7•❄︎𝖍𝖔𝖑𝖉 𝖇𝖆𝖈𝖐 𝖙𝖍𝖊 𝖗𝖎𝖛𝖊𝖗•❄︎

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𝑯𝒐 𝒑𝒓𝒐𝒗𝒂𝒕𝒐 𝒂 𝒎𝒂𝒏𝒕𝒆𝒏𝒆𝒓𝒕𝒊 𝒗𝒊𝒄𝒊𝒏𝒂 𝒂 𝒎𝒆,𝑴𝒂 𝒍𝒂 𝒗𝒊𝒕𝒂 𝒔𝒊 𝒆̀ 𝒎𝒆𝒔𝒔𝒂 𝒊𝒏 𝒎𝒆𝒛𝒛𝒐,𝑯𝒐 𝒑𝒓𝒐𝒗𝒂𝒕𝒐 𝒂 𝒔𝒊𝒔𝒕𝒆𝒎𝒂𝒓𝒆 𝒍𝒆 𝒄𝒐𝒔𝒆 𝒔𝒕𝒂𝒏𝒅𝒐 𝒍𝒐𝒏𝒕𝒂𝒏𝒐,𝒎𝒂 𝒑𝒆𝒏𝒔𝒐 𝒄𝒉𝒆 𝒊𝒏𝒗𝒆𝒄𝒆 𝒂𝒗𝒓�...

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𝑯𝒐 𝒑𝒓𝒐𝒗𝒂𝒕𝒐 𝒂 𝒎𝒂𝒏𝒕𝒆𝒏𝒆𝒓𝒕𝒊 𝒗𝒊𝒄𝒊𝒏𝒂 𝒂 𝒎𝒆,
𝑴𝒂 𝒍𝒂 𝒗𝒊𝒕𝒂 𝒔𝒊 𝒆̀ 𝒎𝒆𝒔𝒔𝒂 𝒊𝒏 𝒎𝒆𝒛𝒛𝒐,
𝑯𝒐 𝒑𝒓𝒐𝒗𝒂𝒕𝒐 𝒂 𝒔𝒊𝒔𝒕𝒆𝒎𝒂𝒓𝒆 𝒍𝒆 𝒄𝒐𝒔𝒆 𝒔𝒕𝒂𝒏𝒅𝒐 𝒍𝒐𝒏𝒕𝒂𝒏𝒐,
𝒎𝒂 𝒑𝒆𝒏𝒔𝒐 𝒄𝒉𝒆 𝒊𝒏𝒗𝒆𝒄𝒆 𝒂𝒗𝒓𝒆𝒊 𝒅𝒐𝒗𝒖𝒕𝒐 𝒆𝒔𝒔𝒆𝒓𝒆 𝒍𝒊́

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La sensazione lasciata dal tepore del mio corpo e quello di Faye era piacevole. Non sentivo più quei tremori pungenti causati dalle parole di Enid, non ero più ripercorso e calpestato dai flashback di quel giorno. Mi ero chiuso un po' in me stesso, ero tornato il ragazzo che ero prima di Natale: più freddo, più impassibile.

Il piacere lasciato dal sesso aveva calmato l'allarme continua che la mia mente mi dava, un'avviso terribile che mi diceva di star fallendo. E avrei dovuto sentirmi in colpa per aver passato il Natale con la ragazza che ho ferito e l'amica che non ho mai amato alternandole come uno stupido gioco. Ma no ci riuscivo.

Mi alzai dal divano di pelle, avvolgendo attorno al mio corpo ancora nudo una coperta di lana verde. La allacciai alla vita, lasciando solamente il busto scoperto, un'insieme di scorci di pelle che solo a Faye avevo avuto il coraggio di mostrare. Un corpo che non poteva essere considerato un corpo.

"Non farò domande, l'ho promesso Ty', ma non è possibile che tutte quelle...quelle cicatrici siano..." balbettò Faye dietro di me.

"Come hai appena affermato tu, non devi fare domande", le risposi, marcando le ultime parole con forza.

Mi diressi verso l'enorme vetrata della sala openspace, e fermai i miei passi per guardare le luci dei grattacieli accendersi e spegnersi, in un ritmo canzonate, come stelle che compaiono quando il buio si fa strada nel cielo.
Mi manca poter ammirare le stelle, vederle come quando ero a Jericho. Chicago era bella, e su questo non avevo da contestare, ma, per via della continua attività che non smetteva mai, sopra alla nostre teste si vedevano solo pochi puntini luminosi distanziati tra loro, e non le lentiggini luminose che si ammiravano in mezzo alle foreste del mio paese d'origine. E anche se qualcuno potesse ritenerlo un fatto strano, per me le stelle di Jericho erano proprio lentiggini, tante e infinite che stavano sparse attorno ad un volto che gioisce, che piange o che non prova assolutamente niente. Perchè ci sono svariati modi per osservare le stelle: con ammirazione, con malinconia, con impassibilità. E riflettendo su questo non potevo non pensare a un viso privo di emozioni, costellato di lentiggini...forse le stelle erano un po' anche lei. E nonostante ci provai, a Chicago non la vedevo, non la sentivo, come lo era stato a Jericho.

"Va bene, allora se per te non è un disturbo, ci troviamo tra due giorni a lavoro" interruppe i miei pensieri Faye.
"Oh! Ok, passa delle buone vacanze" riposi solamente, interrogandomi ancora sul perchè dell'utilizzo di quel tono secco.

𝑴𝒆𝒓𝒄𝒐𝒍𝒆𝒅𝒊̀ 𝑿 𝑻𝒚𝒍𝒆𝒓❄︎ 𝐌𝐞 𝐀𝐧𝐝 𝐓𝐡𝐞 𝐇𝐲𝐝𝐞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora