Quando arriviamo al parcheggio del Clydz, il tempo sembra essere dalla mia parte.
Le nuvole nere si erano spostate. Il cielo si è un po' ripulito dando spazio alla luce blu del cielo.
I tacchi del medesimo colore del vestito — alla fine – appoggiano la suola al terreno di ghiaia facendomi stare a testa bassa per controllare di non cadere.
Nathan scende contemporaneamente a me e mi guarda sorpreso per non aver dato prima l'attenzione che doveva ricevere la mia figura.
«Rory...» mi richiama, non finendo però la frase lasciandomi intendere che ho preso in pieno stasera.
Allo stesso modo Daniele mentre scende dall'auto, insieme ad Alessio, mi fissano e se il primo toglie quasi subito lo sguardo avvicinandosi, l'altro ragazzo rimane sul suo posto con un mezzo sorriso stampato sulle labbra.
Il moro arriva al mio fianco avvicinandosi al mio orecchio ma senza dire una parola per poi darmi un bacio sulla tempia.
Vedo Tradis fare capolino dall'altra parte della sua Citroen, appoggiandosi all'auto e bussando sul tettuccio di questa per richiamare l'attenzione. Alessio finalmente ci raggiunge, lo guardo sorridendo ma lui mi fa solo un cenno spostando la testa su un lato. Perché nessuno parla stasera?
Alzo comunque lo sguardo sul ristorante: il Clydz, non lo vedo da mesi.
L'ultima volta mi ci ha portato Marius Crawford prima di accompagnarmi al lavoro, avevamo fatto una cena galante.
Mi aveva regalato un anello, che avevo venduto per un centinaio di dollari. Marius conosceva il proprietario che ci aveva fatto sedere al più bello dei tavoli, con la vista più alta sul terrazzino del ristorante.
Oramai era solo un ricordo legato all'estate dell'anno scorso.
Il Clydz si presentava a piani.
Un edificio che in realtà si vedeva poco, poiché era un ristorante abbastanza apprezzato per la sua diversità.
L'ingresso si presenta con una piazzola di finto legno, al quale noto c'è attaccato un dondolo – dei ragazzi stanno fumando sopra di questo – mentre raggiungiamo la porta d'entrata.
Al mio fianco c'è Alessio, davanti Tradis e Nathan sono a passo spedito con la loro bottiglia di prosecco, dietro Daniele, sembra avere gli occhi vigili e controllare la situazione.
I due sono vestiti quasi come i miei coinquilini.
«Abbiamo prenotato a nome: Pozzuoli», esordisce Tradis al primo cameriere che incontra.
Subito, data la parola italiana, Alessio e Daniele si girano verso di me facendomi ridere.
Pozzuoli era il comune di Napoli che avevo visitato l'ultima volta che ero stata in Italia.
Dicendo le sue meraviglie a Tradis e Nathan, i due non riuscivano a pronunciare il nome del comune italiano.
Facendomi ridere così tanto che quando mi ero ubriacata la sera stessa con loro, pronta per andare in discoteca, avevamo chiamato il nostro tavolo "Pozzuoli" e da lì, la tradizione di chiamare ogni tavolo che prenotavano – che sia stato ristorante o discoteca - nacque.
A pronunciarlo così tante volte, Nate e Tradis erano diventati a dire bene la parola.
«È una storia lunga», rido facendo con il capo un gesto di negazione.
Nel tempo che ci andiamo ad accomodare incontro la mia compagna di lezioni noiose, Nat anche lei vestita di tutt'acchitto.
Ha un abito aderente simile al mio ma lei aveva un fascino altezzoso ed elegante perfetto per Clydz, al contrario del mio. Assomigliava ad una sposa cadavere dai capelli rossi, aveva una coda alta e Jake la teneva sopra le sue gambe lunghe al nostro arrivo. Dopo le giuste presentazioni, Nat mi dà un bacio sulla guancia e dando le spalle a tutti gli altri con la testa fa gesto ad indicare Daniele e Alessio.
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Beside Me¹
ChickLit🖤 𝘿𝙖𝙧𝙠 𝙖𝙣𝙙 𝙎𝙥𝙤𝙧𝙩 𝙍𝙤𝙢𝙖𝙣𝙘𝙚 Aurora è nuova nella cittadina di Loomore, si è trasferita da qualche anno negli Stati Uniti per diventare una famosa regista, ma è un peccato che non tutto è andato per il verso. Purtroppo, Aurora finis...