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Visto che abbiamo una piccola settimana di riposo dall'altro Gran Premio, non ho deciso di tornare a Monaco, ma di rimanere qui per aggiustare un paio di traiettorie e strategie, tanto anche Isabella rimarrà a Maranello per questa settimana.
"allora, domani torni a Monte Carlo eh?" dice Charles vedendomi sistemare alcuni fogli in ufficio.
"no Leclerc non torno a casa, devo finire un paio di cose e li non mi concentro affatto" dico ridendo e sedendomi sulla mia sedia girevole.
"ah, io invece torno a casa proprio stasera, ci vediamo tra 7 giorni Céline" continua allungando l'ultima vocale del mio nome e uscendo dalla porta."ehi Cél, allora con Leclerc?" dice sorridendo maliziosamente.
"Isa veramente, non c'è nulla tra di noi" dico guardandola male.
"si si, tanto non solo io lo penso che finirete insieme prima della fine della stagione" dice sedendosi davanti a me.
"è un donnaiolo, io non mi fidanzo con certa gente" dico sicura di me aggiustando dei fogli.
"intanto di sei fidanzata con l'atleta puttaniere per eccellenza Alexander Zverev" sorride guardandomi e lasciandomi di stucco."e dai Isa per favore non ricordarmi, lo sappiamo tutti che ero piena di corna" dico appoggiando la schiena allo schienale della sedia.
"ti meritavi di meglio e te ne sei accorta troppo tardi, dagli sbagli si impara Cél" inizia e nota il mio sguardo leggermente malinconico.
"dai Céline, non ci pensare, hai Charles adesso" continua la ragazza tenendo quel sorrisino.
"non siamo fidanzati!" esclamo arrabbiata.
"si si, ad Abu Dhabi sarai già incinta" dice uscendo dal mio ufficio, ma che incinta Isabella...Ormai era tardi, e la stanchezza si faceva sentire, perciò salutai gli ultimi rimasti in scuderia e tornai a casa sfinita, non potevo nemmeno uscire per una passeggiata vista la pioggia, o meglio dire, temporale, ma puntualmente il campanello suona, anche se io non aspettavo nessuno.
"entra" inizio seccata vedendo Charles fuori dalla porta, anche se era molto asciutto.
"allora, non dovevi tornare a Monte Carlo" continuo facendo le virgolette e vedendolo sedersi sul mio divano.
"no, non sarei tornato comunque nonostante la pioggia, voglio stare a Maranello, tornerò presto li" dice stendendosi con una mano dietro la testa.
"ah, ciò vuol dire che starai più tempo con Carlos, forza vai" dico cercando di farlo alzare.
"vuoi veramente lasciarmi andare a casa con questo temporale?" dice mettendo il broncio e tornando a sedersi sul divano."no Leclerc, sennò ti ammali certo, rimani qui se ci tieni tanto" sbuffo andando in cucina per prendere un pacco di patatine.
"guardiamo un film, tanto fuori piove e io ormai sono qui, e non me ne andrò se non smette o si calma" dice sorridendo e facendo uscire quelle bellissime fossette.
Alla fine dopo varie discussioni su che film guardare ho vinto io, e ho messo "tutte le volte che ho scritto ti amo", non ho idea di che cosa abbia pensato visto che mi ha guardata sorridendo maliziosamente,ma non intendo saperlo.Arrivati a metà del film, lui mi mette una mano nell'interno coscia e mi avvicino ancora di più a lui appoggiando la testa sulla sua spalla.
"Cél emh, scusa, non volevo" disse togliendo la mano dalla mia coscia.
"shh, non dire nulla" dico riportandogliela dov'era prima provocando in lui un gran sorriso.
Dopo un paio di minuti, alza la mia testa delicatamente per guardarlo negli occhi, quelle iridi verdi mi faranno impazzire prima o poi.
Quel contatto visivo dura un paio di minuti, e nel mentre i nostri visi erano a pochi millimetri di distanza, finché il monegasco non annulla la distanza che ci separava fino a pochi secondi prima.Era un bacio passionale, non romantico, e i nostri corpi si desiderano, al che lui si stacca e mi porta a cavalcioni su di lui baciandomi ancora una volta tenendo le mani sulle natiche, mentre io dietro il suo collo, approfondisce il bacio chiedendo l'accesso alla mia lingua e poi pian piano a darmi mille baci sul collo lasciando dei piccoli segni violacei ben evidenti provocando in me un piccolo gemito.
Mi toglie la maglietta a maniche corte che avevo addosso e rimango solo in reggiseno e in tuta e stessa cosa feci io per non trovarmi sola senza maglia, tolgo anche la sua lanciandola per terra e con un dito percorro tutti i suoi addominali ben scolpiti e un brivido mi percorre la schiena.
Mi prende in braccio e io allaccio le mie gambe alla sua vita e per non farmi cadere mi tiene dalle cosce e appoggio la testa al suo petto mentre va in camera mia.Mi fa stendere sul letto, ancora per poco fatto, e si mette sopra di me tornando sulle mie labbra e toccando ogni singola parte del mio corpo, scende a darmi baci fino alla pancia che dopo la mia approvazione toglie la tuta e le mutandine.
Inizia a mettere due dita in me e prima che potessi venire le toglie facendomi rimanere con il fiato sospeso; si alza e si leva i pantaloni e dal suo portafoglio estrae un preservativo.
Dopo essersi avventato sulle mie labbra, il monegasco entra in me in una mossa e mettendo le mie gambe sopra le sue spalle per farmi godere di più, e in poco tempo veniamo insieme e i nostri gemiti riempiono la stanza.Charles si mette accanto a me, entrambi sfiniti, e mi fa avvicinare al suo petto, e mi metto a disegnare con le dita tanti piccoli cerchi sopra di esso.
"Céline mi farai impazzire" dice stringendomi a se.
"addirittura Leclerc, beh modestamente so che non mi puoi resistere, inoltre, sei un altro che è caduto ai miei piedi" dico soddisfatte delle mie parole.
"non contarci troppo Fisichella" dice ridendo e lasciandomi un bacio fra i capelli e in meno di 5 minuti mi addormento abbracciata al mio pilota.
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The city painted red || Charles Leclerc
FanfictionCéline Alizée Florence Fisichella figlia di Giancarlo Fisichella ex-pilota di Formula 1 , classe 1997 ed è una supermodella che fa parte della maison di moda "Versace", laureata in ingegneria informatica presto sarà presa come stratega nella scuderi...