Quanti di voi di prima mattina si fermano a guardare il vuoto più assoluto, inventando discorsi filosofici e porgendosi domande esistenziali? Be' io sono una di queste persone il che mi costa sempre 15 minuti a mattina. Per mia fortuna sono sempre stata un orologio svizzero o almeno così mi ha insegnato mia madre: la puntualità prima di tutto, sempre.
Grazie mamma, se non fosse per i traumi che mi hai inflitto a causa della tua puntualità avrei più ritardi che anni di vita. Anche oggi, quindi, dopo i miei 15 minuti di riflessione mi alzo dal mio amato letto; ci vediamo stasera tesoro lo giuro. Ok Luna sei in piedi, sveglia, ed ora dritti in bagno. Il mio problema è che la mia mente inizia a lavorare e pianificare tutto appena apro gli occhi: "Luna alzati poi lavati i denti, bene bene ora vai a cambiarti e dopo rifai il letto"; diciamo che non ho mai un attimo di pace. Pensate voi ora che siamo a maggio a quante cose devo pensare quindi queste sono piccolezze per una guru dell'ansia e preparazione ossessiva delle cose come me. Bene, come al solito non si sa mai se faccia caldo o freddo quindi direi di vestirci a cipolla come sempre; vi giuro è la soluzione a tutto, anche se io mi vesto sempre come una cipolla ammuffita e disintegrata visto che la moda alle 7 del mattino non è per niente una mia priorità. Oggi record: 10 minuti e 4 secondi per prepararmi, non male Luna. Prendo lo zaino e corro di fretta e furia giù per le scale, nonostante sia in largo anticipo, ma il desiderio di lasciare casa mia è troppo forte ed è forse per questo che i miei record di preparazione mattutina stanno andando sempre più avanti; Non sono una fan delle urla di prima mattina..
Arrivo alla mia amata fermata del bus dove finalmente posso leggere e perdermi tra le pagine di un buon libro, dimenticando i problemi di Luna e sognando ad occhi aperti. Ho sempre amato leggere, sin da quando ero bambina, ma se all'inizio era solo uno svago sciocco ora è diventato un'ancora di salvataggio; leggere fa zittire tutti quei pensieri così brutti e poco carini e mi prepara psicologicamente alla giornata che deve essere fatta di sorrisi e risate; Non vorrai mica deludere tutti Luna?
Fortunatamente alla fermata c'è sempre pochissima gente e soprattutto silenziosa; che fortuna direi visto che non sopporto coloro che parlano la mattina anzi starei con le cuffiette nelle orecchie fino alle 12.00 per abituarmi al fatto che la giornata sia effettivamente iniziata. A malincuore, però, il bus arriva e salgo in quel covo di ascelle puzzolenti, risate e baci delle coppiette. Sono sempre stata innamorata dell'amore, sin da piccina sognavo un amore come quello delle favole, dolce e romantico con un ragazzo bello e carismatico ma col tempo questo sogno si è sbiadito sempre di più. Sembra che tutti siano destinati all'amore tranne me e a volte mi sento così sbagliata e fuori posto. Non so esattamente cosa io voglia dalla vita, forse..
"Ehi tu guarda che siamo arrivati!" mi urla il conducente del bus.
Ok penso che forse debba smettere di fare figuracce già di prima mattina. Scendo e mi fermo davanti al cancello della mia scuola. Sono qui da già 3 anni eppure ogni volta che ci entro sento l'ansia come se fosse la prima volta; non amo per niente l'ambiente, le persone e tutto ciò che riguarda quest'istituto, anzi se ho dei problemi lo devo solo a lui e all'ansia che ogni giorno mi provoca ed accompagna da anni ormai. Prima di entrare mi soffermo ad osservare le persone che mi circondano.Sono sempre stata un osservatrice, sapete, amo osservare il mondo come se non ne facessi parte e quello che vedo mi piace perchè vedo ragazzi e ragazze mano nella mano, amiche che si scambiano battutine sconce sui ragazzi o saluti affettuosi, oh lì che un bambino che si è appena fermato a raccogliere una margherita per la sua mamma, è tutto così bello finchè non realizzo che io queste cose non le ho mai avute e chissà per quanto tempo ancora sarà così; non sono mai stata corteggiata, mai avuto una migliore amica e mai avuto una madre che accogliesse il mio fiore appena raccolto..
Non faccio neanche in tempo a provare a scoppiare a piangere che suona la campanella, anche oggi, che palle. Entrata in classe mi siedo al mio banco del cazzo come ogni giorno; Oh santo cielo se mia madre sapesse che ho appena detto "cazzo".
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Eclipse
ChickLitLuna, una ragazza di 16 anni, vive la sua adolescenza come tutte le altre ragazze della sua età: va a scuola, ogni tanto esce con le sue amiche e ama leggere. Lei è la tipica ragazza sempre sorridente, altruista e carina con tutti, ma non è tutto co...