L'idea più banale è spesso quella migliore

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-Kyle farò finta di non averti sentito. Andiamo al museo di Storia Naturale, magari è ancora lì. Però prima dovremmo cambiare vestiti- dico.

-Perchè mai?- chiede Kyle.

-Perchè abbiamo tutti e tre la stessa maglia, che è anche arancione, daremmo troppo nell'occhio non credi? Replico.

- Aza ha ragione- interviene Nico- Dobbiamo farci notare il meno possibile, trovo strano che ancora nessun mostro ci abbia attaccato-

Io sapevo perchè non ci avevano attaccato.

Non ci avevano attaccato  e non ci avrebbero attaccato  perchè non possono attaccare me. Vivevo in mezzo a loro fino a poche settimane fa, ci allenavamo insieme e gli era proibito uccidermi. Nyx mi rivelò che i mostri pensassero che fossi una di loro anche perchè "profumavo" di Tartaro.  

Ma come posso rispondere alla domanda di Nico tipo " Ehi è per me! Puzzo di Tartaro!" 

NO. Proprio no. Non glielo avrei mai detto davanti a Kyle.

Ci fermiamo davanti una bancarella che vende maglie tipiche da turisti.

Nico ne prende una nera con scritto "I love NYC". Kyle una verde con una grande mela disegnata.

L'unica maglietta della mia misura è blu con lo skyline di New York. 

Sembriamo proprio dei turisti adesso. 

Entriamo nel museo e subito riconosco il padiglione della famiglia indiana del sogno. E' proprio come lo avevo sognato. Guardo il bambino e ricordo le parole di Jerrard e mi sento inutile e di troppo.

Se fossi rimasta nel Tartaro lui sarebbe ancora al Campo a scherzare con Kyle e sarebbe sicuramente il protagonista della profezia.

Asciugo rapidamente una lacrima che si è formata dal mio occhio destro e mi dirigo verso il planetario per capire cosa ci facesse Jerrard. Kyle e Nico perlustrano altre aree del museo.

KYLE'S POV

Sinceramente credo che non troveremo mai Jerrard. Sua sorella è la ragazza più strana che abbia mai visto e credo che faccia tutto perchè spinta dalla Gloria che otterrà a fine impresa e non dall'amore fraterno.

Anch'io ho fatto dei sogni strani in questi giorni, ma non ne ho parlato con nessuno a differenza di Aza. Sembra quasi che il  mondo giri intorno a lei, inizio a capire perchè Jerrard si sentisse soffocare.

Sto camminando senza senso per tutto il museo ma non c'è nessuna traccia di  Jerrard. Mi ritrovo nel planetario, vedo Aza seduta su una panchina insieme a Nico. Vado verso di loro e decido di non fare scenate sul fatto che loro si stiano riposando e io invece stia cercando il mio migliore amico.

-Penso che dovremmo andare nel magazzino del museo. E dobbiamo farlo adesso.- dico.

Aza non mi guarda nemmeno. Nico fa un cenno del capo.

Oggi il museo non è particolarmente affollato, anche le guardie in servizio sono poche quindi il nostro problema più grande è rappresentato dalle telecamere. 

Mentre cerco di trovare una soluzione più o meno articolata vedo uscire Aza vestita da guardia da uno stanzino.  Come ho fatto a non pensarci prima? 

Nota bene: L'idea più banale è spesso quella migliore.

AZA'S POV

-Aspettatemi qui- dico.

-Assolutamente no. Vengo con te- dice Kyle e onestamente non ho la voglia di controbattere. Voglio solo trovare Jerrard e lasciargli l'onore della profezia, lui si sentirà importante io tornerò a fare il finto-mostro nel Tartaro.

-Nico vieni anche tu?- chiedo.

-Rimango nel planetario, c'è qualcosa che non mi convince in questo posto.

 Anche Kyle esce dallo stanzino vestito da  guardia. 

Entriamo insieme nello stanzino della sicurezza grazie al pass di una certa Wanda Bells.  Ci sono tantissimi monitor ma nessuna guardia, o meglio quella che c'è sta dormendo pigramente nella sua poltrona. Così osservo il monitor che ritrae il magazzino e noto che per entrarci occorrono due codici. 

-Fatti da parte- mi dice Kyle con la sua solita gentiezza e si mette a premere una serie di tasti sulla tastiera del computer.

-Cosa stai facendo?- chiedo

-Cerco di trovare il mio migliore amico a differenza di qualcuno in questa stanza e non parlo del bell'addormentato.

KYLE'S POV  

Mi giro per guardarla in faccia e riesco a vedere il dispiacere  sul suo volto. Non so perchè glielo ho detto, questa ragazza tira fuori il peggio di me anche senza un motivo valido.

-Stavo scherz..- 

-Non è vero.- mi interrompe. - pensa pure quello che vuoi, non mi importa.-

- Sto cercando i codici d'accesso al magazzino e sto disattivando le telecamere, comunque.- le spiego. Ma non mi degna più neanche di uno sguardo.

 riesco a trovare  i due codici di entrata. Uno è 636374 l'altro 8746632.  Io non riesco a credere nel caso e nelle coincidenze quindi per me queste due serie di numeri significano qualcosa,  ma non sono numeri della successione di fibonacci e nemmeno numeri primi. 

"L'idea più banale è spesso quella migliore" dice una voce nella mia testa.

Così prendo il cellulare del bell'addormentato che si trova  sulla scrivania  e apro un programma di messaggistica e  usando una tastiera 3x4 e usando il t9 digito i numeri senza staccare gli occhi dalla tastiera " 636374 spazio 8746632 "guardo lo schermo e vorrei non aver mai digitato quei numeri. Le parole che si sono  formate sono "Nemesi  Trionfa"





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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 10, 2015 ⏰

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