Assaggio di normalità

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Accenno nsfw a metà.

Studenti addormentati sui tappetini da yoga, insegnati che ballavano sbronzi e si litigavano i lunghi festoni colorati.
Nanami addormentato su una panca, con ormai la faccia tutta dipinta da Gojo, mentre Haibara rideva a crepapelle e gli scattava delle foto.

Suguru ridusse gli occhi ad una fessura, mentre guardava i due martoriare il povero Kento, che ignaro non sapeva come si sarebbe svegliato l'indomani.

Suguru si avvicinò a Satoru e lo afferrò per il colletto della camicia.

-Sei super ubriaco, che mal costume per un insegnante.

Disse Suguru, come se lui non fosse quasi barcollante.
Satoru si dimenò come un gatto finito in una pozza d'Acqua.

-Io.

Minuti di silenzio.
Haibara e Suguru lo guardavano in attesa che proseguisse la frase, ma l'altro non accennava a proseguire.

Poi, come se nulla fosse Satoru si voltò di nuovo verso Nanami e gli disegnò un fiorellino sulla fronte.

Suguru sbuffò, e con una mano gli cinse la vita trascinandolo via.

-Adesso noi ce ne andiamo!!!

-AAAAAAAAA LASCIAMIIIIII.

Gli altri ignorarono totalmente le sue grida, troppo impegnati a ballare e cantare al karaoke, e mangiare ciò che era rimasto del buffet.
Haibara scattò qualche altra foto a Nanami, prima di sedersi accanto a lui e addormentarsi.

-Dove mi stai portando Suuugu!??!
Aaaaaa questo è sequestro di persona!!

-Stai un po' zitto!

Suguru sollevò Satoru di peso e se lo caricò sulle spalle, il niveo iniziò a sbattere le gambe animosamente.
Poi Gojo tirò l'elastico dai capelli di Geto, e i capelli liberi dalla solita crocchia caddero sulle spalle dell'altro, che non appena si accorse della cosa sbuffò.

-I SEE the crYstAl raindrops fall anD the beauty of it AAALL Is WheN the sUn comes SHIning through
To mAKe those rainbows in my miiiIiiiInd

Suguru iniziò a ridere non appena l'altro cominciò a cantare sguaiatamente.
La voce di Satoru era l'unica cosa che si sentiva per l'istituto.

-JUUUUST THE TWO OF USS WEEE CAN MAKe IT IF WEEEE TRYYYYYYY JUUUST OF TWO OF UUUSSSS


A Suguru faceva male lo stomaco dalle risate, stava barcollando, sia perché l'altro continuava ad agitarsi sia perché le risate erano incontenibili, oltre al fatto che era lercio come una spugna, così crollò sul pavimento.
Il niveo gli cadde preciso preciso addosso.

I loro visi erano di nuovo vicini, Suguru avvinghiò la schiena di Satoru, mentre l'altro lo guardava dritto negli occhi col sorriso stampato in faccia.

-Just the two of us.

Canticchiò Satoru.

-You and I.

Aggiunse Suguru, e poi lo baciò.

L'alcol non aiutava sicuramente quella situazione, le mani di Suguru passarono dall'avvinghiargli la schiena al prendergli quel sodo fondoschiena tra le sue mani.

Le dite di Satoru si intrecciavano nei capelli dell'altro, si stavano baciando con così tanta passione e fomento che rischiavano di andare a fuoco.

Si staccarono per un istante ansimando l'uno nella bocca dell'altro, solo un filo di saliva li univa.

Ima demo ao ga sundeiruDove le storie prendono vita. Scoprilo ora