1. da dove tutto ebbe inizio

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Mi sistemai  sulla sedia di pelle del mio ufficio con il rumore della città che si infiltrava dalle finestre aperte della struttura. Il sole di mezzogiorno si rifletteva sui grattacieli di vetro di New York, ma non avevo tempo per godermi quella fantastica vista.
Con un caffè forte accanto e taccuino aperto, scorrevo nervosamente le notizie alla ricerca di qualcosa di sensazionale, un racconto che potesse catturare l'attenzione e far crescere gli ascolti del mio programma radiofonico.
Mentre passavo gli occhi tra alcuni articoli di giornale, portatemi questa mattina da Malec, il postino del quartiere, un titolo in particolare catturò la mia attenzione:”Sparizioni Misteriose a Oakdale: La Casa degli Specchi Torna a Far Parlare di Sé".
Il titolo era intrigante e prometteva esattamente ciò che stavo cercando, qualcosa di intrigante, qualcosa di potenzialmente vero e accattivante.

Aprii l'articolo, leggendo con crescente interesse. Oakdale era un piccolo villaggio sperduto tra fitte foreste e avvolto da una perenne coltre di nebbia. La Casa degli Specchi era  un'antica dimora abbandonata, posta  al centro di numerose leggende. Si diceva che fosse infestata da spiriti maligni e che nessuno che vi fosse entrato fosse mai tornato. Negli ultimi mesi, si erano registrate diverse sparizioni di curiosi che avevano tentato di esplorarla e tutto ciò aveva catturato l’attenzione di diversi investigatori e giornalisti che non avevano però avuto il coraggio di avvicinarvisi.

Sentii un brivido di eccitazione. Questo era esattamente il tipo di storia che poteva portare il mio programma a un livello superiore. Decisa a saperne di più, feci una ricerca approfondita su Oakdale e sulla Casa degli Specchi. Scoprii racconti inquietanti di abitanti del villaggio che parlavano di luci misteriose e rumori inspiegabili provenienti dalla casa, di ombre che si muovevano dietro le finestre e di urla che riecheggiavano nella notte.
Nonostante la paura che pervadeva la comunità, c'erano pochissime informazioni concrete. La polizia locale sembrava riluttante a parlare delle sparizioni, classificandole come "incidenti inspiegabili" o "dispersioni volontarie". Tuttavia, una serie di articoli di giornale e testimonianze online dipingevano un quadro diverso: la gente del posto era convinta che la casa fosse maledetta e che qualcosa di sinistro si nascondesse al suo interno.
Decisi che non potevo perdere tempo. Presi il telefono e composi il numero di Brian, il mio collega di lunga data e un vero esperto di storie misteriose. Lui sarebbe stato l’alleato perfetto per questa impresa.
Il telefono squillò solo due volte prima che Brian rispondesse. La sua voce profonda e familiare risuonò all'orecchio, con il solito tono curioso che lo caratterizzava sempre quando si trattava di una possibile nuova storia.
“Ehi, sono io,” dissi, cercando di nascondere l’eccitazione nella mia voce.
“Savannah, cosa succede? Hai trovato qualcosa di interessante?” rispose lui, quasi leggendo nei miei pensieri.
“Sì, e penso che questa sia la grande occasione che stavamo aspettando. Hai mai sentito parlare di Oakdale e della Casa degli Specchi?”
Ci fu una breve pausa dall’altro capo del telefono. “Sì, vagamente. È quella vecchia casa che si dice sia infestata, giusto?”
“Esattamente. Ma non è solo una leggenda. Recentemente ci sono state diverse sparizioni legate a quella casa, e le storie che girano tra la gente del posto sono davvero inquietanti. Penso che dovremmo approfondire.”
Sentii Brian inspirare profondamente. “Mi sembra una storia promettente. Ma come pensi di procedere? Non possiamo basarci solo sulle voci.”
“Lo so,” risposi, già con un piano in mente. “Ecco cosa faremo: andremo a Oakdale. Parleremo con gli abitanti, vedremo se riusciamo a ottenere qualche testimonianza diretta. E, se necessario, visiteremo la casa.”
Brian rise, un suono che mi fece sorridere. “Sei sempre stata quella coraggiosa del duo.Va bene, ci sto”
“Ho già cominciato a raccogliere informazioni, e questa sera farò un po’ di ricerca extra.. ci vediamo in biblioteca? Porta tutto quello che pensi possa esserci utile.”
“Perfetto. Ci vediamo stasera" disse Brian, chiudendo la chiamata.
Mi appoggiai sulla sedia, la mente in fermento. Sapevo che stavamo per intraprendere qualcosa di rischioso, ma il richiamo della storia era troppo forte. Trascorsi il resto del pomeriggio lavorativo a organizzare il materiale che avevo raccolto durante la mattinata, dividendo i fogli scritti a macchina per argomento, anni e racconti.
Quella sera, mi diressi verso la biblioteca pubblica di New York. Era uno di quei luoghi dove il passato e il presente si intrecciavano in modo affascinante, con scaffali pieni di libri polverosi che convivevano accanto a file di computer rumorosi e lenti. Brian era già lì, seduto a uno dei tavoli di legno massiccio, circondato da volumi e riviste.
“Sei stata puntuale come sempre,” disse con un sorriso, alzando lo sguardo dai suoi appunti mentre mi avvicinavo.
“Sapevo che avremmo avuto molto da fare,” risposi, posando la mia borsa accanto alla sua pila di libri. “Allora, cosa hai trovato finora?”
Brian mi mostrò alcuni articoli di giornali locali e una mappa di Oakdale che aveva recuperato da un vecchio atlante. “Questa mappa è degli anni ‘70, ma credo che il villaggio non sia cambiato molto da allora. Ho anche trovato un paio di articoli sugli strani fenomeni accaduti lì nel corso degli anni, ma non c’è molto di recente.”
Mi sistemai accanto a lui, accendendo uno dei computer della biblioteca. Mentre aspettavo che si avviasse, sfogliai uno dei libri che Brian aveva trovato. Era un vecchio volume sulle leggende urbane dello stato di New York, con un intero capitolo dedicato alla Casa degli Specchi.
“Questa casa ha una storia lunga e oscura,” dissi, leggendo alcune delle note a margine. “Sembra che ogni generazione abbia avuto la sua quota di storie di fantasmi e misteri legati a quel posto.”
“Già,” rispose Brian. “Ma quello che mi preoccupa è che le sparizioni recenti sembrano essere aumentate. Questo potrebbe significare che qualcosa è cambiato nella casa o nelle sue vicinanze.”

Oakdale's mirrorDove le storie prendono vita. Scoprilo ora