Amore e morte

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-Geto-sama, chi è Gojo Satoru?

-Lui era il mio migliore amico.
Poi però abbiamo litigato, e le nostre strade si sono divise.

Questo sogno era diverso dall'ultimo che aveva fatto.
Innanzitutto era consapevole che fosse solo un sogno.
Inoltre, stavolta Suguru vedeva anche se stesso.

Era seduto su una sedia mentre una ragazzina dai capelli biondi gli pettinava i lunghi capelli neri.
Seduta sul pavimento, proprio accanto alla sua sedia vi era un'altra ragazza, con i capelli scuri, se ne stava con le braccia intorno alle gambe mentre ascoltava la conversazione, le due ragazze sembravano quasi in adorazione.

Geto non aveva idea di chi fossero, neanche la conversazione aveva troppo senso per lui. Il filo conduttore, però era sempre lo stesso:
Satoru.

Non era niente di sconvolgente, dunque riuscì a dormire tranquillo, ma l'indomani decise di appuntare tutto quello che riusciva a ricordare su di un quaderno.
Aveva abbozzato sia i volti delle due ragazze che l'estetica che aveva Satoru al cimitero.
Non poteva essere una coincidenza, questi sogni avvenivano con una cadenza che non poteva essere casuale, così iniziò a segnare anche le date.

Erano ormai vicini al Natale, all'inizio del mese era stato il compleanno di Gojo, il giovane aveva compiuto 16 anni, e stranamente si era rifiutato di passare quell'evento a casa sua, aveva preferito restare lì con lui e Shoko. Avevano passato il pomeriggio in una bakery, i due ragazzi avevano regalato all'amico una foto di loro tre incorniciata, e Gojo l'aveva messa subito sulla scrivania della sua camera.
Chissà se invece a Natale la situazione sarebbe stata differente e sarebbe tornato dai suoi genitori.

Geto stava preparando la valigia, l'istituto era silenzioso perché ormai tutti gli studenti erano già rientrata a casa.

Sistemò il bagaglio vicino al letto, e andò a chiamare Gojo, che stranamente non si era ancora fatto vedere quella mattina.

Bussò un paio di volte alla sua porta, ma nessuno rispose, dunque ritentò, ma niente.
Ormai i due erano in confidenza, dunque Geto non ci pensò due volte prima di entrare nella stanza dell'amico.
Era vuota, di Satoru neanche l'ombra.

Nel cestino della spazzatura intravide un regalo, ancora incartato.

Sulla scrivania era appoggiato un foglio stropicciato, come se qualcuno l'avesse accartocciato per la rabbia e poi riaperto.
Geto sapeva che doveva farsi gli affari suoi, ma non riuscì, così iniziò la lettura.

"Non ti sei fatto vedere al tuo compleanno, suppongo non ti farai vedere neanche a Natale.
Il professore continua a lamentarsi della tua condotta.
Per cosa abbiamo impiegato tutto il nostro tempo ad istruirti se continui a comportarti come un bambino capriccioso?
Questo mondo è condannato nelle tue mani.
Ad ogni modo buon Natale, che tu possa finalmente diventare una persona matura."

Geto corrugò la fronte con dissenso, avrebbe preso lui stesso quel foglio e strappato in mille pezzi.
Satoru poteva avere i suoi difetti, ma aveva solo sedici anni, ed era ormai chiaro che da piccolo non gli fosse stato permesso di vivere la sua infanzia come un bambino normale. Perché lo trattavano in questo modo, perché tutta questa severità?!
Infondo Satoru era già attualmente lo stregone più forte, era un ottimo studente, più di una volta lo aveva aiutato con i suoi compiti, era davvero così un male se qualche volta assumeva gli atteggiamenti di un ragazzo della sua età?

-Suguru, che ci fai qui?

Il ragazzo sobbalzò, non aspettandosi di trovarsi l'amico alle spalle, si voltò per guardarlo, e lo trovò con il suo solito sorriso.

Satoru sorrideva sempre, e Geto stava iniziando a capire perché.

Loro due erano molto diversi, ma erano anche molto simili.
Erano diversi perché uno approcciava al dolore diventando ombroso e schivo, dissociandosi e allontanandosi. l'altro, invece prendeva tutto con il sorriso, rideva scherzava, cercava sempre la vicinanza altrui.
Ma alla fine della giornata erano accomunati entrambi dalla medesima sofferenza, dalla medesima solitudine.
Per questo si erano trovati.

Ima demo ao ga sundeiruDove le storie prendono vita. Scoprilo ora