Prologo

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VOX'S POV

Avevo sempre amato i misteri irrisolti. Mi affascinavano, in vita mi piaceva spesso fare "l'investigatore", per quanto amassi la televisione. Il pubblico vuole sempre sapere, ama i pettegolezzi e, siamo onesti: che non li ama?

Una volta il mio mistero si presentò durante lo sterminio annuale, salvandomi dalle lance degli esorcisti.

<<Attento!>>

Mi girai di scatto, e un tentacolo nero riuscì a trascinarmi via, portandomi ai suoi piedi. Con la vista ancora annebbiata cercai di mettere a fuoco l'immagine davanti a me.

Una figura alta con le sembianze di un cervo, un bastone con sopra un occhio e vestito sulle tonalità del rosso mi guardava dall'alto.

Eppure mi sembrava di averlo già visto...

<<Alastor! Un piacere conoscerti, davvero un piacere...>> Si presentò, la sua voce con un effetto radio... bizzarro.

Un flashback mi attraversò la mente: si trovava nella mia stessa centrale per lavoro!

Decisi di presentarmi a mia volta: <<Vox!>> cercai di mostrare uno dei miei sorrisi migliori.

Mi porse la mano e la afferrai. Nel momento in cui la presi il mio stomaco entrò in subbuglio, una sensazione mai provata prima sembrò esplodere nel mio petto. Alastor mi tirò su e lasciò rapidamente la mano, scrollandosela sulla giacca, come a ripulirla.

Stranamente mi offesi nel vederlo "ripulirsi", ma non ci badai molto.

<<Per caso anche tu fai parte della Hell's Entertainment? Mi sembra di averti già visto...>>

<<Oh sì, un posto davvero... singolare! Lavoro nella centrale della Radio, ma penso si poteva già dedurre.>>

"Bingo!", pensai, "ora avrò una scusa in più per incontrarti".

La voce del capo degli esorcisti ci riportò, o forse mi riportò, alla realtà, annunciando la ritirata. Un buco che emanava luce angelica si aprì sopra le nostre teste, facendo sparire tutti gli esorcisti. Una volta chiuso, mi presi alcuni secondi per vedere ciò che era rimasto dopo lo sterminio. Tanti corpi erano a terra, alcuni con delle parti del corpo mancanti, e macchie di sangue ovunque. Uno spettacolo ripugnante, ma a quanto pare Alastor lo gradiva, iniziando a ridere.

Come a leggermi nel pensiero, mi disse: <<Vedi Vox, è inutile disperarti per questi peccatori. È il loro destino, e anche il nostro...>> si voltò e proseguì: <<...perciò non badarci. Bene, con permesso, io andrei.>>

Iniziò ad allontanarsi, ma volevo continuare a stare con lui, ancora per un po'.

<<Umh...>> balbettai.

Ruotò la testa nella mia direzione. <<Sì?>>

<<Ti va di..>> Entrai nel panico più totale. Cosa mi inventavo?

Intanto lui mi osservava, con il suo sorriso che sembrava cucito.

Cercai di proseguire, ed iniziai ad avvertire un formicolio alle guance: <<Ti va di andare a bere qualcosa? Sai, per... per festeggiare la nostra non ri-morte!>>

Si smaterializzò e riapparse a pochi centimetri da me, sussurrando qualcosa al suo microfono o bastone, non ho ancora capito cosa sia. Poi si rivolse a me: <<Bizzarro... Ma in fondo, perché no?>> Si avvicinò e mi prese sotto braccio, ed iniziai ad arrossire.

Non so come mai mi faceva questo effetto, ma in fondo mi piaceva.

Mi piaceva che ha subito preso confidenza. Mi piaceva che mi iniziò a raccontare di lui e della sua vita. Mi piaceva sapere che per lui, col tempo, ero diventato un suo caro amico. Poi iniziai a capire che faceva parte del suo gioco, ma che in fondo ci teneva a me.

E io tenevo a lui.

Strangely.. mine? ~Radiostatic~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora