Nove - carpe diem

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La domenica della gara, le qualifiche sono andate abbastanza bene per entrambi i piloti, non possiamo lamentarci assolutamente, se solo Charles ascoltasse le mie cazzo di strategie.

"Leclerc per favore, segui le mie indicazioni" dico al pilota mentre andiamo verso il suo motorhome
"si Céline stai tranquilla oggi seguirò le tue strategie" inizia alquanto seccato sedendosi sul divanetto
"a patto che tu starai a muretto e non nel box" continua lasciandomi di stucco, è vero sia alle prove libere che alle qualifiche sono rimasta nel box, ammetto che mi è dispiaciuto ma è stata una mia scelta
"accetto" dico stringendogli la mano molto ironicamente

Ci avviamo verso il muretto in vista dell'inizio della gara e io aspetto di vederlo abbassare la visiera per poi sedermi, chissà se la vince.
L'ansia inizia a crescere dentro di me sempre di più quando vedo Norris affiancare Charles, mi manca il respiro perciò decido di andare fuori e sedermi per terra rannicchiata su me stessa.

La gara finisce e subito vedo Isabella venire verso di me.
"è arrivato secondo, non si è schiantato nessuno" dice accasciandosi accanto a me, e non vede alcuna reazione da parte mia, ancora ero in stato di shock.
Vedo arrivare proprio colui che ha causato questo attacco di panico e sia lui che Isabella si guardano confusi vedendo me abbastanza spaventata e scioccata.

"Céline alzati dai" dice il monegasco e io alzo la testa, lui mi prende dai fianchi come per prendermi in braccio ma rimango ferma
"ti fidi di me?" continua e io annuisco, e mi prende a mo di sposa e appoggio la testa sul suo petto vedendo Isabella ancora più confusa di prima.

Ho chiuso gli occhi durante tutto il tragitto fino al suo motorhome, per poi riaprirli quando mi appoggia dolcemente sul piccolo divanetto.
"allora? come mai hai avuto questo attacco?" chiede non arrabbiato ma preoccupato, per me.
"Lando ti aveva affiancato e ho avuto paura che ti facessi male" inizio guardandolo, quelle iridi verdi mi faranno morire.
"allora ci tieni almeno un po' " dice sorridendo continuando a mantenere il contatto visivo.

"sai Charles anche io in fondo ho dei sentimenti" continuo non staccando lo sguardo dal suo
"mi chiami per nome adesso? un passo avanti Cél" scherza il pilota avvicinandosi al mio viso, mettendo una mano sulla mia guancia provocando in me le farfalle allo stomaco.

"quindi le mie strategie ti sono servite" dico avvicinandomi a lui ancora di più
"dai non parlare sempre di lavoro, carpe diem Céline" dice cercando di annullare la distanza fra di noi ma non riuscendoci perché io scatto subito indietro
"scusa Charles, è che non-" inizio appena mi rimetto composta sul divanetto
"no no tranquilla è colpa mia Cél" mi interrompe passandosi una mano fra i capelli visibilmente imbarazzato
"io penso che devo andare a prepararmi, ci vediamo stasera" continuo alzandomi e correndo a gambe levate dal suo motorhome, che figura di merda.

Dopo la figuraccia fatta scappando da Charles, mi ritrovo fuori dall'hotel con Isabella ad aspettare il taxi che ci porterà alla discoteca e a quanto so hanno prenotato il privé solo per noi e i piloti.
Arrivate in questo immenso locale, ci accoglie una ragazza che ci accompagna gentilmente al privé, al piccolo piano di sopra su cui si ha una visuale dall'alto di tutta la discoteca, con una specie di ringhiera in vetro.

"non so te ma io già sento l'adrenalina che mi scorre" dice Isabella prendendo un drink, precisamente, un vodka e red bull, che Carlos le toglie per posarlo.
"Isabella non si finanzia il nemico" dice lo spagnolo provocando la risata mia e dell'italiana.
"allora arriveró all'hotel sana se non posso berlo" continua Isa sedendosi accanto a me sul bel divanetto bianco.
Io mi alzo da li essendo molto seccata e vado a prendere un drink appoggiandomi alla ringhiera.
"non ho avuto l'occasione di complimentarmi oggi" dice Ricciardo affiancandomi
"non mi merito io i complimenti ma il mio pilota Daniel" dico sorseggiando il mio gin lemon.
"certo che si, se Charles è stato divino in pista è solo grazie a te Céline" si complimenta sorridendo l'australiano, nel frattempo io sono girata verso il privè con lo sguardo fisso su una persona, Charles Leclerc.

"sai Céline, occhio non vede ma Charles Leclerc si" scherza ridendo Ricciardo vedendomi fissare il monegasco
"pff ma che dici Daniel dai, siamo solo colleghi e buoni amici" dico non staccando gli occhi dal ragazzo
"si si, scommettiamo che stasera vi baciate" dice tendendomi la mano a mo di patto
"non baceró proprio nessuno Ricciardo, e poi è il mio pilota non posso avere niente di più che un'amicizia con lui" dico fiera, anche se un bacio ci starebbe, in fondo, ci ha provato già due volte a baciarmi.
"va bene Céline, ma secondo me prima o poi finirete in una stanza d'hotel a fare sesso" continua Ricciardo andando verso Gasly, il migliore amico di Charles.

Nel frattempo io ero tornata da Isa e la testa già era andata a farsi fottere, e ci mettemmo a muovere i fianchi al ritmo delle canzoni che partivano, e ovviamente, e addosso sentivo due paia di occhi verdi che non smettevano di guardarmi, sempre il mio pilota.
Mi sento prendere dai fianchi e portata su un divanetto costretta a sedermi.
"Céline bada a ciò che fai che tutti ti stavano guardando" dice Charles sedendosi affianco a me
"e allora? io stasera mi voglio divertire Leclerc su non fare il vecchietto" dico tentando di alzarmi venendo prontamente fermata dal monegasco
"non è una buona idea Céline, sei leggermente ubriaca" continua Leclerc rimettendomi seduta con scarsi risultati visto che mi poggia sulle sue gambe e io con la poca lucidità rimasta mi sposto al mio posto.

"ho 25 anni Charles, nemmeno mio papà mi dice ciò che devo fare e arrivi tu a non permetterti di divertirmi con una mia amica" dico incrociando le braccia scocciata
"va bene Céline basta, non voglio litigare" dice circondandomi le spalle con un braccio e mi avvicina a lui il più possibile, al che io appoggio la mia testa sulla sua spalla, chiudendo gli occhi, solo io posso addormentarmi in discoteca.

Ormai sono le 3 e mezzo del mattino e mi sveglio tra le braccia di qualcuno, sempre Charles, adesso ha preso l'abitudine di prendermi in braccio?
"dove stiamo andando?" chiedo confusa ancora tra le braccia del monegasco
"in hotel, Céline sei troppo ubriaca per reggerti in piedi" dice lasciandomi dolcemente sul sedile della sua Ferrari, possibile che ha una macchina in ogni posto del mondo?
Io mi limito a non rispondere, perché dalla stanchezza richiudo gli occhi e torno a dormire sull'auto del pilota.

Arrivati all'hotel, Charles si è gentilmente offerto di accompagnarmi fino alla mia stanza, premuroso il ragazzo.
"ora riposati Cél, domani sarà lunga la giornata e non vorrei che ti addormentassi a lavoro" dice scherzando sulla soglia della porta e appoggiando una mano sul mio fianco
"tranquillo Maranello mi aspetta Charles" dico contraccambiando lo scherzo.

Il monegasco si avvicina sempre di più a me, fino ad annullare la distanza fra noi, un bacio romantico, pieno di desiderio che dura giusto un paio di secondi.
"Buonanotte chérie, ci vediamo domani" dice il pilota guardandomi e staccando la presa dai miei fianchi.
"Buonanotte Charles" dico chiudendo la porta,
ho seriamente baciato Charles Leclerc?

The city painted red || Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora