SOLO UNA RAGAZZA

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POV: MARK

Dopo aver accompagnato Luna a casa mi rimetto subito in viaggio per tornare a casa e nel frattempo ripenso a ciò che è accaduto stasera. Per la prima volta in tutta la mia vita sento che una ragazza non è interessata a me solo per i soldi, anzi non le importano per nulla e questa cosa mi fa sentire così maledettamente bene. Con lei mi sento Mark e non un Clarke come la società mi vuole. Quando ride porta il sole nella stanza e quando invece è seria è bella come la luna, i suoi occhi, sono così belli... eppure sento che c'è qualcosa che non va. Forse non è abituata a tutto ciò o forse non si sente pronta?.
Continuo a guidare e butto lo sguardo sul sedile vicino al mio, proprio dove era seduta lei e noto una borsetta, la sua. Ora ho una scusa in più per tornare da lei, al più presto; Quando sto con lei tutto svanisce, le urla, la paura, non esistono più.

POCO DOPO:
"Sono tornato" annuncio, nonostante non ci sia nessuno ad aspettarmi. I miei genitori sono sempre così indaffarati in qualche affare per l'azienda familiare e mio fratello non so dove sia, da quando è entrato nell'azienda è cambiato, non abbiamo quasi più lo stesso rapporto di prima e questa cosa mi devasta del tutto; mi manca il mio fratellone, l'unico che mi capiva, l'unico con cui non mi sentivo giudicato, l'unico che c'è sempre stato. Forse è solo una fase, è solo indaffarato alla fine. 
Salgo in camera e mentre attraverso l'ampio salone, la cucina con l'isola, il corridoio con i lampadari lussuosi capisco ancor di più quanto io odi tutto ciò. Anche se ho sempre avuto tutto ciò che si può desiderare: la play nuova, la macchina, i vestiti firmati mi è sempre mancato l'amore dei miei genitori che vogliono solo che io lavori con o per loro, che porti una bella ragazza a casa e che segua le orme di tutti i componenti della mia famiglia. 
Sistemo le cose nella cabina armadio e mi metto nel letto. La mi camera è piena di oggetti di valore ma neanche una di queste cose è stata frutto di un pensiero che i miei hanno avuto per me, e forse l'unico regalo col cuore che mi è stato fatto è stato un pupazzo regalatomi quando avevo 10 anni da mio fratello. Lo prendo e negli occhi di quell'orsacchiotto rivedo tutti i bei momenti passati con lui, lo stringo e mi corico. Mentre provo a dormire mi si palesano davanti due occhi grandi, marroni ed un sorriso da capogiro: è Luna. 

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