XVIII. NUOVA VITA

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RYONA: "Umph! Approfittare della mia umile ignoranza in fatto di atti sessuali

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RYONA: "Umph! Approfittare della mia umile ignoranza in fatto di atti sessuali... non ti da il diritto di... montarmi in questo modo!!"

Non so come, ma ero riuscito a mettermi io a cavalcioni su di lei: Un unico, raro istante in cui l'ho superata in forza fisica.

Ma questa è una vittoria a cui penserò dopo.

RYONA: "Guai a te se oserai farmi il solletico! Non ti ho dato comunque l'ordine di punirmi ed umiliarmi!!"
SEKI: "Boss... ma per caso... voleva fare sesso per... avere un bambino?"
RYONA: "C-Cosa??"

Era solo una piccola intuizione, ma credo di aver fatto centro: Restare incinta, avrebbe dato alla boss un motivo valido per lasciare il comando del clan.

RYONA: "Ed anche se fosse?? Io non ne posso più di questa vita!! Se un figlio può darmi una scusa per abbandonare la Yakuza, e allora io voglio provarci!!"
SEKI: "Ma avere un figlio non è un capriccio!"
RYONA: "Ora basta! Fuori di qui!! Sei solo un essere inutile!! Sparisci dalla mia vis..."

D'istinto, le mollai uno schiaffo.

RYONA: "???"
SEKI: "Idiota!!!"

Avevo davvero schiaffeggiato e deifnito una gran idiota la mia boss. Ma per davvero.

E seguirono lunghissimi attimi di silenzio, con lei che mi fissava incredula, mentre con la mano copriva la guancia dolente.

Piccole lacrime, solcarono i suoi occhi.

Piccole lacrime, solcarono i suoi occhi

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SEKI: "M-Mi spiace... Non volevo colpirla..."
RYONA: "Sono... Davvero così stupida?"

Riuscì a percepire una sorta di pentimento nel suo sguardo, conscia di aver proposto qualcosa di assurdo, anche per una violenta e sanguinosa boss della Yakuza come lei.

RYONA: "Mi odi, vero?"
SEKI: "No! Ma la prego, non dica più certe... cose!"
RYONA: "Ma cosa devo fare allora???"

Non lo so.
È una situazione così intricata, che davvero non so cosa pensare.

Se la boss decidesse di abbandonare il clan, passerebbe tutta la vita a fuggire, perché gli altri membri non accetterebbero una cosa del genere.

E potrà essere forte quanto volete, ma mica è invincibile? Può mica spendere il resto dei suoi giorni a combattere la Yakuza?

Anche se avesse avuto un figlio, il clan forse le avrebbe permesso una pausa, nulla di più e niente di meno.

Costituirsi?
Anche con la polizia corrotta, le darebbero come minimo 900 ergastoli, vista la scia di morte e distruzione lasciata dietro di se.

Ok, erano tutti cattivoni della peggior specie e non ha mai fatto torto un capello a degli innocenti, ma vallo a spiegare alla giustizia.

SEKI: "Ok... Qui c'è un unica soluzione!"
RYONA: "Cosa?? Per... Davvero??"
SEKI: "Si! Ed è davvero l'unica!"

Dovevo solo sperare che funzionasse.

***

TRE ANNI DOPO

Mi godevo il venticello fuori al balconcino.

SEKI: "Hmmm! Ok! Devo andare a lavorare!"

Non devo fare una brutta figura in ufficio con i miei superiori, quindi presi la mia fida valigetta, pronto a partire.

E ripensai a quanto sono stato fortunato.

Due anni fa...

TG: "Edizione straordinaria! Nota boss della Yakuza ed il suo assistente, perdono la vita in uno spaventoso incidente d'auto!"

Fu quello il mio piano.
Simulare la nostra dipartita, sperando che quei due, irriconoscibili, manichini bruciati potessero illudere il clan.

Al resto ci pensarono i soldi della boss, con un conto off-shore segreto alla quale attinse per corrompere il coroner e dire che qui corpi finti erano i nostri.

Ci siamo rifatti delle identità.

Come? Un piano stupido?
Si, sicuramente.

E se il coroner decidesse di parlare?
Nah! Bastò un'occhiataccia di Ryona, ormai pronta a tutto pur di abbandonare quella lurida vita criminale.

Le nostre strade, si separarono comunque.

RYONA: "È quello che vuoi?"
SEKI: "È la cosa giusta da fare!"

Non potevo di certo restare al suo fianco?
Eravamo due fuggitivi creduti morti della Yakuza, quindi non esattamente la coppia ideale.

SEKI: "Oooook! Ora di andare sul serio!"

Il mio "senpai" in ufficio, Kishibe-san, mi sta insegnando tutto ciò che c'è da sapere sul sacro mondo degli impiegati.

È una brava persona, anche se ogni tanto si assenta in bagno per parlare con una certa Shion.

Vabbè, affari suoi.

SEKI: "Uhm... mi dimentico qualcosa?"

Ah, giusto!

SEKI: "Allora io vado! A stasera!"

Salutai una persona.

RYONA: "Papà va a lavorare! Fai ciao ciao con la manina!"

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RYONA: "Papà va a lavorare! Fai ciao ciao con la manina!"

Come?
Si, vero, ci separammo.

Ma no ho mai detto che le nostre strade si sarebbero incrociate ancora dopo un anno di fuga.

Ed ora, viviamo una vita semplicissima con un figlioletta di due anni.

Una vita umile.

Ma felice...

FINE

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