TUTTO A CAUSA DI UNA BORSA

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Sono le 9 del mattino e sto facendo colazione con un toast con della Nutella quando sento bussare alla porta. Odio le persone di prima mattina e puntualmente qualcuno deve venire a rompere le..
"Ciao" dice...Mark?
Che vergogna! Sono in pigiama, con una crocchia in testa e con i calzini della Marvel. Tempismo perfetto proprio.
"Oh ehm buongiorno Mark, scusami per le condizioni mi sono appena svegliata"
"Tranquilla, scusami tu volevo solo ridarti questa" mi dice mentre mi restituisce la borsa che avevo con me ieri sera: Che sbadata!
"Grazie mille davvero"
"Figurati ero in macchina, l'notata ed ho pensato di fare un salto per restituirtela; sbadato come sono me ne sarei dimenticato altrimenti"
"Si certo vuoi- vuoi entrare? Hai già fatto colazione?"
"A dir la verità solitamente non mangio la mattina ma mi farebbe molto piacere"
Risposta sbagliata Mark, la mia era solo cortesia non puoi vedermi conciata così diamine. Meno male che a casa non c'è ancora nessuno.
"Prego accomodati" dico mentre arriviamo in cucina. Per fortuna casa mia oggi è in ordine ma mi sento comunque molto in imbarazzo.
"Grazie mille posso avere un bicchiere di succo d'arancia se lo avete per favore? ne vado pazzo"
"Ma certo lo stavo giusto bevendo anche io anche se preferisco le spremute fresche"
"Scusami se sono sbucato così all'improvviso davvero, stavi facendo qualcosa di importante?"
"No tranquillo stavo facendo colazione, vuoi?" Gli dico mentre indico il mio toast.
"No grazie mille mi basta il succo"
"Certo" glielo verso e porgo. Lui lo beve in due sorsi. Come fa ad essere perfetto anche di mattina?.
"Sei impegnata oggi?"
"A dir la verità si ma neanche molto, tra poco devo andare al supermercato e poi penso che farò un giro in centro"
"Ah bel programma, il mio è molto più noioso visto che devo andare nell'azienda con mio padre". Azienda? Vorrei saperne di più ma ho come la sensazione che questo argomento gli faccia molto male nel profondo.
"Che noia, ma stai tranquillo che il succo che hai appena bevuto da' i super poteri, sono sicura che ora ti senti già più energico vero?" dico ridendo sperando di farlo sorridere.
"Oh certo ora si che mi sento un uomo forte e robusto" e ridiamo, ridiamo e ridiamo. Ora, però, dovrebbe andar via forse? Se tornasse qualcuno chissà cosa penserebbe. 
"Grazie ancora per la borsa" ripeto provando a fargli capire che dovrei proprio andare a cambiarmi e quindi dovrebbe andar via, anche se a malincuore. 
"Tranquilla, solo piacere grazie per il succo ma ora dovrei proprio andare"
"Oh si certo ti accompagno". Arrivati alla porta sento che ha qualcosa da dirmi e infatti..
"Oggi pomeriggio posso raggiungerti in centro?"
Ok non me lo aspettavo, o forse sì.
"Ehm si va bene se vuoi si"
"Perfetto, allora a dopo" e chiudo la porta dopo che si è allontanato.
Non posso crederci, mi sembra un sogno.
Prima di andare in camera a cambiarmi prendo la borsa che mi ha riportato la apro e vedo un bigliettino.
"Questo è il mio numero di telefono, chiamami" 
Sorrido e salgo le scale, saltellando.


POCO DOPO: 
Mi sono cambiata e resa più presentabile e visto che è uscita proprio una bella giornata ho deciso di indossare una gonnellina e una maglia con le maniche a sbuffo. Amo il sole ma penso di essere figlia della notte. 
"Luna, wow bellezza dove devi andare?" Eccola che è resuscitata mia sorella.
"Devo uscire, vado a afre un giro e la spesa visto che c'è il frigo vuoto, piuttosto te dove sei stata in questi giorni?"
"Oh nulla, da amiche"
"Stella sei sicura? Puoi parlare con me lo sai e poi non mi piace che tu stia così tanto fuori casa"
"Stai tranquilla comunque goditi l'uscita tesoro" dice mentre esce da camera mia. Oh Stella, quanto mi manchi, quante cose mi mancano della mia vecchia vita. 

Esco da casa e mi dirigo verso il centro commerciale. Ho sempre amato passeggiare da sola mentre ascolto la musica, fermarmi dal fioraio per annusare i bei fiori esposti, restare ore in libreria e sorridere alla vita, vorrei essere così sempre...
 Finalmente riesco ad arrivare al centro commerciale e sorprendentemente trovo davanti all'ingresso Mark. 
"Come facevi a sapere che sarei arrivata proprio ora?" gli chiedo sorridendo.
"Non lo sapevo, infatti sono qui da un po'"
"Oh scusa se ti ho fatto aspettare"
"Tranquilla, ti va un gelato? Io li amo"
"Certo, chi non ama il gelato?"

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