Capitolo 7

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MARISSA

Nessuno a scuola voleva essere mio amico, il fatto di essere Marissa Volkov non mi ha aiutata ad essere la ragazza più popolare della scuola e mi sono ritrovata ad essere l'ombra di Ace, Jason e dei miei cugini.

Qualche volta immagino come potrebbe essere la mia vita se fossi nata in un'altra famiglia e purtroppo il risultato non cambia mai, non sono molto brava a fare amicizia con gli altri, ho sempre paura di dire la cosa sbagliata o di risultare appiccicosa, paura che ovviamente non condivido con il mio gemello, appena arrivati a Los Angeles è con una nuova identità Ace è riuscito a fare amicizia con dei ragazzi mentre io solo Charlotte.

Anzi dovrei esserle grata, Charlotte è la mia prima amica e con lei sono andata subito d'accordo perché ho potuto riconoscere un'anima solitaria come la mia, le ho proposto più di una volta di venire a New York con me appena avremo trovato il figlio di zio Sebastian proprio perché ho paura di perderla.

<<È cosi bello essere tutti insieme!>> mi butto tra le braccia di mio cugino Knight e lui mi fa volteggiare in aria prima di stringermi di nuovo, ho davvero tanti cugini e Knight è sempre stato il mio preferito e uno dei pochi di cui ho sentito davvero la mancanza, da piccola credevo di essere infantile per la mia gelosia nei confronti dello splendido rapporto tra mamma e Rayna, papà mi aveva spiegato fin troppe volta che mia sorella eramalata e che aveva bisogno di attenzioni in più eppure io continuavo a vedere una preferenza da parte di mia madre he andava oltre lo stato di salute di Rayna, Knight era stato il solo a dirmi che non potevo frenare le mie emozioni e che avevo il diritto di sentirmi triste.

<<Allora cosa ci raccontate? A casa stanno tutti bene?>> cerco di ignorare il tremore nella voce di Jason ma non ci riesco e gli stringo la mano consapevole che è preoccupato per sua madre <<mio fratello si sposa>> dice Knight aspettando la reazione da parte nostra che non tarda ad arrivare e farlo ridere.

<<Chaos si sposa?!>> l'ultimo uomo che avrei mai immaginato in una chiesa a promettere fedeltà e amore ad una donna si sposa, posso morire serena perché ho visto tutto quello che c'era da vedere in questo mondo.

Stanno andando tutti avanti con le loro vite, stanno crescendo, e io ancora sono incapace di respirare l'aria. che non ha respirato prima Ace.

Mamma e zio Jamie mi hanno spiegato molte volte che è normale avere un rapporto stretto con il proprio gemello, zio Jamie mi h confessato di sentirsi male se non sente la mamma per un giorno intero ma con Ace è diverso, lo uso come una specie di appiglio per non rimanere sola, potrei stare senza mio fratello, trovarmi degli amici e costruirmi una vita mia ma non ci riesco e rimango quella bambina spaventata che lo seguirebbe anche in capo al mondo, tutti possono stupirsi perché Chaos è prossimo al matrimonio ma lamneo lui sta facendo qualcosa per cambiare la sua vita e distanziarsi da Knight.

lo invece? Sono a Los Angeles ma continuo ad essere legata alla mia famiglia e soprattutto a mio fratello, quest'esperienza non mi sta insegnando nulla e sicuramente non sto capendo se anch'io ho una mia strada da percorrere.

<<Vi ricordate che mio padre e nonno Aleksei erano arrabbiati perché forse aveva messo incinta Lara la cacciatrice di dote, no? Fatto sta che lei non era incinta e allora hanno deciso di trovargli una moglie e vi dico che hanno scelto una delle poche persone capaci di far uscire fuori di testa mio fratello: Octavia Ivanov>>.

<<Chaos ha la sua gatta da pelare>> commenta Jason ridendo <<Octavia era una mia compagna di classe e vi assicuro che non è la ragazzina docile e ubbidiente che Chaos vorrebbe come moglie, se lo beccasse a tradirla lo ucciderebbe senza pensarci due volte>>.

Pure io come Jason ricordo Octavia, volevo tanto essere sua amica ma non ero mai abbastanza coraggiosa da avvicinarmi, la vedevo sempre troppo forte, troppo bella praticamente irraggiungibile.

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