Il disco era stato lanciato da qualche settimana e andava alla grande. Contro ogni aspettativa, le date del tour furono quasi subito dichiarate sold out e, nell'entusiasmo generale, dovettero aggiungere altre a firenze e milano. Mancavano pochi giorni al concerto all'Hall di firenze. Ero molto agitata, sarebbe stata la mia prima volta ad un loro concerto.
In cuor mio sapevo che avrebbero spaccato. Non potevo aspettare, volevo cantare a squarciagola insieme a huda e asia, la sorella di pietro. Assorta nei miei pensieri non mi resi nemmeno conto del fatto che andrea fosse tornato a casa.
"ciao sorellina" disse lasciandomi un bacio sulla tempia "cosa combini?" mi chiese poi, vedendomi distesa sul divano con lo sguardo fisso sul soffitto.
"nulla, stavo solo pensando al concerto" dissi.
"c'è qualcosa che ti preoccupa?" mi chiese prendendo posto sul bracciolo del divano.
"no assolutamente, anzi non vedo l'ora che arrivi il giorno" gli sorrisi. Prese posto sul bracciolo del divano e mi fece appoggiare la testa sulla sua gamba massaggiandomi i capelli.
"sarà la tua prima volta ad un nostro live" rise "potrei spoilerarti la scaletta" mi alzai di scatto, speranzosa di sentire quali canzoni avrebbero cantato "ma non lo farò" mi rispose iniziando a correre. Lo rincorsi urlando "andrea locci non puoi farmi questo" lo raggiunsi e gli saltai sulle spalle. Cademmo per terra ridendo come quando eravamo piccoli. Restammo sdraiati sul pavimento a riprendere fiato.
"andre" lo chiamai e lo sentì voltare la testa verso di me "ti ricordi quando mi presentasti i ragazzi?" rise.
"si, non sopportavi marco ed ora è il tuo migliore amico" scoppiammo a ridere e poi continuò "ma mi ricordo che sin da subito tu guardavi duccio con occhi diversi, eri già cotta" le mie guance divennero leggermente rosse.
"huda dice che siamo anime gemelle, tu ci credi a queste cose?" non so perché stessi facendo questo discorso con andrea, ma ne sentivo il bisogno.
"penso che ognuno di noi abbia la sua metà in giro per il mondo, ma questo non significa per forza che si finirà sposati con quella persona. Sappiamo che la vita riserva sempre molte sorprese. Per come la vedo io spero davvero che tu e duccio arriviate lontano, insieme, senza separarvi. Sono d'accordo con huda, siete anime gemelle, non riuscite a staccarvi, non potete stare l'uno senza l'altra. Sono fortemente convinto del fatto che vi cercherete sempre, anche se non doveste essere destinati a stare insieme". Mai avrei immaginato che mio fratello potesse dirmi una cosa del genere. Pensai qualche minuto al significato di quelle parole.
"hai ragione. Questa volta lotterò per farla funzionare, non ho intenzione di separarmi ancora da lui. Sento che è la mia persona" dissi di getto.
"se la pensi così allora non fartelo scappare" disse alzandosi e porgendomi una mano per aiutarmi ad alzarmi a mia volta.
"grazie fratellone, sei il migliore" lo abbracciai e gli lasciai un bacio sulla guancia rifugiandomi poi in camera mia. Volevo preparare un regalo per duccio e portarglielo al concerto, per fargli capire quanta importanza lui avesse per me. Misi sottosopra la stanza per cercare tutto ciò che mi occorreva per il 'progetto'.Rovistai in tutti i cassetti, sotto il letto e sopra all'armadio, fino a quando trovai finalmente la scatola che conteneva foto, lettere, biglietti riguardanti i due anni di relazione tra me e duccio.
Iniziai a rileggere tutte le lettere, a riguardare le foto e sorridevo. Sorridevo pensando a chi avevo accanto.
"Ricordo le notti fuori, seduto sui marciapiedi sotto i lampioni. Ricordo le notti fuori a pensare. Ricordo le notti fuori dalla discoteca mentre tutti dentro si divertivano. Poi sono arrivate le notti in cui c'eri tu. Quelle notti sono diventate un po' più colorate da allora".
Dietro a questo biglietto c'era una nostra foto mentre ci baciavamo sotto le stelle. Presi tutto questo materiale e inserì ogni biglietto, ogni lettera e ogni foto in un album apposito.
Avevo intenzione di portarglielo al concerto per fargli una sorpresa e fargli capire che tengo davvero al nostro rapporto. Il discorso fatto con andrea mi aveva fatta pensare molto.
Terminai il tutto e scrissi una dedica veloce all'inizio dell'album."Questo regalo è per farti capire che, nonostante tutto e tutti, io sarò sempre al tuo fianco. Ti amo pippi, tua sere".
Sistemai l'album in un sacchetto e chiusi il sacchetto con un fiocchettino rosso.
Mi sdraiai sul letto e decisi di chiamare il rosso. Dopo una manciata di squilli capì che non mi avrebbe risposto. Pensai che potesse essere impegnato, non so in cosa visto che i ragazzi oggi non dovevano vedersi.
Scacciai i pensieri dalla mia testa, mi alzai dal letto e andai in soggiorno per mettermi le scarpe."vado a prendere una vaschetta di gelato, tu vuoi qualcosa?" chiesi a mio fratello.
"da quanto la fai la vaschetta?" mi chiese.
"da un chilo" dissi afferrando le chiavi di casa e la borsa.
"mi prendi il pistacchio?" mi chiese facendo gli occhi dolci.
Sorrisi e lo assicurai del fatto che sarei tornata a casa con il gelato al pistacchio.Mi diressi verso la mia gelateria di fiducia e ordinai la vaschetta con pistacchio, nocciola, stracciatella, yogurt, cremino e menta.
Pagai e presi il mio bottino, pronta per tornare da andrea e passare il resto del giorno sul divano a mangiare gelato.Uscita dalla gelateria tornai subito verso casa e, passando per il parco, notai marco e ghera seduti sulle panchine. Erano girati di spalle, perciò non mi vedevano. Mi avvicinai per salutarli ma sentì che stavano parlando di qualcosa di importante.
"deve dirglielo, non può trattarla così" disse marco.
"è vero, ma è anche vero che se lo fa ci va di mezzo il vostro progetto musicale, pensi che se ne starà calmo a scoprire questo?" rispose ghera.
La cosa mi incuriosiva.
"ciao ragazzi" li vidi sobbalzare "di che parlate?" cercai di trarre qualche informazione.
"oh ciao sere" disse marco quasi spaventato "no di nulla, tu che ci fai qui?" mi chiese.
"sono andata a prendere il gelato e poi vi ho visti qui" dissi facendo spallucce "ma per caso sapete dov'è duccio? non mi risponde".
"mh no, non l'ho sentito oggi" disse ghera e marco confermò la versione dell'amico.
Annui e salutai i ragazzi. Tornai a casa e cercai di pensare il meno possibile al fatto che, per quel giorno, il mio ragazzo fosse sparito senza dirmi nulla.
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Spazio autrice
Ciao a tutti! Questo capitolo non è il massimo, lo so, ma è un capitolo di "passaggio". Nel prossimo troverete sicuramente più avventura.
Detto ciò spero che la storia vi stia piacendo :)
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Dammi un po' di te | Piccolo
Fanfiction"farsi male a noi va bene" dissi. "cosa?" non capiva. "potrebbe essere il titolo perfetto per parlare di ciò che siamo stati" questa volta fui io a lasciar cadere una lacrima. "saremo di meglio principessa, te lo prometto".