Lanterne dorate

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Satoru saltellava carico come una molla, per quell'occasione aveva optato per un'abbigliamento diverso dal solito, Suguru non potè fare a meno di pensare che fosse bellissimo, e sperò segretamente nel suo cuore che quella non fosse l'ultima volta in cui poteva prendersi il lusso di pensare a certe frivolezze.

Tutti gli studenti gli stavano attorno e lo fomentavano, e Gojo ci sguazzava tra quegli incoraggiamenti, tutti quei complimenti, e figurarsi, un'egocentrico come lui.

Satoru si avvicinò a Yuji e Yuta.

-Mi raccomando ragazzi, non abbassate mai la guardia.

Yuji diede un'enorme pacca sulla spalla di Satoru, che sorrise ampiamente.

Mentre tutti sorridevano e commentavano ciò che stava per accadere, Satoru si voltò a guardarlo, e il niveo divenne improvvisamente serio, quasi malinconico.

L'azzurro e il viola si scontrarono, un vortice assorbì il cuore di Suguru, che quasi non riusciva a reggere lo sguardo dell'altro.

Suguru deglutì.

Ma non c'era più tempo, Satoru scese per primo in battaglia.

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Sukuna era stanco, lo scontro con Gojo l'aveva molto danneggiato, e per poco l'altro non era stato tagliato in due dal sacrario malevolo.

Tuttavia anche Gojo era seriamente danneggiato e stanco da quello scontro, non sarebbe riuscito a vincere la battaglia da solo, stava sforzando tantissimo il suo corpo, utilizzando in continuazione la sua tecnica, rigenerando il suo cervello e guarendo le sue ferite.

Yuji, Nanami e Haibara erano feriti e neanche loro sapevano come affrontare la situazione, si stavano scontrando con Uraume e vari feticci maledetti messi in campo da Kenjaku, che in mancanza del suo piano principale aveva dovuto ripiegare su di un piano b.

Satoru stava gestendo al meglio che poteva sia quel mostro di Maorhaga che Agito, ma da solo non avrebbe resistito ancora a lungo, e Sukuna non aspettava altro che un suo passo falso.

Suguru si mise in piedi, raccolse tutte le forze che aveva e sollevò un dito al cielo.

Compresse tutte le maledizioni che negli anni l'avevano accompagnato, e si affidò alla sua decisiva e finale tecnica segreta: UZUMAKI.

L'altro fu centrato in pieno, perse due delle quattro braccia e parte della testa, ma nell'impatto scagliò un fendente che distrusse un edificio che cadde proprio su Geto.

-Suguru!

L'ultima cosa che Geto vide fu Gojo correre verso di lui, mentre Sukuna alle sue spalle lanciava un nuovo attacco, stava ignorando Maorhaga, Agito invece era KO.

-S...Satoru...no...


Disse il bruno prima di perdere i sensi.

Quando il giovane si riprese ritrovò quello stesso campo di battaglia, la terra era deserta intorno a lui tutto devastato e distrutto, tutto silenzioso.

Guardò un po' più in là  e intravide Sukuna che lottava con Yuji e Todo.

I due ragazzi sembravano molto stanchi e provati, lo stregone non mollava un colpo, sembrava al massimo della sua potenza.

Suguru vide pile di cadaveri, i suoi amici, i suoi allievi.

Lo sconforto iniziò a prendere il sopravvento su Geto,


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