Ima demo ao ga sundeiru

Discendenza

Okkutsu era tornato in pianta stabile all'istituto. Gojo pensava che far passare al ragazzo del tempo tra altri stregoni della sua età lo aiutasse meglio ad affinare la sua tecnica in battaglia, ma soprattutto a tenere Rika sotto controllo.

Geto si era integrato bene con tutti gli studenti, ma con il giovane Yuta sembrava non esserci affinità, il ragazzo lo guardava sempre con delle remore, come se avesse timore di lui. La soggezione che il ragazzo provava in sua presenza era evidente a tutti, infatti evitava sempre di rimanere solo con lui, ed evitava direttamente di parlargli.

Suguru lo osservava da lontano, mentre nel cortile dell'istituto si allenava.
C'era Rika accanto a lui, enorme e inquietante.
Yuta le si avvicinò e le fece una gentile carezza sul viso, come se fosse una creatura innocente e bellissima, poi le si avvicinò e le diede un bacino su quella che forse poteva definirsi una guancia.
Suguru non poté fare a meno di assumere un'espressione disgustata.

-EWW...

Un braccio si accasciò sulla sua spalla, e fu sbilanciato in avanti.

-Perché tu, mio caro Suguru, non sei più un uomo romantico.

Geto si voltò verso il niveo che sorrideva come suo solito.

-E quello lo chiami romanticismo?

Disse indicando il ragazzo con la testa.

Gojo rise, guardò verso Yuta e poi riprese il discorso.

-La maledizione più contorta di tutte Suguru...

Poi tornò a riguardare Geto negli occhi, con un'espressione indecifrabile, e seguì.

-È l'amore.

Suguru rimase senza fiato, sia per la vicinanza che il suo viso aveva con l'altro, sia per il modo in cui Satoru aveva pronunciato la parola amore.
Però decise di non restare totalmente in silenzio ed esclamò quasi sulle labbra dell'altro.

-Me ne sono accorto.

Satoru continuava a sorridergli, e l'altro glie l'avrebbe volentieri tolto dalla faccia, fosse stato con un pugno o con un bacio, entrambe le possibilità erano più che accettabili.

-Professor Gojo!

Entrambi si allontanarono come colti in flagrante a fare qualcosa che non avrebbero dovuto. Tuttavia quello davvero imbarazzato tra i due era solo Suguru, Satoru era senza senso della vergogna.

-Fushiguro, dimmi.

-Stasera quindi andrò al recupero del feticcio di livello speciale che mi ha indicato.

Il giovane annuì con un cenno del capo, mentre Suguru stava lì a guardarli.

-Non è troppo pericoloso mandarlo da solo?

-Fushiguro è uno studente molto diligente che ci tiene ad essere sapere il migliore. Inoltre mi sono assicurato che fosse una missione assolutamente gestibile.

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-A Megumi è sfuggita la situazione di mano, vado a recuperarlo.

Disse Gojo ridacchiando e correndo verso l'uscita della scuola.
Suguru alzo gli occhi al cielo e lo seguì.

-Andiamo con lo Shinkansen? Non possiamo farlo con qualche mia maledizione, o semplicemente correndo, tu sei più veloce di un mezzo di trasporto.

-Nah, lasciamo a Megumi il tempo di comprendere la situazione di pericolo.

-Ti ha informato lui?