Capitolo 8-I want to go away

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Una ragazza disse al suo ragazzo: «Perchè sorridi anche quando sei triste?» e lui rispose: «Hai mai visto il sole spegnersi solo perché pioveva?»

Selene
Cazzo, mia madre mi sta chiamando...sono spacciata.

«Come mai sei così silenziosa?»

«Mia madre mi sta chiamando!» rispondo allarmata ma lui, con lo sguardo fisso in avanti, sembra tranquillo...ma come fa?

«Rispondi.» borbotta con fare ovvio.

Già so che mi pentirò di questa scelta; premo il tasto verde sul display e avvicino il telefono all'orecchio.

«M-mamma?» la mia voce trema quanto le mie mani sudate. So già che questa storia non finirà bene ma prima o poi la verità deve venire a galla, no?

«DOVE CAVOLO SEI?!» ha urlato così tanto che persino Harry ha sentito siccome sta cercando di trattenere una fragorosa risata. Bhe...probabilmente, se fossi stata nei suoi panni, anche a me sarebbe venuto da ridere se solo non fossi stata una criminale che rischia anni di pena in carcere.

I suoi occhi puntano i miei colmi di disperazione e penso, o almeno spero, che abbia capito in che situazione mi abbia cacciata. Forse, in parte, è anche colpa mia ma cos'avrei potuto fare?

Prendo un respiro e rispondo a mia madre.

«Ehm, io...bhe, ecco...» mi ucciderà. Penso che non metterò mai più piede a casa dopo questa.

«TU COSA?» rimango col fiato sospeso per una decina di secondi finchè la donna dall'altra parte del telefono prende parola.

«Prima la festa, ora che salti scuola...ma cosa ti sta succedendo? Giuro che se non mi raggiungi a lavoro entro trenta minuti, come ti ho creato così ti distruggo.» detto ciò, mi attacca il telefono in faccia.

Ingoio un grosso groppo di saliva che si era formato mentre colei che mi vuole uccidere mi stava minacciando a telefono. Purtroppo non posso darle tutti i torti ma se sapesse in che situazione mi trovo mi capirebbe.

«Allora? Che ha detto Aria?» stupita, mi giro subito verso di lui.

«Come fai a sapere il nome di mia madre?» domando con un tono che è un mix tra preoccupazione e curiosità. 

Credo che devo iniziarmi a preoccupare ancora di più.

«Ci sono molte cose che non sai, ragazzina.» come se non lo sapessi...

«Dimmelo!» protesto.

Mi guarda con la coda dell'occhio ed inizia a ridacchiare.

Cosa ci trova di così tanto divertente? 

«Sei proprio una ragazzina.» scuote la testa divertito.

E tu sei proprio uno stupido gli vorrei dire ma preferisco tenermelo per me piuttosto che incominciare di nuovo a fare cane e gatto.

«Ma dove stiamo andando? Devi portami allo studio di mia madre!» lui non mi risponde e capisco che stiamo tornando nella villa e che non mi porterà da mia madre.

Scendiamo dalla macchina e, sbuffando, lo seguo verso l'entrata della sua abitazione.

Appena entro, Darcy corre subito verso di me abbracciandomi. Mi abbasso alla sua altezza e le accarezzo i capelli sorridendo. I suoi occhi verde smeraldo, illuminati dalla luce del sole, osservano la mia collana col simbolo della mezzaluna che porto ormai da quando ero molto piccola. Sinceramente non ricordo chi me l'aveva regalata ma, da quel giorno, non l'ho più tolta. 

They don't know about us//One Direction-Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora