Camp Half Blood

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Non appena ho dato  la mano a Nico mi sono sentita trasportare nell'oscurità, o meglio nella notte. Mentre ci muovevamo sentivo quasi la presenza di mia madre, non era fisicamente da nessuna parte, ma la sentivo dappertutto. 

Il viaggio nella notte ci ha portato su una valle circondata da colline, la più alta di esse aveva un grande e meraviglioso pino in cima. Vi chiederete come faccio a sapere che quello sia un pino visto che in tutta la mia vita non ne ho mai visto uno, Nyx ci teneva che conoscessi il mondo mortale e sin da piccola ha fatto in modo di farmi avere una sorta di "cultura".

Il Campo Mezzosangue  sembra proprio un campo estivo. Riesco a vedere  un campo di pallavolo, una parete per arrampicarsi  ma vedo anche un'arena e una sorta di sala all'aperto con dei tavoli, suppongo sia la mensa, vicino a questa vi sono degli edifici tutti diversi tra di loro suppongo che siano i dormitori.

C' è anche un anfiteatro. E' pazzesco questo posto!
Nico mi porta davanti una Grande casa e varchiamo la soglia. Vedo un uomo con i capelli lunghi e la barba incolta, nulla di strano tranne per il fatto che a metà è uno stallone bianco.
-Salve, sono Chirone, come puoi ben vedere sono un centauro e sono l'allenatore del Campo! Questo alla mia destra è il direttore, il signor D!- indica un tizio di mezza età con una spiacevole camicia hawaiana e il naso un po' troppo   rosso. Non faccio domande perché odio stupide risposte non mi interessa per cosa stia quella "D".
-Non sappiamo chi sia tua madre, quindi ti manderemo nella casa 11, quella di Ermes dio  del...- commercio, dei viaggi dei viandanti e dei ladri - lo interrompo ricordando la presentazione di Ermes il giorno precedente.
-Esatto- replica - sembri davvero preparata!- dice con un sorriso che mi rende orgogliosa.
- Nico, accompagnala nella casa 11, spiega a Travis o a Connor la situazione.
-Ma sono le sei! Dormiranno sicuramente!- tenta di lamentarsi!
-Allora falla accomodare nel tuo dormitorio, solo per oggi, sta sera si trasferirà nella casa 11.
Sento Nico sbuffare.
-E va bene! Seguimi sognatrice!

L'esterno della casa di Nico lo rappresenta, è in ossidiana massiccia con un teschio sulla porta e delle torce di fuoco verde. E' l'interno a preoccuparmi.

Ci sono due letti che sembrano quasi bare, struttura di mogano scuro con sbarre di ottone, lenzuola e cuscini rosso sangue. Questo è troppo inquietante anche per Nico

-Non ho scelto io questi letti- dice come se mi leggesse nel pensiero- accomodati pure lì, è il letto di mia sorella ma lei sta al Campo Giove, quindi è  quasi sempre libero. Quella è tua- indica una maglietta arancione a maniche corte con il nome del campo che si trova sul comodino, anche quello fatto di mogano.

Annuisco  ma mi siedo nel letto e sento subito  gli occhi chiudersi. 

Sento la voce di Nyx, mi trovo nel Tartaro, di nuovo.  

Notte è tutto un altro discorso.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora