🖤 𝘿𝙖𝙧𝙠 𝙖𝙣𝙙 𝙎𝙥𝙤𝙧𝙩 𝙍𝙤𝙢𝙖𝙣𝙘𝙚
Aurora è nuova nella cittadina di Loomore, si è trasferita da qualche anno negli Stati Uniti per diventare una famosa regista, ma è un peccato che non tutto è andato per il verso.
Purtroppo, Aurora finis...
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𝑺ono in imbarazzo con Tradis e Nate al locale.
Talmente in imbarazzo che sono già pronta per uscire.
Voglio aspettare qualcosa mi rassereni e tranquillizzi.
In diversi anni che lavoro in questo locale poche volte i ragazzi hanno deciso di venire a trovarmi.
E, quelle pochesono state fatali.
Quando tornavamo a casa vi erano lunghe, lunghissime, litigate sul motivo per il quale io non avrei dovuto continuare a lavorare lì.
Soprattutto le prime volte, i ragazzi sono sempre stati piuttosto protettivi, in più ripetevano in continuazione: «Se qualcuno che conosci viene là che fai?», ed io non avevo idea di cosa rispondere.
Non era mai successo fortunatamente, se non per la prima volta che mi scoprirono.
Era la festa di compleanno di Tradis, siccome io facevo tardi perché appunto "avrei dovuto lavorare" ed erano solo uomini, Nate aveva deciso di portarli al "nuovo Night Club proprio vicino a dove lavorava lui".
Così, da lontano li vidi e loro videro me e, proprio per ripicca mi presero in consumazione, cantandomene di tutti i colori per non averglielo mai detto.
Più tardi i loro amici, promisero di non dirlo mai a nessuno, anche se non sanno che qualche volta tornano a guardarmi ballare...
Solo l'entrata costa trenta dollari, non so come dei collegiali, si permettevano di pagare più di cento dollari ad una serata ma ci riuscivano e mi chiedevano di non dirlo ai loro amici.
Anche se qualche parola mi scappò, e, Tradis interruppe tutti i contatti con i suoi compagni.
Inutile dire che altri amici se li fecero, anche perché erano gatto e la volpe, io facevo il ruolo dell'uva provabilmente.
Era sempre una tragedia quando mi vedevano lavorare, per quello non volevo.
Questa sera è diverso, ho voglia comunque di stare con loro.
Quindi lo sforzo tocca a me.
I camerini sono vuoti, sento Seléne entrare: ha un felpone dal quale esce un lembo del vestitino che ha sotto sicuramente.
Viene verso di me, sembra elettrizzata come se sia così contenta nel vedermi da non riuscire a trattenere l'emozione.
Salutandomi con un abbraccio si allontana subito, spostando i suoi capelli mossi e ritornando seria.
Mi richiama dai miei pensieri e preoccupazioni, per togliersi la felpa rossa e rivelare il completino verde simile al mio.
Anche se il suo non è quasi del tutto trasparente, si può immaginare la forma dei suoi capezzoli dal velluto leggero che la veste in tubino striminzito.
