10. 𝐀𝐧𝐚𝐬𝐭𝐚𝐬𝐢𝐚 𝐝𝐢𝐯𝐢𝐬𝐚 𝐢𝐧 𝐂𝐢𝐧𝐪𝐮𝐞. (2/2)

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𝑺correndo lo sguardo mentre cammino

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𝑺correndo lo sguardo mentre cammino.

Vedo Marius sedersi in primissima fila con un mazzo di soldi in mano, sta parlando con un uomo che sembra essere abbastanza più grande di lui con lo sguardo imbronciato e abbastanza stempiato. Ha un sigaro tra le mani che aspetta ad accendersi, insieme ad un un calice di vino bianco tra le dita.

Dall'altra parte vedo gli occhi rotondi di Nate correre su tutto il mio corpo, insieme a Tradis che allontanadosi dal bar si avvicina al palco.

Tutto ciò i miei occhi cominciano a traballare, la scena mi sembra essere quella di un film, l'alcol comincia a essere padrone del mio corpo e la mia testa comincia a partire per un altro mondo.

Per liberarmi dal peso di spogliarmi avanti a tutti questi uomini, le luci cominciano a diventare più buie, illuminando il palco di un viola spento.

La musica inizia a cambiare genere e, dietro di me lo sguardo sempre nervoso di Heaven è fastidioso.

Mi mette quasi ansia.

Finché la musica non parte ed il dj Henry, annuncia il mio nome fittizio.

Arrivo sul palco vicino al palo, dove un prima mano si aggrappa a questo ed un'altra poco sotto per sollevare i piedi e fare una prima giravolta per tutto il pubblico.

Poi lasciando le mani sulla stessa posizione, alzo le gambe facendo salire il vestito fin sopra i fianchi e lasciando volare le gambe in aria.

Finché poi non mi aggrappo con una sola gamba e mi lascio scivolare all'ingiù sul palo, con un ennesima giravolta, il pubblico sembra così entusiasta che non si ferma per buttare dollari su dollari.

Il mio unico pensiero è che siano sostanziosi.

Prendo il bordo di una scarpa fino ad arrivare al tacco allargando una gamba e continuando a fare girare il mio corpo snello e tonico sul palo.

«Vederlo da lontano ti incanta, ma farlo ti stanca.», mi ricordavo le parole di Heaven ad ogni allenamento che facevamo per farmi imparare.

Erano sempre le parole che tenevo a mente mentre volteggiavo per ballare.

Salendo scivolo lentamente fino ad arrivare al suolo in posizione di squat, dove con una mano tenendo sempre il palo, continuo quasi a farli.

Arriva poi il momento in cui decido di liberarmi, del vestito, alzandolo quasi del tutto. Anche se non voglio farmi vedere completamente nuda, arrivo quasi al seno lentamente finché la musica non si interrompe.

Qualcuno si è messo avanti al mio corpo, a farmi da scudo appena il mio petto è scoperto da ogni tipo di indumenti. Ho solo un tanga addosso. I miei occhi si sgranano, riconosco subito la figura che mi sta coprendo dal resto del pubblico.

Daniele.

Mi vado subito a nascondere dietro il palco con una camminata veloce, la musica sembra ripartire e sento Heaven ridacchiare mentre il suo nome viene annunciato e Amelius tira giù di forza il ragazzo dal palco.

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