Questione di numeri?

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Troppo tristi per la rivelazione di Alice decidiamo di riposare , ci sistemiamo con i sacchi a pelo sul prato,  Nico decide di fare il turno di guardia. Ho troppi pensieri per la testa non credo che mi addormenterò facilmente.  

Mi tornano continuamente in mente le parole di Angelique miste a quelle di Alice

 "tormentato" , " come se si sentisse di troppo" , " diviso a metà".

Bisognava farlo sentire parte integrante del gruppo, ma come se neanche sappiamo dov'è?

****

Riapro gli occhi, non ricordo neanche quando li ho chiusi, ma ricordo il sogno che ho fatto.

Jerrard era dentro un museo, quello di storia naturale credo, era fermo davanti a un padiglione che rappresentava una famiglia d'indiani. Un uomo e una donna in abiti molto colorati, che dovevano essere la madre e il padre,  avevano un' espressione molto seria,  e un  bambino  con delle piume in testa che invece sorrideva. La donna era incinta e teneva la mano sul suo pancione.

-Sorridi fin che puoi amico- disse Jerrard guardando la statua che raffigurava il bimbo -  Quando nascerà quell'altro quel sorriso che hai addosso scomparirà. Tu che sei sempre stato il primo, l'unico, diventerai il numero 2. Potrebbe  andarti peggio e  protesti finire come me ad essere uno stupido numero zero. Tranquillo però, c'è una sorta di setta, lei la chiama Lega,  per tutti i numeri zero.-

Jerrard. Perchè non hai parlato con me invece di scappare?  

-Siamo tanti sai,  potresti unirti a noi- poi concluse  sospirando e si diresse verso il planetario.

Poi la scena cambiò. Mi trovavo in una sorta di magazzino e c'era una signora di mezza età vestita di nero che parlava ad un' assemblea " Quando arriverà il figlio dell'oscurità e ripudierà sua madre avremo finalmente Giustizia,  avremo tutti quello che abbiamo sempre desiderato : Vendetta. Cosa c'è di più importante di questa? Il senso di appagamento che ti dà quando la ottieni, la soddisfazione , l'orgoglio, ottenendola saremo tutti vincitori   e saremo numeri 1, numeri primi divisibili solo per sè stessi, perchè è solo di noi stessi che abbiamo bisogno. Saremo indipendenti !- concluse.

Non riuscivo a credere a ciò che vedevo e sentivo. Questa pazza doveva avere manie di protagonismo e problemi con la matematica.

 Dico pazza perchè solo una pazza potrebbe dire che non si ha bisogno di nessuno all'infuori di sè. Ve lo dice una che ha vissuto da sola nel Tartaro e avrebbe avuto bisogno della compagnia, del sostegno, dei rimproveri, dei litigi ,delle urla, dell'amore  di qualcuno che non fosse sua madre divina o qualche strano mostro che abitava il Tartaro. Avrei avuto bisogno di qualcuno che mi ricordasse che potevo contare su di lui e non solo su me stessa. Cercano di essere indipendenti. Ma quella che descrivono non è  indipendenza è solo stupido narcisismo.


*****

- E' Nemesi.- dice Nico quando ho finito di raccontare a lui e Kyle il sogno.

-Come scusa?- chiedo

-La tizia vestita di nero è sicuramente Nemesi, solo lei potrebbe essere così devota alla Vendetta, lei ne è la personificazione.

-Lo fa solo per il gusto di divertirsi o lo fa per motivi personali?- chiede Kyle senza far trasparire nessuna emozione.

E' troppo apatico questo ragazzo. Chissà cosa ci trovasse di speciale Jerrard in lui.

- Aza? Aza? Cazzo potresti fare attenzione? E' di tuo fratello gemello che stiamo parlando! Sai  dovremmo cercarlo- sputa Kyle.

Rettifico. Non è apatico è solo stronzo.



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