"lui è il mio stronzo" bellissimo "coglione" unico "distrutto" dannatamente perfetto "stupido zio Black" incesto mentale


ero indignata alle volte da certi comportamenti di mio zio ma di certo non potevo controbattere su nulla.

poco dopo quel battibecco tornammo a casa pieni zeppi di buste, tutte mie in realtà.

"ma ci entra tutta sta roba nell'armadio?" chiese black in modo vago "farò in modo che ci entri"

lui si stese sul letto mentre io svuotavo le buste e sistemavo tutto nell'armadio.

rimase una busta che però non era mia e quindi non la toccai, ne tanto meno mi azzardai a chiedere se dovessi posarne il contenuto per lui.

"quella non la posi?" mi girai raccogliendo una busta da terra "non è mia" dissi fredda "è tua" ribattè con lo stesso tono lui

"non mi ricordo di aver comprato in nessun negozio di roba intima" constatai sicura di me "è tua" tipetè ignorandomi, allora per non dargliela vinta come sempre non la presi e non vidi nemmeno cosa ci fosse dentro

son sempre stata menefreghista, poco mi importava di quella busta.

era pomeriggio e avevo preso tutto il materiale possibile per disegnare uno dei miei migliori figurini

ma appena la matita toccò il foglio qualcuno bussò alla porta, "arrgh cazzo!" mi aspettavo qualche ramanzina per la parola poco principesca e invece...nulla.

"chi stai aspettando ora?" gli domandai, dato che non avevo visite "io, oggi come oggi proprio nessuno" pigiò i tasti sul pc che aveva sulle gambe in modo veloce

"giuro" mi incamminai verso la porta "che se è uno di quei tuoi stupidi colleghi io..." continuai per il corridoio "io gli chiudo questa maledetta porta..." la aprì "IN FACCIA" urlai essendo sicura non fosse una visita per me ma in realtà avevo solo fatto una figuraccia

"oh" il tono mi scese, e la saliva si seccò quando vidi che era il ragazzo della porta affianco, il ragazzo dell'aereo, Jack.

"se è un brutto momento...posso tornare dopo magari" sorrisi imbarazzata e feci di no col capo

"è sempre un brutto momento" mi spostai dietro l'uscio per permettergli di entrare "dai entra" lo invitai

"lui è il mio stronzo" bellissimo "coglione" unico "distrutto" dannatamente perfetto "stupido zio Black" incesto mentale.

"si lo ricordo" disse porgendogli la mano "credimi non è sempre così, ci sono volte che è anche peggio" disse Black al ragazzo

"taci" dissi e Jack trattenne un sorriso, "allora come mai ci degni della tua presenza?" dissi a Jack

"ma puoi fare la simpatica almeno con gli amici tuoi?" si intromise mio zio "ma puoi tacere e farti gli affari tuoi?" alzò le mani in segno di resa

"vieni" presi Jack per mano e lo portai in camera "avete un bel rapporto, voi due eh?" gli dissi di accomodarsi sulla poltrona nell'angolo "meraviglioso" dissi sarcastica

"allora, a cosa devo le tue visite mister Jack" sorrise per come lo chiamai "nulla mi annoiavo e dato che siamo vicini per che non venire a farti vista mi son detto" lo guardai, o meglio lo scrutai, sapevo ci fosse qualcosa in più sotto

"sputa il rospo" sospirò "Jenn..." faticava a parlare come se non trovasse le parole "jack..." lo invitai a proseguire "io vorrei realmente non fosse così, ma se così fosse so che soffrirai da morire" non capivo, eppure essendo una persona paranoica i miei mille pensieri mi avrebbero portato subito a ragionare sull'argomento

my uncle my JungleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora