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Sbuffai e mi tolsi per l'ennesima volta una ciocca di capelli davanti il viso. Camminavo lungo il corridoio con i libri stretti al petto e lo sguardo basso.

Non riuscivo a guardare negli occhi le persone e quindi molto spesso abbassavo lo sguardo sul pavimento. Era una cosa che mi metteva a disagio e in imbarazzo, pensavo che quei ragazzi non meritassero di vedere una ragazza come me. Come se io non valessi la pena di essere guardata.

Come aveva detto Zayn forse avrei dovuto incominciare a guardare negli occhi le persone ma proprio non ci riuscivo.

Con quei pensieri che mi vorticavano in testa, sentì delle calde lacrime pizzicare agli angoli degli occhi.

Perché non ero abbastanza per gli altri? Perché non ero abbastanza per me?

"Charlotte, non osare nemmeno pensare a quelle sciocchezze, te lo proibisco. Non è assolutamente vero, credimi" mi sussurrò Zayn all'orecchio.

Sobbalzai spaventata. Zayn era ritornato dopo giorni di assenza e l'unica cosa che riuscivo a provare era rabbia.

Come osava ritornare così, come se nulla fosse successo?

Mi guardai intorno e notai che nessuno lo aveva sentito, quindi supposi che fossi l'unica a poter sentire i suoi sussurri.

Scossi la testa impercettibilmente. Oh, adesso mi avrebbe sentito.

Cosa diamine ci fai ancora qui? Mi sembrava di essere stata abbastanza chiara.

Lo sentì sbuffare "Non posso e non voglio andarmene via. Sono il tuo protettore e non ti lascerò. Dove pensi che sia stato in questi giorni? Sempre accanto a te. Non una sola volta mi sono allontanato"

Non volevo ascoltarlo e senza accorgermene accelerai il passo, come se Zayn mi stesse seguendo ed io cercavo di fuggire da lui.

"Charlotte, vuoi tenermi il muso ancora per molto?"

Sbuffai seccata e continuai a camminare-- o meglio dire correre-- scendendo le scale e svoltando l'angolo.

"Charlotte?"

Repressi un urlo frustrato. Non hai altri umani da infastidire?

"Mi dispiace, ma a me piace infastidire te" lo sentì ridacchiare.

Ti ho detto che non voglio avere più niente a che fare con te, se osi ancora rivolgermi la parola giuro che--

Mi interruppi brutalmente subito dopo aver sbattuto come una deficiente contro un gruppetto di ragazzi.

Arrossii fino alle punte delle orecchie, alzando timidamente lo sguardo e scusandomi frettolosamente per la mia sbadataggine.

"Non preoccuparti, si vedeva che eri immersa nei tuoi pensieri. Capita a tutti, tesoro" sorrise gentile una ragazza dai capelli ramati, agitando la mano incurante.

Di riflesso le sorrisi anch'io. Sembrava molto simpatica e gentile. Notai poi altri due ragazzi che mi guardavano e di istinto abbassai lo sguardo.

"Scusate ancora, io-- devo andare" dissi frettolosamente, cercando di sfuggire dai loro sguardi.

"Ehi aspetta! Io sono Rachel," disse lei, fermandomi con la sua delicata e sottile voce e regalandomi un raggiante sorriso "E loro sono Liam e Niall" indicò i due ragazzi.

Il primo era moro con gli occhi castani ed un sorriso smagliante. Sembrava il tipico ragazzo della porta accanto, molto dolce e affettuoso. Il secondo invece era biondo con gli occhi più azzurri che avessi mai visto e mi guardava con un semplice sorriso accennato. Sembrava un tipo abbastanza diffidente, ma non ne ero molto sicura. Neanche lo conoscevo.

My Guardian Angel //Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora