Cap. XVI

254 10 1
                                    

"Sere come mai qui da sola?" le chiesi sedendomi sul divano vicino a lei.
"Duccio è andato via con Pietro e Marco, dicono che dovevamo fare una cosa, stavo per venire a cercarti..." mi rispose spiegandomi.
"Io ho conosciuto Gherardo, il proprietario della casa e il festeggiato, anche lui è andato via dicendo che doveva cercare gli altri per una cosa... non so faranno qualcosa" le risposi quasi curiosa di quello che stavano combinando.
"Com'è andata con Duccio? Avete ballato? È successo qualcosa?" le feci l'interrogatorio, ricevendo in risposta una smorfia.
"Si abbiamo ballato, è stato bello... e no non è successo nulla" mi guardò sorridendo.

Un ragazzo venne verso di noi con un vassoio in mano, ci offrì un drink, non spiegandoci di cosa si trattasse. Sere lo prese subito e lo bevve subito, io lo presi ringraziando il ragazzo ma senza berlo subito, aspettavo prima una sua referenza, se fosse buono o no.

"È buono Chloe, non è avvelenato" mi disse ridendo.
"Mh va bene" lo bevvi pure io, era buono ma non capii neancora di cosa si trattasse.

All'improvviso le luci si abbassarono e un ragazzo ci invitò ad uscire in giardino, non capivamo cosa fosse successo.

"Chloe ma cosa diamine sta succedendo?"
"Sere ma che ne so" risi, ma capii subito che forse non era un momento adeguato per ridere.
"Non sarà niente di grave, stai tranquilla" le dissi rassicurandola.

Vidi una piattaforma, tipo una specie di palco, ma non capivamo da dove fosse uscito visto che quando siamo entrate dalla porta e passate per il giardino non c'era nulla, poi capimmo che era la parte dietro la casa, dove non ci era stato permesso di uscire da Gherardo.
Infatti sulla porta che portava a questa parte del giardino c'era scritto "Non uscire, sarà una sorpresa" ma in quel momento non ci era neanche venuto in mente di chiedere cosa si trattasse.
Eravamo davanti a questa specie di palco essendo state le prime ad uscire.

"Ma scusate voi sapete cosa sta succedendo?" chiese Serena a dei ragazzi dietro di noi.
"No, ma forse abbiamo capito" le risposero vedendo salire sul palco 6 ragazzi con una tuta bianca con strisce rosse e un ragazzo con una tuta nera.

Non si capiva di chi si trattasse essendo che avevano tutti il cappuccio, mi girai verso Serena e cominciai a capire, a collegare i pezzi, forse si trattava dei nostri accompagnatori, infatti ci avevano lasciati senza dare spiegazione...

Il ragazzo con la tuta nera di girò, gli altri rimasero di schiena; tolse il cappuccio, si trattava di Gherardo, aveva in mano un microfono.
Iniziò a parlare...

"Ciao raga, grazie di essere venuti, è molto importante per me, vi ringrazio molto. Per me questa festa non è semplicemente per festeggiare il mio compleanno ma anche per farvi conoscere i miei amici, la mia famiglia, come nessuno ci conosce, scriviamo canzoni da quando abbiamo 15 anni se non prima, abbiamo cantato a qualche festa ma senza mai farvi conoscere il nostro vero carattere.
Ora vi lascio a loro, loro sono Piccolo conosciuto come Duccio, Fares conosciuto come Pietro, JxN conosciuto come Jacopo, Faster conosciuto come Andrea, Caph conosciuto come Marco e infine Erin conosciuto come Dario.
Vi sono grato di essere qui. Grazie a tutti."

Rimasi molto stupita da questo discorso, quando Gherardo finì di parlare mi girai verso Serena, cercano una riposta a questo, che nemmeno lei sapeva.
Stava sorridendo anche lei.

"Piccolo!? Che cosa tenera" scoppiò a ridere.
Io ripensai a quel "Faster conosciuto come Andrea".

Iniziarono a cantare una canzone molto bella, che non avevo mai sentito.

"Non toccheremo il cielo solo per poterlo dire
Colonne troppo fragili, ma stiamo in equilibrio
Lasciando frasi fatte, giacche sporche sulle sedie
Non serviranno freni, farsi male a noi va bene
E come per gioco rincorreremo il fuoco
E quando il giorno se ne va resteremo ancora qua
Forse per poco, è scritto su una foto
Che quando il giorno se ne va resteremo ancora qua"
...

Cantarono poi un'altra canzone, "Guida spericolata".

"Guida spericolata sopra tue labbra
Forse la tua stanza che e
Gira ma sembra che poi ti piaccia
Dimmi che vuoi fare
Se vuoi fare (mhm-ah) con me (mhm-ah)
Con te (mhm-ah) come, dove, quando vuoi (mhm-ah)
Con te (mhm-ah) come, dove, quando vuoi (ah-ah-ah-ah)
Lo vedo che aspetti
Il fuoco nella tua bocca brucia come l'asfalto, oh
Semaforo rosso, sai, già il tempo qua è fermo
Ora come lo passo?
E non ci pensi mai a rallentare
In curva mi fai girare
Velocità ti piace come qualcos'altro
Accanto a te, ma non so gestire
Troppi modi di fare
Sai solo dove andare
Oh-oh-oh, l'effetto che mi fai
Oh-oh-oh, mi guardi, so che ami la mia"

Questa spaccava davvero tantissimo, infatti mi entrò in testa subito e il ritornello lo cantai insieme a loro.
"GUIDA SPERICOLATA SOPRA LE TUE LABBRA FORSE LA TUA STANZA CHE GIRA" urlai, seguita da Serena.
Andrea mi guardò e sorrise. A me venne spontaneo sorridere a quel maledetto sorriso.
Quel sorriso che mi rapì in stazione il primo giorno.

Partì poi un'altra canzone, già all'inizio mi sembrava di averla già sentita, infatti poi quando iniziarono a cantarla mi venne in mente che si trattava della canzone che avevo sentito in macchina con Pietro, oh mio Dio, erano loro a cantarla.

"Toccami, ma sai che non cado mai
Prova a fottermi, nessuno ci riesce, sai
Bussano alla porta, non aprire, sono solo guai
Togli la maschera
Che non riconosco più chi è con me e chi no
Sento il peso degli sguardi e non lo tolgo di dosso
So che ho i giorni contati perché gioco col fuoco
Vuoi provare? Qua nessuno ha voglia di scherzare"

Quindi cominciai a cantarla pure io perché me la ricordavo perfettamente.
"Quindi lascia, molla e lasciami stare, molla l'ascia, molla e lasciami stare... Che c'è? Non vuoi più giocare con me? Sul il ring a brillare, Ric Flair. Non mi guarda male più nessuno più nessuno, più nessuno, più nessuno, okay. Un posto in cui stare non c'è sul il ring a lottare, Ric Flair" la cantai a squarciagola e Sere mi guardò confusa.
"Ti spiegherò..." le dissi.

Durante la canzone mentre cantavo, Pietro mi vide e sorrise, penso che si ricordò di quando l'avevamo ascoltata insieme. Stessa cosa fece Andrea non capendo perché la conoscessi, si girò verso Pietro che lo vide sorridere e capì tutto, infatti gli lanciò uno sguardo un po' incazzato.

Cantarono altre 3/4 canzoni, non le avevo mai sentite ma erano davvero molto belle.

Poi partì una canzone in cui cominciò a cantare Andrea, che finì per fissarmi mentre cantava una strofa.
"E siamo qui a fare niente mi piace come lo fai tu mi puoi bucare la pelle per non sentire la noia ma sai la notte è già qui e parla di te la notte è già qui e parla con me di cosa fai, per non sentire la noia eh, eh, eh" non capivo perché fosse diretta a me visto che mi osservava, ma gli sorrisi, lui mi lanciò un bacio che si sentì rimbombare perché aveva il microfono.
Non capivo nulla. Avevo una confusione gigante in testa.

Questa fu l'ultima canzone che cantarono, infatti poi risalì sul palco Gherardo che prese in mano il microfono datogli da Marco.

"Ragazzi, loro sono i Bnkr44, spero vi siano piaciuti, vi ringrazio ancora..." quando cominciò a parlare, sentii una presa stretta al polso, mi girai e vidi Andrea, mi prese e mi trascinò via.

     "Tu mi bruci un po' la pelle sai quando mi guardi vado sulle stelle"

————
XOXO

Faster than me🫀Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora