"Dove mi stai portando Andrea?" Gli chiesi, non conoscendo il posto.
"Non lo so, lontana da qui, mi fai impazzire" mi rispose, stupendomi.
"Ma cosa vuol dire, non ho fatto nulla"
"Sbagli, la tua presenza, i tuoi sorrisi con Pietro, non è nulla"
"Perché non posso sorridere a Pietro?"Cominciò a camminare più veloce, mi portò dentro casa, salimmo le scale, fino ad arrivare in una stanza, presumo quella di Gherardo, chiuse la porta appoggiandosi con le spalle e mollandomi il polso.
"Di cosa volevi parlare?" Mi chiese, si ricordò della chiamata...
"Boh, Pietro non mi parla più e Sere mi ha detto che ti ha sentito parlare di me con Duccio, che il bacio è stato uno sbaglio e tutto, ma perché Pietro mi evita? Cosa gli hai detto?"
"Innanzitutto "Sere" dovrebbe farsi i cazzi suoi, di Pietro non ne so nulla e si, è stato uno sbaglio" forse non dovevo mettere in mezzo Sere, ma mi è scappato il nome, sono troppo confusa, non ci ho pensato.
"Va bene Andrea, l'ho capito. Ma Pietro sa qualcosa che io non so, hai rovinato quello che si stava creando con lui. Dimmi cosa sa" insistetti, non capendo che lui davvero non ne sapeva nulla e che mi aveva detto la verità.
"Ti ho detto che non ne so nulla di Pietro, mi dispiace che qualcosa abbia rovinato quello che avevate, vacci a parlare con lui, a me non frega niente di voi, vai da lui." mi rispose in modo scorbutico.
"Sai, ho provato ad essere carina con te, a perdonarti, ma quando ti fissi sei proprio stronzo e vigliacco. Non pensi agli altri che hanno anche loro un cuore e delle emozioni. Non te ne frega nulla e allora perché mi porti qui, perché mi dedichi una strofa, perché mi cerchi, perché non mi lasci stare? Sei sempre lì, ogni volta, dappertutto." Dissi d'un fiato.Zero, muto.
"Che c'è, non parli più?" Continuai.
"Ti ho detto di andare da Pietro, io non so cosa dirti"
"Fai come ti pare, se ti levi dalla porta me ne vado" gli riposi, facendogli notare di essere ancora appoggiato alla porta.Si spostò a destra per farmi passare.
Mi incamminai verso la porta, sfiorandolo con il corpo, guardandolo fisso negli occhi.
Mi incamminai nel corridoio che separava la camera dalle scale per scendere, stavo per scendere il primo scalino ma qualcosa mi bloccò, sentii la presa di qualcuno sul polso. Mi girai ed era ancora lui."Ma cosa vuoi ancora Andrea? Me ne sto andando, come da te richiesto" lo guardai fisso negli occhi.
Mi strinse il polso, tirandomi verso di lui, fino a pochi centimetri dal suo viso.
"Che fai, un altro errore?"
"Si"Mi baciò, sbattendomi al muro. Era un bacio ricercato e desiderato da entrambi, mi prese il viso, stringendolo a sé, scese con le mani fini ai fianchi, facendomi alzare e aggrappare a lui, per poi portarmi nella stanza di prima, chiuse la porta, facendomi appoggiare ad essa con la schiena.
Mi staccai, lo guardai.
"Perché?" gli chiesi.
"Perché si" che riposta. Sorrisi.
Mi ribaciò, cercando il permesso per infilare la lingua, glielo permisi subito.Ora mi chiesi io il perché, perché gliela sto dando vinta?
Sono qui solo da qualche giorno e sto già impazzendo. Domani è il primo giorno di università e queste distrazioni non ci vogliono. Mi farà soffrire, sicuro."Aspetta Andrea" lo staccai.
"Non posso, so che mi farai stare male e non posso avere distrazioni, inizio l'università e questo non mi aiuterà" mi guardò male.
"Distrazioni?" Mi chiese confuso.
"Si Andrea"
"E Pietro non è una distrazione?"
"Pietro tanto non lo vedrò più, non c'è più il problema visto che non mi parla" gli risposi.
"Boh non mi convince, non capisco" mi disse.
"Sai io quante cose non capisco... in ogni caso, torniamo giù?"
"Si"Tornammo dagli altri, lasciandoci alle spalle quello che era appena successo.
Vidi Pietro da lontano con Dario e Marco, mi guardò ma nulla.
Arrivammo in cucina dove Andrea mi porse un bicchiere di qualcosa, lo presi ringraziandolo."Andrea mi sono dimenticata di dirti una cosa"
"Dimmi"
"Canti davvero bene, sei ammaliante"
Lui mi sorride a 32 denti, mi era rimasto impresso il suo sorriso durante il "concerto", uau.Serena si avvicinò a me, si vedeva dai suoi occhi che era stanchissima.
"Clo andiamo?"
"Si certo, andiamo a cercare Duccio"
Mi girai verso Andrea e riscontrai i suoi occhi.
"Ciao Andrea, ci vediamo"
"Ciao Chloe" mi salutò così, senza dire nient'altro.Io e Sere ci incamminammo verso Duccio, era con Dario, Marco, Jax e Pietro, che non mi degnò neanche di uno sguardo.
"Duccio ci riaccompagni?" gli chiese Sere.
"Si certo, andiamo verso la macchina" ci disse, io e Sere salutammo gli altri, tutti tranne Pietro."Com'è andata la serata?" ci chiese Duccio, Sere non aveva intenzione di rispondere quindi presi io la parola.
"Bene, mi è piaciuto un sacco il mini concerto, non ce lo aspettavamo. Siete stati spaziali"
"Grazie, speriamo di fare presto il secondo mini concertino" mi sorrise gentilmente.Arrivati alla macchina, salimmo e partì, il viaggio durò molto poco perché mi addormentai quasi subito.
"Clo, svegliati, siamo arrivate" mi disse Serena scuotendomi leggermente il braccio.
Dopo un paio di mugolii mi svegliai, presi la borsa, salutammo Duccio e ci avviammo poi al grande portone dei dormitori.All'ingresso c'era Amanda, che ci sorrise.
"Amanda ma che ci fai qui a quest'ora?" le chiese Serena gentilmente.
"Potrei farvi la stessa domanda io, comunque dovevo sistemare tutto per domani, siete pronte?" ci chiese lei ridendo.
"Si dai più o meno, oggi ultima sera di spasso" le risposi io.
"Beh ragazze guardate che l'università se studiate volta per volta non risulta pesantissima, vedrete che le sere potete divertirvi comunque" ci sorrise maliziosa.La salutammo avviandoci verso il nostro piano, con l'ascensore ovviamente, arrivate davanti alle nostre porti, ci abbracciamo.
"Buona notte Sere, domani mi racconti del perché eri così fredda con Duccio" fece una faccia stupita, come se non me ne fossi accorta che era più staccata da lui.
"Va bene, buona notte, ci vediamo domani mattina alle 8 qui fuori ok?"
"Va bene, ciao Sere a domani" le diedi una bacio e mi incamminai nella mia camera.Mi cambiai velocemente mettendo il pigiama, mi infilai nel letto e impostai la sveglia alle 7.30 così da avere 30 minuti per prepararmi.
Mi addormentai non appena la mia testa toccò il cuscino...
"Il problema è la notte, il buono fa luce a troppi pensieri"
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XOXO
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Faster than me🫀
RomancePREMESSA! ⚠️ Storia completamente inventata, non so bene come funziona l'università quindi sappiate che è tutto inventato. Chloe si sta per trasferire a Firenze, città dei suoi sogni; all'università di infermieristica, con la sua migliore amica Ser...