La mia sveglia suona come ogni mattina e sono costretta ad alzarmi dal letto, anche se quello che vorrei sarebbe solo cadere in un sonno profondo e svegliarmi tra cent'anni.
Mi alzo lentamente dal letto stropicciandomi gli occhi e sbadigliando.
La mia mente da poco lucida corre subito a ieri sera.
Ad Ivan.
Un sorriso compare sul mio viso al solo pensiero.
Lo reprimo subito e mi dirigo in bagno per prepararmi.
Purtroppo non posso evitare di sembrare stanca dopo le ore piccole fatte ieri neanche con il correttore, che sembra non coprire le mie occhiaie stranamente evidenti.Esco dal bagno, scendo le scale e mi ritrovo in salotto. Attorno al tavolo la mamma e papà fanno colazione parlottando, ignorando completamente la mia presenza quando passo vicino a loro. Preferisco essere ignorata se questo significa che mio padre non mi parli.
-buongiorno- dico per educazione bevendo un sorso di succo all'arancia mentre mi infilo le scarpe
-buongiorno tesoro- mi risponde la mamma
Sorrido amaramente quando sento come mi ha chiamata.
-spero vivamente che oggi recuperai quel voto- mio padre dice non guardandomi nemmeno in faccia
-si- rispondo velocemente uscendo dalla porta
Appena fuori da casa emetto un sospiro.
Come se dal mio petto si fosse appena spostato un macigno enorme. Ma so bene che tornerà non appena saró di ritorno a casa.
Come sempre Ellie mi aspetta sulla strada con la sua macchina.-ei- dico sedendomi davanti
-che significa che non puoi venire al mio compleanno?- Ellie mi chiede preoccupata
-buongiorno anche te- sospiro
-mio padre ha saputo della sufficienza che ho preso e non vuole farmi uscire, nemmeno per il tuo compleanno- le dico giocando con il mio anello-non puó essere- afferma
-non puoi non esserci al mio compleanno- mi guarda in panico-lo sai che non posso farci niente- le dico dispiaciuta
-lo so- guarda il volante
-ma troveremo un modo per farti venire, anche a costo di farti scappare di casa- sorride speranzosa-a proposito di uscite di nascosto...- sussurro
-devo dirti alcune cose- approfitto della situazione per raccontarle di ieri-dimmi tutto- risponde mettendo in moto l'auto
-beh ieri...- inizio
*
-posso dire che sono sorpresa?- Ellie dice camminando affianco a me verso il nostro muretto
-io più di te- ammetto
-invece con jay?- mi chiede
-l'hai sentito per niente?--no- scuoto il capo
-sicuramente si é meritato quello che gli ha fatto Ivan- Ellie dice sincera
-é stato uno stronzo--beh si, é vero- faccio spallucce
Mi guardo intorno cercando la sua moto ma non la vedo, solitamente parcheggia sempre nei dintorni ma oggi no.
Che non fosse venuto a scuola? probabile
Ma perché me ne preoccupo? meglio non pensarci-oggi é una giornata di merda- Dice Meg ad alta voce
-per te tutte le giornate sono "giornate di merda"-
le risponde Kat mentre si specchia nella fotocamera del cellulare-oggi più delle altre- ribatte Meg
Noto che Kat alza lo sguardo leggermente e quando mi sporgo, per vedere cosa (o chi) guardasse, noto Jason Lee. Stranamente peró, il ragazzo non era accompagnato da Ivan. Di solito erano uno l'ombra dell'altro ma oggi, il lato oscuro dell'ombra non mi aveva graziato della sua presenza.
Kat sorride quando Jason le fa l'occhiolino e, camminando come se tutto il mondo fosse ai suoi piedi, si dirige verso l'entrata del college. Proprio prima di entrare peró, mi rivolge uno sguardo fugace.
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Ghostface
RomanceAllison é una ragazza diciottenne, che ama fare festa, leggere, pattinare e divertirsi con la sua migliore amica, Ellen, ed il suo gruppo di amici. Infatti Ellie & Allie sono migliori amiche da un vita, rappresentano lo yin e lo yang, diverse ma ins...