farsi male a noi va bene 2.0

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Quella mattina mi svegliai serena. Mi sentivo leggera e felice. La luce filtrava dalle finestra semi-chiusa, rischiarando la stanza. Mi guardai attorno cercando di dare un senso a ciò che mi circondava. Le pareti erano piene di disegni, la superficie della scrivania nascosta da fogli stropicciati, penne, matite e colori. Sul pavimento dei vestiti. I miei vestiti, e non solo i miei. Mi guardai e mi resi conto di non indossare nulla oltre gli slip e il reggiseno. Girai la testa verso destra e vidi duccio dormire. Il suo viso era illuminato dalla luce del sole. Sembrava ancora più perfetto rispetto a quanto già lo era. Mi girai completamente verso di lui e poggiai una mano sul suo viso per poi tracciarne i lineamenti con un dito. Mi persi a guardarlo. Ammiravo ogni piccolo dettaglio. Le ciglia perfette, il naso, le labbra. I tatuaggi sulle braccia e sul petto.
Restai lì qualche minuto ad accarezargli i capelli, fino a quando non lo vidi aprire leggermente gli occhi.
Rimasi questa volta a guardare i suoi occhi colpiti dalla luce del sole, apparivano ancora più verdi. Mi ci persi dentro e involontariamente sorrisi. Me ne resi conto quando lui sorrise a sua volta e portò il pollice sulle mia labbra accarezzandole dolcemente.
"buongiorno principessa" disse con la voce impastata dal sonno.
"buongiorno pippi" posai le mie mani sul suo petto.
Ci guardammo sorridendo, sembravamo due adolescenti nei primi mesi di frequentazione. Nei suoi occhi vedevo un luccichio, li vedevo brillare.
"vieni qua" mi tirò a lui, tenendo le mani sui miei fianchi, mentre io allacciai le braccia al suo collo.
Mi lasciò un casto bacio sulle labbra accarezzandomi i fianchi.
"quanto mi erano mancati questi momenti con te" dissi sorridendo.
"anche a me" mi guardò negli occhi e poco dopo si tirò su a sedere.
"ti preparo la colazione" si alzò dal letto e prima di uscire mi lasciò un bacio sulla fronte.
Gli sorrisi e lo ringraziai. Mi alzai e mi vestì con ciò che indossavo la sera prima.
Scesi in cucina e trovai duccio che litigava con il bollitore. Risi e tolsi il bollitore dalle sue mani.
"faccio io pippi" preparammo insieme la colazione e decidemmo di mangiare sul terrazzo. Il sole era caldo e il cielo limpido.
"ho una proposta da farti" ci sedemmo sulle sedie e mi guardò.
"sono tutta orecchie" sorrisi addentando una fetta di pane tostato con la marmellata.
Poggiò la tazza di caffe sul tavolino ed entrò in casa, uscendo poi qualche secondo dopo.
Mi porse una busta sorridendo.
"sarei felice se accettasi di venire"
Aprì la busta e trovai all'interno il biglietto e il pass per il concerto del prossimo tour. Firenze, Hall.
Duccio sapeva quanto io fossi innamorata di firenze. Alzai lo sguardo verso di lui con la bocca spalancata.
"scherzi? lo vidi ridere. Corsi verso di lui e lo abbracciai forte.
"tu sei pazzo" gli lasciai un bacio sulle labbra.
"il disco esce a mezzanotte, le date sono già pronte, le pubblicheremo in concomitanza" disse tenendomi le mani.
"mi stai dicendo che io stanotte ascolterò il nuovo disco?" annuì e mi sorrise.
"ci saranno diverse sorprese, principessa" mi accarezzò la guancia.
Felice come una bambina mi risedetti per finire la mia colazione.

Il pomeriggio passò in fretta tra coccole nel letto e svariate puntate di anime.
Verso l'ora di cena, ancora con la testa poggiata sul suo petto, duccio mi disse che era arrivata l'ora di prepararsi per raggiungere gli altri ragazzi al bunker e aspettare la mezzanotte insieme.
Mi alzai controvoglia, perché sarei voluta rimanere lì con lui ancora un po', ma molto curiosa ed impaziente di ascoltare il nuovo album.

Prima di arrivare al bunker ci fermammo a prendere mio fratello, il quale aveva dichiarato esplicitamente dichiarato di voler "bere anche l'acqua del battesimo".
Lo chiamai per avvisarlo del fatto che fossimo sotto casa e lo vidi scendere poco dopo.
"ciao piccioncini" urlò entrando in macchina.
"ciao fratellone" gli sorrisi.
"ciao fasterollo" replicò duccio.
Il tragitto fu caratterizzato da musica molto alta e pugnetti sulla spalla da parte di mio fratello.

Arrivati al bunker iniziò la festa. Fiumi di alcool, pizza, focaccia e una torta ancora chiusa. Feci per sbirciare la torta ma duccio mi tirò per un polso.
Lo guardai confusa e lui rise prima di darmi una spiegazione.
"è una delle sorprese" disse "vedrai a mezzanotte, principessa".
Presa ancora dalla curiosità dovetti allontanarmi da quella torta e mi diressi dagli altri, mano nella mano con duccio.
"tesoro mi accompagni a fumare?" chiesi a huda, la quale prontamente si alzò per seguirmi.

Dammi un po' di te | PiccoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora