Hans si immerse nella pianificazione con un'intensità che non aveva mai provato prima. Ogni notte, dopo che il campo si era addormentato, si ritirava nel suo ufficio per lavorare sui dettagli del piano. Era determinato a farcela, per Rachel e per sé stesso.
Per prima cosa, sapeva di dover raccogliere informazioni. Utilizzò i suoi contatti all'interno del campo per ottenere una mappa dettagliata di Auschwitz, con tutte le postazioni delle guardie, i turni di sorveglianza e i punti deboli delle recinzioni. Trascorse giorni a osservare e annotare ogni dettaglio, ogni movimento delle guardie.
Hans approfittò della sua posizione per accedere agli archivi e scoprire i punti di accesso meno sorvegliati. Sapeva che non poteva fare tutto da solo. Reclutò un paio di prigionieri di fiducia, persone che avevano una qualche competenza tecnica o che erano stati nei campi più a lungo di lui e conoscevano i ritmi e le debolezze delle SS, che furono propensi a scambiare informazioni in cambio di qualche porzione in più di pane.
Dopodichè penso a come procurarsi dei documenti falsi. Fortunatamente, conosceva un altro ufficiale delle SS, un uomo di nome Dieter, che aveva accennato più di una volta alla sua abilità di falsificatore. Hans non aveva mai avuto motivo di sfruttare questa competenza prima, ma ora sarebbe stata essenziale. Doveva trovare un modo per convincere Dieter a collaborare senza destare sospetti.
Una notte, mentre bevevano insieme nella mensa degli ufficiali, Hans iniziò a parlare di quanto fosse difficile la vita nel campo, di quanto desiderasse un cambiamento. Dieter, un uomo stanco e disilluso, annuì comprensivo.
«Sai, Dieter,» disse Hans, abbassando la voce come se stesse condividendo un segreto, «a volte penso che se avessi una via d'uscita, la prenderei. Ho sentito parlare di alcuni documenti che potrebbero fare la differenza...»
Dieter lo guardò con interesse, ma anche con cautela. «Documenti, dici? E chi te li fornirebbe?»
Hans sorrise. «Ho sentito dire che sei un esperto in questo campo. Potresti aiutarmi?»
Dieter rifletté per un momento, poi annuì lentamente. «Forse potrei. Ma non sarà facile.»
«Capisco,» rispose Hans. «Ma sono disposto a correre il rischio.»
Sperando che il problema dei documenti falsi fosse risolto in quel modo, Hans iniziò a pensare all'ostacolo successivo: i vestiti civili. Non poteva fuggire con l'uniforme addosso. Lo avrebbero arrestato per tradimento e giustiziato sul posto. Sapeva che nella baracca delle guardie c'erano alcuni abiti civili confiscati dai prigionieri all'arrivo. Sarebbe stato pericoloso, ma poteva accedervi con il giusto pretesto.
Un giorno, chiese a un suo sottoposto di accompagnarlo alla baracca delle guardie. «Devo controllare l'inventario,» disse con autorità. Una volta dentro, mentre il suo compagno era distratto, Hans nascose alcuni abiti con maestria sotto la sua divisa e li portò via con sé.
Il prossimo passo era trovare un mezzo di trasporto. Conosceva un meccanico tra i prigionieri, un uomo di nome Jakob, che lavorava sui veicoli delle SS. Jakob aveva una reputazione di abilità e discrezione. Hans lo avvicinò con cautela.
«Jakob,» iniziò, «ho bisogno del tuo aiuto. C'è un veicolo che potrebbe essere utile, ma deve essere pronto per un viaggio speciale. Puoi sistemarlo per me?»
Jakob lo guardò con sospetto, ma alla fine annuì. «Farò del mio meglio, signore. Ma perché?»
Hans sospirò. «Perché voglio dare a qualcuno una possibilità di fuggire da questo inferno. E ho bisogno che tu tenga questo segreto e potrai venire con noi.»
Jakob lo osservò attentamente, poi annuì di nuovo. «Capisco. Farò come dice.»
Infine, c'era la questione del percorso di fuga. Dovevano evitare le pattuglie, i posti di blocco e le aree sorvegliate. Hans decise che avrebbero bisogno di una distrazione significativa per distogliere l'attenzione delle guardie. Una delle prigioniere era stata un'esperta di chimica e aveva accesso ai prodotti per la pulizia industriale del campo. Le chiese di creare un piccolo incendio controllato in una delle baracche più lontane dal punto di fuga. Inoltre, studiò le mappe del campo e dei dintorni, cercando una via che potesse portarli fuori senza essere visti. Trovò un passaggio poco sorvegliato vicino a un vecchio magazzino in disuso, che sembrava offrire una via di fuga relativamente sicura.
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Oltre il confine del cuore
Ficción histórica[Completa - In Revisione] Il romanzo segue le vite intrecciate di Rachel, una giovane ebrea deportata ad Auschwitz, e Hans, un tenente nazista incaricato di gestire la corrispondenza del campo. Separati da ideologie opposte e dalla brutalità della g...