11. 𝐅𝐚𝐭𝐭𝐚𝐜𝐜𝐢 𝐁𝐫𝐮𝐭𝐭𝐢. (1/2)

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𝑳a luna risplendeva alta sull'orizzonte di Loomore illuminando tutta la città di una luce argentea per far compagnia alle stelle più luminose

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𝑳a luna risplendeva alta sull'orizzonte di Loomore illuminando tutta la città di una luce argentea per far compagnia alle stelle più luminose.

Sulle sdraio stese sul terrazzo, appollaiati sopra queste vi eravamo in tre a bere delle birre.

Avevamo appena finito di cenare, avevamo mangiato delle bistecche tanto enormi quanto gustose.

Adoravo la carne al sangue, anche se Tradis non era capace di farla come la volevo.

Non era la prima volta che mi mettevo ai fornelli per la loro scarsa capacità di cucinare come volevo io.

Nathan guardava l'incontro di Kiril Morein sul cellulare, aveva messo l'app di ESPN pur di guardarle live e, non lo ostacolava neanche che a volte dovesse pagare almeno trenta dollari per viverle in diretta.

Tradis lo insultava per quanto era fissato con questo sport incorraggiondolo ad andare alla sua palestra ma il biondo era spaventato, di rovinarsi completamente, fisicamente anche se io commentai: «rovinarti? Hai visto il fisico di Daniele?».

Lui mi aveva risposto con una smorfia annoiata, tirando su la sua maglia a maniche corte per farmi vedere gli addominali.

Quell'estate la sera si stava così fresche che, anche se tutti e tre la mattina avremmo dovuto svegliarci presto, passavamo lì il tempo fino a dopo la mezzanotte pur di chiacchierare.

Il terrazzo poi oltre ad offrire un incantevole vista di tutto il paese era grande, avevamo messo delle piante le quali Alaska aveva completamente rovinato, erano mezze distrutte oramai. Tradis faceva di tutto per tirarle su ma con scarsi risultati.

«Quando diventerete famosi-», iniziai a parlare dopo una manciata di secondi di silenzio, attirando tutte le attenzioni sul mio corpo steso vicino a quello di Nate.

«Se diventeremo famosi...?», mi interruppe l'altro ragazzo, sul margine della terrazza.

«Se, diventerete famosi», il mio sguardo fulminò quello di Tradis che sorrise avvicinandosi per prendere la sua bottiglia di birra, «potrò fare io i video di tutte le vostre canzoni?» chiedo gentilmente acquisendo l'interesse di Nate, che per qualche attimo abbandona il match.

«Certo! Avrai anche qualche parte di voce, probabilmente... che credi? Che ti dimenticheremo?»

Sorrisi a quel pensiero così premuroso, era la prima volta che mi fidavo di nuovo di due ragazzi così buoni e dolci. Anche se rimbembrare alla mia voce, mi fece ridere a crepapelle, era tanto se non stonavo parlando.

Comunque credevo così tanto nella loro amicizia che sarei stata disposta a vivere per sempre con loro, senza costruire un futuro con qualcuno altro, tanto avevo loro... non mi importava più di avere un'altra famiglia.

«Sarai sempre la nostra regista preferita, piccolina» aggiunse Tradis, sedendosi sulla sdraio di fronte alla nostra e allungandosi per stamparmi un bacio sulla fronte.

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