3. La Cripta

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Entrammo nella nostra stanza alla locanda e ci sistemammo al tavolo di legno, accendendo una lampada che gettava una luce calda e tremolante sui vecchi documenti. Brian iniziò a sfogliare le mappe mentre io esaminavo i registri e i giornali.
"Guarda qui," disse Brian, indicando una mappa del 1800. "La Casa degli Specchi è costruita proprio sopra un'antica cripta. Questo potrebbe spiegare molte cose."

Annuii, scrutando più attentamente i dettagli della mappa.

"E questo articolo di giornale parla di un incidente avvenuto durante la costruzione della casa. Pare che alcuni operai siano scomparsi misteriosamente."

Brian si sporse in avanti, leggendo l'articolo. "Forse gli operai hanno scoperto qualcosa che non dovevano."
Continuammo a leggere e a confrontare le nostre note, scoprendo che la Casa degli Specchi aveva una storia ancora più oscura di quanto avessimo immaginato. Si parlava di rituali antichi, di società segrete e di maledizioni tramandate di generazione in generazione.
"Ciò che Harold e gli altri ci hanno raccontato inizia a prendere un senso più sinistro," dissi, sentendo un brivido risalire lungo la schiena. "Questa casa non è solo infestata. È stata costruita con uno scopo preciso."
Brian annuì, con lo sguardo fisso sulla mappa.

"Domani dobbiamo esplorare nelle pertinenze della  casa. Ma dobbiamo essere preparati. Non sappiamo cosa ci aspetta."

Passammo la serata a pianificare la nostra esplorazione, decidendo di portare con noi attrezzature fotografiche, torce potenti e qualche strumento per rilevare eventuali anomalie. Sentivamo entrambi che la giornata successiva sarebbe stata cruciale per la nostra indagine.

***

La mattina seguente, con il cielo ancora avvolto nella nebbia, ci incamminammo verso la Casa degli Specchi. Le testimonianze degli abitanti e i documenti storici che avevamo raccolto ci avevano preparato mentalmente, ma niente poteva realmente prepararci alla vista di quella dimora. Sembrava che l'oscurità della notte si fosse riversata sulla casa stessa, rendendola un luogo di ombre anche in pieno giorno.
Arrivati davanti alla porta della Casa degli Specchi, sentimmo un silenzio opprimente che ci avvolgeva. Gli alberi circostanti sembravano piegarsi verso di noi, come se la natura stessa ci stesse mettendo in guardia. Le pertinenze della casa erano avvolte in una leggera foschia, dando a tutto un aspetto surreale.
"Cominciamo dal giardino," suggerì Brian, accendendo la torcia e dirigendosi verso il lato della casa.
Seguimmo un sentiero di pietra che portava a un vecchio giardino, ora selvaggio e incolto. Tra le erbacce e i rovi, riuscivamo a intravedere i resti di ciò che doveva essere stato un luogo curato e pieno di vita. Statue di angeli e gargoyle erano disseminate qua e là, alcune semi sepolte nel terreno, altre danneggiate dal tempo.
"Qui c'è qualcosa," dissi, indicando un'area dove il terreno sembrava essere stato smosso di recente.
Brian si avvicinò e, insieme, iniziammo a scavare con le mani, rimuovendo la terra e le foglie. Dopo qualche minuto, trovammo una scatola di legno, chiusa con un vecchio lucchetto arrugginito.
"Apriamola," disse Brian, tirando fuori un piccolo attrezzo per forzare il lucchetto.
Con un po' di sforzo, riuscimmo a rompere il lucchetto e ad aprire la scatola. All'interno c'erano vecchie fotografie, lettere ingiallite e un diario con una copertina di cuoio. Sfogliammo rapidamente le lettere e le fotografie, scoprendo che appartenevano alla famiglia che aveva costruito la casa. Le immagini mostravano scene di vita quotidiana, ma c'era qualcosa di inquietante nei volti delle persone ritratte. Sembravano tutti impauriti o preoccupati.
Poi, Brian prese il diario tra le mani, osservandolo con interesse. "Guarda qui, Savannah," disse, porgendomelo. "Sembra essere il diario di Ellias Benson, il capofamiglia."

Accettai il diario con cautela, sentendo il cuore battere più forte nell'anticipazione di ciò che avremmo potuto scoprire. Le pagine erano ingiallite dal tempo, ma la calligrafia di Ellias era ancora chiara e leggibile. Iniziai a leggere ad alta voce, cercando di afferrare il senso delle parole scritte molti anni fa.

"6 luglio 1823," cominciai, la mia voce echeggiando nella stanza silenziosa. "Oggi ho iniziato il mio esperimento più ambizioso. Ho deciso di sfruttare il potere degli antichi riti per proteggere la nostra famiglia e la nostra proprietà. Ho consultato gli antichi testi e ho scoperto un incantesimo che promette di difendere dagli intrusi e di garantire la prosperità per le generazioni a venire."

Continuai a leggere, immergendomi nelle parole di Ellias. Raccontava dei rituali che aveva condotto nel segreto delle pertinenze della casa, degli incontri con altre persone interessate all'occulto e delle scoperte fatte nelle cripte sotterranee. Ma poi, arrivai a una pagina strappata.

"Brian"

dissi, interrompendo la lettura. "Guarda qui. Manca una parte del diario."

Brian si avvicinò per osservare. "È strano," disse, accigliandosi.

"Perché qualcuno avrebbe strappato queste pagine?"

Continuai a sfogliare il diario, cercando di trovare altre informazioni utili. Le pagine rimanenti parlavano di strani fenomeni accaduti intorno alla casa, di presenze misteriose e di un senso di paura sempre crescente. Sembrava che Ellias avesse cominciato a dubitare della saggezza dei suoi esperimenti.

"26 ottobre 1823," lessi. "Non posso più ignorare i segni che mi circondano. Qualcosa di oscuro è stato risvegliato dalle mie azioni,gli specchi non riflettono più la realtà e sussurri anomali eccheggiano nella notte.ora temo che la nostra famiglia sia in pericolo. Ho deciso di porre fine agli incantesimi e di sigillare la cripta una volta per tutte. Che gli dei abbiano pietà di noi."
Terminai la lettura, lasciando che le parole di Ellias risuonassero nell'aria.

Sembrava che la famiglia Benson avesse messo in moto una serie di eventi che ora eravamo chiamati a fermare.
"C'è un'altra pagina strappata alla fine," disse Brian, indicando il margine del diario. "Potrebbe contenere informazioni cruciali su come fermare tutto questo."
Guardai il diario con determinazione. “ma cosa stai dicendo Brian? qui c’è ancora un’altra nota, guarda” dissi indicandogli la pagina.
"10 novembre 1823. Oggi ho fatto una scoperta sconvolgente. Mentre esploravo le profondità delle cripte sotto la casa, ho trovato uno specchio particolare. Non è come gli altri, non riflette la realtà come dovrebbe. Invece, mostra immagini distorte e inquietanti, come se rivelasse una dimensione alternativa. Non ho mai visto nulla di simile.
Ho cercato di capire da dove proviene questo specchio e cosa significhi per la nostra famiglia, ma finora sono arrivato a una conclusione sola: è un portale verso un mondo oscuro, un mondo che non dovrebbe essere toccato. Ho deciso di sigillare lo specchio e proteggerlo da occhi indiscreti.
Ma temo che sia troppo tardi. Gli effetti dello specchio si stanno diffondendo, avvelenando la nostra casa e le nostre menti. Devo trovare un modo per spezzare questa maledizione prima che sia troppo tardi." lessi con mani tremanti.
“c’è uno specchio che potrebbe spezzare la maledizione, dobbiamo entrare nella casa al più presto!” dissi ad alta voce.
costi quel che costi dobbiamo farlo, e se sono vere le testimonianze di tutti i cittadini di Oakdale, la casa va eliminata, è pericolosa.

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