They don't know about us//One Direction-Harry Styles

Capitolo 6-I don't want to be with you

Si narra che il fiume, correndo verso il mare, racconti a sé stesso delle fiabe per farsi compagnia e per avere meno paura di quell'attimo in cui diventerà immenso.

Harry
Selene è ormai da più di tre ore che sta con le sue amiche ed io sono bloccato in camera sua con la spalla sinistra dolente...mi fa male dappertutto.

Osservo la stanza da letto della quindicenne ed è davvero una maniaca dell'ordine. Il letto ad una piazza e mezzo con le coperte bianche è perfettamente fatto, ha dei davanzali stracolmi di libri ordinati per scrittore o scrittrice e per casa editrice e, affianco, c'è uno scaffale con i libri scolastici.

Sulla scrivania, c'è un post-it con probabilmente il suo numero di telefono ed un piccolo quaderno. Lo voglio aprire, non posso resistere...tanto sono sicuro che sia per la scuola.

Lo apro e penso di essermi sbagliato. Nella prima pagina c'è una piccola frase: "A colui che si scioglierebbe per me, proprio come Olaf ha fatto con Anna."

Mi siedo sulla sedia della scrivania e sfoglio alla pagina successiva ed inizio a leggere.

Ho sempre pensato che tutte le storie d'amore non riguardino sempre d'amore. Hai mai amato davvero qualcuno? Ti sei mai sentito perso completamente, stravolto, immerso in un sentimento grande quanto il mare? E hai mai provato quella gelosia che non c'entra nulla col possesso ma è solo paura di perdere qualcuno a cui stai volendo forse fin troppo bene? Dimmi un po', nella tua vita hai mai fatto un passo indietro, uno solo ma importante? Sai, quel passo decisivo per non far vincere l'orgoglio. E hai mai pensato almeno una volta che il suo sguardo, solo il suo sguardo, quando si posa su di te, vale più di ogni altra cosa al mondo? Io non penso di aver saputo cosa davvero significasse la parola "amore". Forse perché non l'ho mai provato, non ho mai sentito quelle maledette farfalle nello stomaco di cui tutti parlano. "I grandi amori non si perdono lungo la strada" ma nessun amore nasce grande e ogni storia ha il suo perché, le sue tempeste, i suoi momenti no che portano ad allontanarsi o a stringersi più forte. Siamo esseri umani e ci stupiamo quando ci scopriamo vulnerabili. Siamo pieni di dubbi, perennemente avvolti da una fitta nebbia, eppure vogliamo che sia sempre tutto chiaro, limpido e sereno. È buffo, non credi?

Il resto delle pagine sono bianche. È davvero brava a scrivere.

«Oh, l'hai letto.» alzo lo sguardo e poso il quaderno sulla scrivania.

«Sei brava a scrivere.» dico semplicemente. Cerco di alzarmi dalla sedia ma mi blocco a causa dei vari dolori per il corpo.

«Non fare troppi movimenti.» mi redarguisce.

Bhe, dopo che mi sono arrampicato sull'albero che si affaccia alla sua camera da letto, non potrei fare movimenti peggiori.

«Non puoi tornare a casa tua in questo stato e, cazzo, perché sei venuto proprio da me? Perché non sei andato dai tuoi amici?» sbotta arrabbiata ma, allo stesso tempo, preoccupata.

In effetti, ci conosciamo da neanche quarantotto ore ed io mi sono fiondado all'improvviso in camera sua. Non la biasimo se è incazzata con me, ha le sue ragioni.

«Cosa te ne dovrebbe fregare?» sgrana gli occhi dallo stupore; non si aspettava che l'avrei risposta in questo modo. Si avvicina pericolosamente a me ritrovandomela faccia a faccia e ha il collo piegato verso il basso per guardarmi niente occhi.

«Spero solo che imparerai a stare attento a ciò che dici altrimenti quel bel sorrisetto che ti ritrovi stampato in faccia...» la interrompo subito e, anche se sto morendo dal dolore, mi alzo dalla sedia sovrastandola con la mia altezza.

Nei suoi occhi non si cela più la sicurezza di qualche secondo fa, anzi, sembra che abbia paura di me. Faccio qualche passo verso Selene ma lei indietreggia. Non ho intenzione di farle del male, non ne avrei mai il coraggio. Voglio spaventarla, intimorila, ma non le torcerei neanche un capello.