Dodici - Melbourne

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La settimana è passata in fretta, e con Charles dopo quella sera di fuoco, non abbiamo parlato, per niente.
Adesso siamo qui a Melbourne per il Gran Premio d'Australia e devo spiegare le ultime cose a Charles, non so come reagiró nel vederlo di nuovo dopo 6 giorni ma cercherò di essere il più professionale possibile.

"e poi non devi prendere nemmeno questa sennò rischi di prendere qualcuno, tutto chiaro?" dico prendendogli il foglio dalle mani per rimetterlo nella cartellina.
"si, ho capito, Céline aspet-" risponde freddo, dovevo aspettarmelo, e senza dire nulla esco dal suo motorhome senza lasciare che continuasse.

Un nome apparve sul mio schermo e sul mio viso un sorriso a trentadue denti.
"Céline cos'è successo? ho visto ora le tue 16 chiamate si può sapere che cazzo hai fatto" urla la voce dall'altro capo del telefono.
"Juliette se tu non rispondi mai non è colpa mia, comunque alla fine i miei presentimenti erano più che giusti" dico saltellando e cercando un posto in cui non potesse sentire nessuno.
"spiegati Lin non sto capendo" risponde Juliette confusa.
"io e Charles, beh Ju dai capisci c'è gente non posso urlare" dico e sento un urlo proprio dalla mia migliore amica.
"io lo sa pe vo" dice scandendo le sillabe probabilmente sorridendo.
"si si Ju si lo sapevi, ancora non abbiamo parlato da quella volta peró" dico malinconica e sento dei passi provenire verso di me.
"spaccagli il culo a quel deficiente e poi mi racconti, devo andare a fare uno shooting Lin ci sentiamo ti voglio bene" dice riattaccando.

Dopo essere uscita da quel posto appartato mi aggiro nel paddock scontrandomi con qualcuno.
"oh scusami non volev-" dico bloccandomi per guardare la ragazza davanti a me.
"no no scusami tu è che non ho guardato dove mettevo i piedi" dice sorridendo quest'ultima.
"ma tu sei Charlotte Siné?" dico confusa guardandola.
"e tu sei Céline Fisichella oddio non ti avevo mai vista da così vicino" dice Charlotte abbracciandomi e io rimango impassibile.
"come mai qui nel paddock?" chiede continuando a sorridere.
"sono la stratega di Charles" rispondo sorridendo e vedo invece scomparire il suo.
"ah capito" torna a sorridere accarezzandomi il braccio, ma che cazzo sta succedendo.

Visibilmente scioccata corro nel motorhome di Carlos sperando di trovarlo li per chiedergli dei chiarimenti.
"Carlos ti prego dimmi che Charles non si è rimesso con Charlotte" dico sull'orlo del pianto e lui mi guarda triste e confuso.
"voleva spiegarti, ma tu sei letteralmente scappata dal suo motorhome" mi abbraccia lo spagnolo e scaccio via una lacrima.
"ha una bella faccia tosta, prima mi scopa e poi si rimet-" inizio peró mi interrompe il ragazzo.
"voi cosa? lo sapevo, lo sapevo, lo sapevo, Isabella mi deve 20 euro" dice staccandosi dall'abbraccio.
"dai Carlos io mi sfogo con te e tu pensi alla scommessa con Isabella" dico sedendomi sul divanetto.
"verrà lui a parlarti Cél, stai calma, rilassati, e cerca di stare tranquilla quando sei a muretto, va bene?" dice lasciandomi un bacio in fronte e io torno nel box della Ferrari.

Per tutta la durata della gara sono stata a muretto con Fred e il resto del team, ho guardato per tutto il tempo Charles e alla fine si è aggiudicato la pole, tutti erano contenti, festeggiavano, si abbracciavano ed io facevo finta che non fosse successo nulla tra me e lui, perfettamente professionale.
E sotto al podio, c'eravamo io, Fred e Carlos.
"complimenti Predestinato, ti ha portato fortuna Charlotte" mi complimento forzando un sorriso.
"avanti Cél, non fare la gelosa e se mi facessi spiegar-" dice cercando di abbracciarmi ma io mi scanso subito.
"non sono gelosa, tu sei solo incoerente Leclerc" dico per poi tornare nel box Ferrari e non trovando chi cercavo andai nel motorhome di Carlos sapendo che avrei sicuramente trovato Isabella li.

"io lo odio" dico scandendo ogni parola e la stratega si siede di fianco a me sul divanetto.
"Cél mi dispiace tantissimo, vorrei fare qualcosa in più che consolarti ma penso che se dico qualcosa a Charles capirebbe che mi hai mandata tu" dice abbracciandomi Isabella.
"non ha un minimo di sentimenti, come fa ad andare a letto insieme a me e poi mettersi con la sua ex ragazza, Isa come cazzo fa?" sbotto trattenendo le lacrime e alzandomi dal nervosisimo.
"non ne ho idea Cél, tutto ciò è molto strano, ma sono sicura che c'è qualcosa sotto" dice camminando verso di me per poi prendere un taxi e tornare in hotel.

"Céline apri la porta" sento qualcuno e riconoscerei la voce in mezzo a mille.
"Charles che vuoi?" chiedo seccata vedendolo davanti la soglia della porta e mi supera sedendosi sul divano della camera.
"volevo solo spiegarti, hai frainteso tutto, io e Charlotte non stiamo insieme" dice ed io sono alquanto confusa.
"e allora che ci faceva nel paddock?" chiedo incazzata e lui si alza e mi prende le mani che io ovviamente tolgo e le metto conserte.
"è venuta perché suo papà è un imprenditore molto importante di Monaco e doveva concludere alcune cose con la Mercedes, e poi, perché ti interessa tanto se siamo fidanzati o no?" dice con un sorriso malizioso e avvicinandosi verso di me.
"non mi interessa infatti" dico andando in bagno per sciaquarmi il viso dopo questa scoperta e appena mi giro mi trovo incastrata tra il pilota monegasco e il lavandino e gli tiro uno schiaffo.

"dopo che non ti sei fatto sentire per 5 giorni dopo che siamo andati a letto insieme questo è quello che ti meriti Charles" sbotto ma lui ancora tiene le mani strette al lavandino e non mi lascia andare.
"Céline ti prego scusami, io dovevo capire ció che provavo nei tuoi confronti, non volevo pensassi che per me non ha significato nulla" dice abbassando la testa e le sue mani dal lavandino passano ai miei fianchi.
"Charles io... devo pensare, ora tu devi concentrarti hai una stagione davanti e non devi metterti a pensare a me perché ti farei solo del male, il mio passato mi impedisce di andare avanti, mi dispiace" dico e lui appoggia la testa nell'incavo del mio collo e ci lascia un bacio per poi circondarmi la vita con le sue braccia, e anche io lo abbraccio ma in punta di piedi.
"io ti aspetto Céline, possiamo superarlo insieme il tuo passato, o almeno, quando sarai pronta, me lo racconterai" dice sorridendo debolmente e lo accompagno alla porta, stasera devo divertirmi, c'è il solito party in una discoteca e devo assolutamente distrarmi.

Sono nella hall che aspetto Isa per andare alla discoteca, ma purtroppo, non andremo con il taxi, ma bensì con i nostri due piloti.
"allora cosa stiamo aspettando la carrozza?" dico vedendoli tutti e tre li impalati a fissarmi.
"no tranquilla, sei una bomba Céline attenta a Charles eh" dice Isa al mio orecchio e facendo un occhiolino, indosso un vestito lungo nero molto attillato con i miei tacchi di Saint Laurent.
In un batter d'occhio eravamo già alla discoteca e come sempre, una signorina ci porta al privé con tutti i piloti.
"chi non muore si rivede, sei splendida Céline" dice vedendomi Ricciardo, ormai è il mio compagno di avventure in discoteca.
"grazie Daniel, anche tu non sei male" dico abbracciandolo e prendendo un drink.
"ti conviene esagerare se vuoi finire con Leclerc stanotte" esclama sorridendo e vedendo il monegasco che non mi leva gli occhi di dosso.
"finiscila, non finiró proprio con nessuno, è complicato Dan" dico prendendo un altro drink, devo divertirmi e stop.

The city painted red || Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora