Capitolo 4

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MARISSA

Quanto può essere difficile fare amicizia? Troppo.

Continuo a guardare il tavolo dove sono sedute le Serpents mentre preparo una bugia da dire a mio fratello e Jason, onestamente non credo di riuscire a fare amicizia con quelle ragazze.

Non è solo Amélie e quello che è successo con Rainer a tenermi i piedi incollati al suolo, è anche il fatto che in vita mia non ho mai avuto amici prima di Charlotte.
Essere una Volkov non ha fatto venire ai miei compagni di classe voglia di sedersi accanto a me da bambina, poi le orribili voci che continuano a circolare su mia madre e zio Jamie non mi hanno reso la reginetta della scuola.

Le uniche persone che sono state al mio fianco sono i miei cugini ma non posso definirli davvero degli amici perché sono obbligati ad amarmi, Jason poi è stato prima amico di Ace che mio.

Da piccola avevo preparato una lista di cose che mi avrebbero potuta rendere interessante agli occhi delle mie compagne di classe, imploravo mia madre di comprare i vestiti che ritraevano personaggi dei cartoni animati o delle serie televisive e gadget scolastici particolari.

Ma nulla è mai cambiato.

<<Vuoi continuare a rimare impalata e guardarle da lontano?>> ho sperato con tutto il cuore che Charlotte non accettasse questo stupido piano, mi ha proprio stupito quando si è detta d'accordo con Ace e Rainer dicendo che non sarebbe stato difficile fare amicizia con quelle ragazze <<sanno che siamo amiche di Jason, Fallon ci caccerà a calci>> continuo a cercare scuse per andare via ma Charlotte sembra capire il mio trucco e non si lascia influenzare <<Marissa rilassati, sono convinta che riusciremo a conquistarle>> per Charlotte parlare è facile, fin dal primo momento che ha aperto bocca mi è stata simpatica e con il tempo è diventata una delle mie persone preferite, che sia perché è una bambola vivente o perché è gentile con tutti ma è impossibile non trovare simpatica Charlotte, sono cresciuta in un mondo in cui la gentilezza verso il prossimo è vista come una forma di debolezza e devo dire che essere amica di Charlotte mi ha sorpresa.

<<Se sono sgarbate andiamo via>> da lontano scorgo Ace e Jason seduti in uno dei tavoli in mensa che attendono una nostra mossa, anch'io attendo il momento in cui Ace andrà da Amélie.

Possiamo pure essere gemelli ma è sempre stato Ace quello più socievole tra noi due, Ace è capace di attirare le persone verso lui come la luce con le falene mentre io rimango al suo fianco consapevole di non poter brillare come mio fratello.

Per non parlare di Rayna, mia sorella non è gentile come Charlotte ma il suo viso perfetto e l'atteggiamento da principessa hanno fatto sì che Rayna fosse la preferita persino dei nostri genitori, in particolare di mia madre, prendo un secondo il telefono e vedo un messaggio da parte di mia madre.

Mamma:
Io e Rayna siamo andate a fare shopping
Come va a scuola? E soprattutto quella cosa?

Mia madre non si è mai interessata a me più di tanto, mi sta dando un po' più d'attenzione perché sono a Los Angeles per lei ma so che appena tornerò a New York le cose non cambieranno, mi ha chiesto come sto solo perché vuole sapere a che punto siamo e prima ancora mi ha detto di aver fatto shopping con Rayna mentre io devo ricordare l'ultima volta che ho passato del tempo con mia madre senza che lei parlasse di Rayna.

<<Andiamo>> prendo un bel sospiro e cammino a testa alta verso quel tavolo che mi fa più paura di tanti topi orrendi, ognuno ha le sue paure, i loro occhi squadrano me e Charlotte dalla testa ai piedi ma in loro non vedo la minima ostilità, Venus in particolar modo sta sorridendo in modo dolce a Charlotte probabilmente a causa di quello che è successo alla festa <<chiunque risponda male a Rainer può sedersi con noi>> toglie la sua borsa dalla sedia e mi fa segno di accomodarmi di fianco a lei mentre Charlotte finisce in mezzo a Fallon e Amélie, quest'ultima è pure di fianco a me e la situazione comincia ad essere imbarazzante.

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