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Purtroppo quando ti apri con le persone, ti stanno più a cuore di quanto si pensi in realtà, nonostante ci son molte cose che odiamo dell'altro.





<<scendi, e non fare tardi>> ecco come iniziare al peggio la giornata se non tutta la vita.

Ero riuscita a preparare la mia valigia in tempo. Avevo portato con me i vestiti più leggeri e più comodi, in modo da lasciare più spazio ai miei amatissimi cargo.

Black era già giù, ma ciò non toglieva che anche se pronta gli avrei comunque fatto perdere tempo e pazienza, per puro divertimento.

Mi piace vedere le persone perdere la pazienza con me, amavo portare tutti all'esaurimento puro, anche solo per gioco. Chiamatemi anche malata ma a me piace, del resto ogni uno ha le proprie stranezze.

Gli ultimi minuti li passai, a prepararmi un sandwich, ne feci uno anche per Black. Infine presi le ultime cose più importanti: caricatore, telefono e CUFFIE.

Durante la mia permanenza a new york sarebbero servite molto. Era giunto ora il momento

Un sospiro profondo, mano sul manico della valigia e si scende.

Arrivata al pian terreno di casa mia lo vidi, lì appoggiato al suo fuoristrada, una jeep nera, una wrangler. Nera come il suo outfit total balck.

Era ammaliante, con quei pantaloni che drappeggiavano al meglio sulle sue gambe sode, la camicia un po' sbottonata, i mocassini neri in pelle. Stratosferico

"dobbiamo andare in aeroporto, mica a una riunione di mafiosi" constatai dopo essere arrivata di fianco a lui, a mala pena gli raggiungevo il petto e poi...che profumo aveva messo? Mi stordiva, ma dovevo rimanere fredda e non far tasparire il mio pazzo interesse di saltargli addosso.

"innanzi tutto, hai come al solito fatto tardi, e sei vestita anche mediocremente perciò non capisco il tuo ritardo da dove provenga" LE CUFFIE dov'erano, ecco il momento che più odio

"inoltre" fermò la sua azione di inserire le valige nel bagagliaio, si appoggiò col braccio destro ad esso e mi guardò "un vero uomo, veste bene sempre. Anche in casa"

Perché se la tira, perché?

"con ciò stai dicendo che non vestendomi bene, elegante o qualsiasi cosa tu voglia non sono una vera donna? o magari una donna alla tua altezza? ecco meglio specificare" il mio tono di voce lasciava capire che ero alquanto infastidita

Chiuse il bagagliaio, dopo aver posato l'ultima valigia. Il botto di quest'ultimo mi fece sussultare di un minimo ed egli sorrise "punto primo, mi arrivi al petto...quale altezza vorresti avere"

SPIRITOSO!

"aspetta che rido alla tua battuta ah ah ah!" emisi una finta risata. "simpatica, e punto secondo, sei bimba, non puoi ancora definirti donna. Quando sarai più grande ne riparleremo" basta ero sul picco di un ennesimo esaurimento nervoso

"e poi scusa tu come ti vesti in casa?" ora la curiosità mi assaliva "petto nudo, pantaloncini e calzini lunghi. O se fa freddo una buona vestaglia in seta. Eppure fai moda piccola, dovresti sapere di queste cose meglio di me"

PETTO NUDO E PANTALONCINI dovrebbe significarmi 'vestirsi bene in casa'? assurdo

io? un anno con lui? MA ANCHE NO
nemmeno un minuto

Passò dal lato destro dell'auto, per aprire lo sportello invitandomi ad entrare "ci riesci, oppure...c'è bisogno che ti prenda in braccio?" avevo voglia di controbattere e non in modo cordiale ma evitai altrimenti non avremmo finito più di discutere

my uncle my JungleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora