É sabato.
Ma non un sabato qualunque, é il compleanno di Ellie. Ed io non posso esserci.
O forse si...<non é così alta la tua finestra, se saltassi non ti faresti niente secondo me> Ellie cerca di convincermi a scappare di casa stasera
<se ti posso parlare al telefono é già tanto.
come pensi che io possa saltare da una finestra che é distante dal suolo tipo 5 metri, non farmi male e non essere sentita da nessuno in piena notte?> le dico mentre piego le mie magliette nell'armadio<allora proponi qualcosa che comprenda me e te, nella stessa stanza, il giorno del mio compleanno a fasteggiare> sbuffa
<non lo so Ellie, ma troveremo il modo> chiudo le ante del mio armadio e mi butto sul letto tenendo il telefono all'orecchio
<per forza. Ora devo andare, ci sono i miei parenti in salotto, fammi sapere>
<si, a dopo>, chiudo la chiamata e lascio il telefono sul materasso.
Sbuffo cercando di pensare ad una soluzione possibile, ma tutti gli scenari che mi creo finiscono con mio padre che mi chiude a chiave in camera mia, fino ai miei quarant'anni.
Non é proprio lo scenario che voglio per la mia vita.
Mi rigiro a pancia in su' allargando le braccia sul letto.
Anche se riuscissi a scappare, come dovrei fare a recarmi al locale? A piedi?-ugh- sbuffo e mi copro la faccia con le mani
Chiamo un taxi, semplice.
Ma a quell'ora non passa nessuno, ho già sperimentato una volta questa situazione.
Ellie potrebbe venire a prendermi qualche metro lontano da casa!
Si sarebbe perfetto.
Se non morissi scendendo giù da una finestra alta 5 metri.
Beh, in questo giorni sono scappata più volte di casa, usando la porta d'ingresso, perché dovrebbe essere diverso questa volta?
Faró piano, pianissimo, non mi sentirò nemmeno io stessa.
Afferro il telefono e scrivo un messaggio a Ellie."passami a prendere stasera a mezzanotte, fermati qualche metro più avanti, non al solito posto, e non fare rumore, se mio padre ci scopre finiamo entrambe rinchiuse nella mia cantina"
invio.Mi risponde dopo qualche minuto.
"nessun rumore, tratteró il respiro. A stasera.
Fatti bella" mi risponde, con annessa emoji del fuocherrello.
Sorrido e lascio il telefono sul mio comodino.
Non ho la più pallida idea di cosa mettere.
Fa freddo, ma non sono una vecchia, non posso mettere i pantaloni. Ma nemmeno una gonna troppo corta, non sono una troia.-pff- sbuffo ancora, la vita da donne é così difficile.
Con un gesto automatico prendo il telefono ed entro nella chat di Ivan."stasera vado al complean-" smetto di scrivere.
Gli interessa davvero?
Dopo la reazione che ha avuto quando gli ho rivelato come mi sento, non dovrei più contattarlo, o addirittura pensarci.Elimino il messaggio e fisso "l'online" che appare sotto al suo nome.
Chissà con chi parla.
Forse una fidanzata di cui non so niente.
La parola "niente" rimbomba nella mia testa per un attimo che sembra durare una vita intera.
Io non so niente.
Potrebbe avere dei figli e io, non sapendo un cazzo di niente, ci vado al luna park insieme.
Eppure la mia testa é sempre li'. Sempre a lui.
Cazzo spero abbia dei figli così saró costretta a non pensarci più, perché ora, non riesco
a farne a meno.
E se stasera passasse a casa e non mi trovasse?
beh cosa vuole, io vivo la mia vita.
Certo però sarebbe cattivo non dirgli nulla.
No, no, no, no.
Allison cazzo non fare la bambina, probabilmente non verrà nemmeno a trovarti. Non lo fa da tre giorni ormai.
Fanculo.Spengo nuovamente il telefono e lo lascio, di nuovo, sul comodino. Questa volta mi alzo dal letto e mi chiudo in bagno per farmi una doccia.
L'unica cosa a cui mi va di pensare é a come mi vestiró al compleanno della mia migliore amica.
Al quale non mancheró.
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Ghostface
RomanceAllison é una ragazza diciottenne, che ama fare festa, leggere, pattinare e divertirsi con la sua migliore amica, Ellen, ed il suo gruppo di amici. Infatti Ellie & Allie sono migliori amiche da un vita, rappresentano lo yin e lo yang, diverse ma ins...