Venti - passato

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In aereo ho cercato di dormire data la notte in bianco a pensare a Céline, eh si proprio a lei, non esce dalla mia testa sin dal primo giorno, non riesco a capacitarmi di ciò che ho fatto e per la fiducia che lei ha perso in me, ma riusciró a farmi perdonare, anche se lei non vuole e mi evita, anzi, fa finta che non esista.

"mate puoi venire a casa mia? devo parlarti" dico al telefono a Carlos.
"si certo, dammi 10 minuti e sono da te" risponde e riattacca e in 10 minuti esatti sento la sua Portofino parcheggiarsi fuori casa mia.
"allora mate cos'è successo avanti" mi chiede entrando in casa.
"che ti ha detto Céline ieri sera?" rispondo sedendomi sul divano.
"Charles non posso dirtelo mi dispiace, ma ti posso solo dire che devi riconquistare la sua fiducia, e in fretta, c'è già qualcuno che aspetta il tuo prossimo errore per prendersela" spiega lo spagnolo prendendo posto accanto a me.
"e questo qualcuno si chiama Lando Norris e Alexander Zverev" esclamo infastidito, la mia Céline non può finire di nuovo nelle mani del tennista e ne in quelle del pilota della McLaren.
"si mate, ma non preoccuparti tanto di Lando, non sembra tanto accanito, ma del tedesco si, hanno ripreso i rapporti e lui si che sta aspettando che tu scompaia dalla vita di Céline" ragiona Carlos mettendomi una mano sulla spalla.
"scrivile, vedetevi e cercate di chiarire, Charles non fartela scappare, lei tiene a te e anche tanto, fai la scelta giusta" continua ed io prendo in mano il cellulare.

stasera possiamo vederci? devo parlarti.

Scrissi sotto consiglio dello spagnolo e la risposta non tardó ad arrivare.

ok, alle 8 alla pizzeria vicino casa mia, non fare ritardo.

Un sorriso comparve sul mio volto e Carlos si affrettò a guardare la chat con la monegasca.
"mate mi raccomando non fare cazzate, non la baciare che poi finisce come sempre" mi raccomandó lo spagnolo e lo accompagnai alla porta e una chiamata mi arrivó.
"Charles cos'hai combinato con quella ragazza sentiamo" parló Pierre dal telefono.
"non ho combinato nulla Pierre, le devo parlare stasera" risposi camminando per la casa.
"beh gli articoli dicono altro, ha trovato un rimpiazzo già" mi chiese ed io ero nettamente confuso.
"di cosa stai parlando? ma poi non eravamo fidanzati" domandai infastidito dalla sua 'affermazione'.
"non hai visto? instagram è invaso dalle loro foto insieme nel paddock a Baku" esclamó sorpreso dal fatto che non lo sapessi, ma come? Céline e Alexander di nuovo?
"non può essere, sono amici e basta, si sono lasciati da tempo è andata avanti" risposi estremamente convinto della mia opinione.
"sarà, chiedile spiegazioni stasera, magari stiamo solo fraintendendo tutto" afferma Pierre e poi riattacca.

Le 8 erano vicine e decisi di iniziare ad andare verso la pizzeria indicata da Céline ed arrivammo entrambi nello stesso momento.
"ehi" dissi avvicinandomi a lei appena scese dall'auto.
"entriamo che si fa tardi" si limitó a dire ed entrammo nella pizzeria.
"cosa posso portarvi?" chiese un cameriere venendo verso il nostro tavolo.
"la solita Gio" disse lei mentre il cameriere scriveva sul taccuino.
"per me una margherita" dissi e ci lasció soli.
"allora, di cosa devi parlarmi Leclerc" disse rompendo il silenzio.
"beh sai Céline non ci parliamo da un bel po', o almeno, non ci parliamo civilmente" risposi e lei abbassó lo sguardo.
"due domande ogni tanto potresti fartele" affermó roteando gli occhi.
"io mi sarò anche baciato Angelina ma nemmeno tu scherzi" esclamai e lei sbarró quegli occhi grandi abbastanza scioccata.
"se intendi le foto uscite ovunque con Alexander, beh la vuoi sapere la verità Charles? si presuppongo quindi no non stiamo assieme di nuovo, se abbiamo rotto c'era un motivo e sicuramente se penso a qualcun'altro non vado da altra gente per colmare il mio vuoto" disse tutto d'un fiato sottolineando la parola 'ovunque'.
"è venuto a Baku con suo fratello, erano in vacanza e sono venuti alla gara nulla di che" continuó la monegasca e rimasi a bocca aperta e nel frattempo arrivarono le pizze.
"patatine e wurstel? fai sul serio?" chiesi ridendo mentre guardavo tagliare la pizza alla ragazza di fronte a me.
"certo, è la pizza più buona, non ne capisci niente Leclerc" disse scoppiando in una risata e non esitai a scattarle una foto.
"sembri una bambina" continuai ridendo e iniziai a mangiare la margherita.

La serata scorse tranquilla, eravamo felici e non pensavamo ad altro, finché non ci ritrovammo di fronte casa sua, l'ho accompagnata io visto che si era fatta dare un passaggio da Giancarlo, suo padre.
"mi fa piacere aver chiarito Cél" dissi mentre lei si metteva davanti a me sul primo dei 6 gradini che portavano alla porta di casa sua.
"anche a me, spero che non ci eviteremo più sai, non fa bene a nessuno dei due" replicó sorridendo, quel sorriso mi fa sempre sciogliere.
Ci guardammo negli occhi per vari istanti finché non mi avvicinai ancora di più al suo viso ma lei si gettó nelle mie braccia e sentì dei singhiozzi.
"ehi Cél, cosa ti prende?" chiesi preoccupato vedendola ma lei non si staccava dal mio petto.
"penso che è ora di raccontarti tutto Charles" disse soltanto mentre si sedeva su un gradino ed io la affiancai.
"non so proprio da dove iniziare" si limitó a dire ridendo nervosamente.
"emh allora, io ho una mamma e questo mi sembra alquanto ovvio ma mi ha abbandonata a 8 anni nel paddock a Monza, ma questo lo sai già" cominció guardandomi ed io annuii, me lo raccontó sull'aereo per il Bahrein ad inizio stagione.

"non ho mai ricevuto l'affetto materno, nemmeno quando era presente, era come se non esistessi, ma ai tempi, piccola ed ingenua non capivo il perché, ma dopo qualche anno ci siamo rifatti tutti una vita, specialmente io e mio padre, che ha conosciuto Chloé, la sua compagna splendida e affettuosa con cui ha messo al mondo Jules e Jaqueline, beh loro si che stanno avendo un'infanzia felice, con l'amore di entrambi, e anche il mio su questo non c'è alcun dubbio... ma adesso è tornata a Monte Carlo, dopo 17 anni, ed io non me ne capacito, non so cosa potrei fare se la vedessi, come potrei reagire, so solo che non voglio vederla, la eviteró in tutti i modi" raccontó con un velo di malinconia ma subito dopo di ricompose.
"ma non è solo lei la causa della mia mancata fiducia nelle persone, c'è Alexander di mezzo, ci siamo conosciuti nel 2018 al torneo di Monte Carlo, già in quell'anno l'attrazione tra di noi l'avevano notata tutti, persino Sainz, ed eravamo sempre più sospetti giorno per giorno, io ero presente a tutti i tornei a cui partecipava e lui ad ogni mia sfilata, finché un giorno, precisamente al quarto di finale di Roland Garros il 6 giugno 2019, sugli spalti quando tutti erano usciti scattó quel bacio ed inutile dire che siamo finiti comunque su ogni pagina di gossip... sono stati 4 anni sereni, certo qualche discussione non mancava di certo ma nell'ultimo periodo a gennaio di quest'anno, iniziavamo a litigare sempre più spesso, mi mentiva sempre anche se sapeva che avessi scoperto la verità in poco tempo, e da li i miei problemi nell'avere fiducia crebbero ulteriormente, peggiorando già la situazione creata da mia madre" continuó a spiegare e quando si voltó verso di me notai subito i suoi occhi lucidi e la strinsi a me.

"ti prometto che ti tratterò come una principessa Céline Fisichella" dissi e lei sorrise stringendosi ancora di più a me; e spero che la paura svanisca presto dai suoi occhi.

The city painted red || Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora