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Lessi le prime due righe del libro di storia ma, dopo essermi resa conto di non aver capito praticamente nulla, ricominciai dall'inizio e le rilessi nuovamente.

Per qualche motivo non riuscivo a concentrarmi. C'era qualcosa che non riusciva a farmi pensare lucidamente.

Sbuffai e ruotai sulla mia sedia girevole, poggiando lo sguardo sulla finestra e facendo cadere la testa indietro.

"Lacey?"

Voltai lo sguardo verso lo stipite della porta con fare annoiato e vidi la testa di Emily spuntare da esso.

"Sì?" risposi debolmente al suo richiamo.

"Tutto bene?" chiese lei, aggrottando le sopracciglia.

"Uhm, sì. Sono solo annoiata" risposi facendo spallucce.

Lanciò un'occhiata ai libri aperti sulla mia scrivania e si morse il labbro.

"Stai facendo qualcosa di importante?"

Guardai brevemente il libro di storia e sospirai senza speranze.

"No, nulla. Tanto non riesco neanche a concentrarmi"

Lei annuì e fece poi un ampio sorriso "Bene, allora ti voglio pronta tra non più di dieci minuti"

"Dove andiamo?" chiesi stranita.

"Vedrai che ti piacerà" mi fece l'occhiolino.

"Uhm, okay" risposi, per niente sicura.

Emily chiuse la porta scomparendo dalla mia vista e presi un profondo respiro prima di alzarmi dalla sedia girevole e dirigermi verso l'armadio per decidere cosa indossare.

Non avevo idea di cosa avesse in mente la ragazza, speravo solo che mi facesse distrarre un pò dalla noia della giornata.

****

"Mi hai portato a fare shopping?" chiesi divertita.

"Pensavo fosse una buona idea poter passare un pò di tempo insieme alla mia meravigliosa figlia, comprandole dei nuovi fantastici vestitini" rispose lei con un sorriso.

"È un modo carino per dirmi che i miei vestiti fanno schifo?" chiesi inarcando un sopracciglio.

"Oh, non potrei mai" ridacchiò, alzando le mani in segno di difesa.

"Okay, andiamo a comprare qualcosa" dissi alla fine, roteando gli occhi.

Dopodiché Emily sorrise soddisfatta e mi trascinò, letteralmente, in ogni negozio possibile sotto le mie inutili lamentele.

Girammo per più di un'ora senza trovare nulla che mi piacesse.

Ero una tipa con gusti difficili, cosa potevo farci?

Camminavo indisturbata dentro uno dei tanti negozi di abbigliamento, osservando attentamente i vestiti di fronte a me e provandone di tanto in tanto qualcuno.

Sentì una mano sulla spalle e dopo aver sobbalzato leggermente-- come al solito, d'altronde-- mi voltai.

"Charlotte, che ne pensi di questo?" chiese Emily, guardando con sguardo pensieroso il vestitino verde smeraldo che teneva in mano.

Lo osservai attentamente: era senza spalline, morbido sui fianchi e stretto al seno con un'elegante fiocco sulla vita.

"Vai a provarlo" ordinò dolcemente Emily.

Feci ritornare il mio sguardo su di lei "Perché?" chiesi stupidamente. Non ero il tipo da vestitini, più che altro non mi piacevano come mi stavano addosso.

My Guardian Angel //Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora