8☕︎•𝔱𝔯𝔞𝔦𝔱𝔬𝔯•☕︎

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𝑵𝒐𝒏 𝒆̀ 𝒅𝒊𝒗𝒆𝒓𝒕𝒆𝒏𝒕𝒆?
𝑻𝒖𝒕𝒕𝒊 𝒊 𝒈𝒊𝒐𝒄𝒉𝒊 𝒄𝒐𝒏𝒕𝒐𝒓𝒕𝒊
𝑻𝒖𝒕𝒕𝒆 𝒍𝒆 𝒅𝒐𝒎𝒂𝒏𝒅𝒆 𝒄𝒉𝒆 𝒆𝒓𝒊 𝒂𝒃𝒊𝒕𝒖𝒂𝒕𝒐 𝒂 𝒆𝒗𝒊𝒕𝒂𝒓𝒆?
𝑵𝒐𝒏 𝒆̀ 𝒅𝒊𝒗𝒆𝒓𝒕𝒆𝒏𝒕𝒆?
𝑴𝒊 𝒉𝒂𝒊 𝒕𝒓𝒂𝒅𝒊𝒕𝒐
𝑬 𝒔𝒐 𝒄𝒉𝒆 𝒏𝒐𝒏 𝒕𝒊 𝒑𝒆𝒏𝒕𝒊𝒓𝒂𝒊 𝒎𝒂𝒊.
𝑩𝒖𝒕 𝒚𝒐𝒖'𝒓𝒆 𝒔𝒕𝒊𝒍𝒍
𝒀𝒐𝒖'𝒓𝒆 𝒔𝒕𝒊𝒍𝒍 𝒂 𝒕𝒓𝒂𝒊𝒕𝒐𝒓
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☕︎𝑀𝑒𝑟𝑐𝑜𝑙𝑒𝑑𝑖̀' 𝑝𝑜𝑣 ☕︎

Entrare dentro l'appartamento di Tyler le fece uno strano effetto. Era come invadere un pezzo di lui, una parte sconosciuta che lei doveva ancora affrontare.

La sera precedente, aveva festeggiato il Natale con Enid e se ne era andata via verso le due del mattino. Avevano fatto una maratona dei film di Tim Burton, regista che recentemente era riuscito a mettere in equilibrio i gusti di entrambe, dato il genere gotico e horror mescolato con un po' di comicità.
Probabilmente questo aspetto sarebbe rimasto una dei pochi punti in comune che entrambe avevano, accompagnato dall'odio reciproco per la Gates, Galpin e un'altra manciata di persone che aveva provato a intralciare il loro cammino.

Solo quando era tornata a casa si accorse di portare al collo la sciarpa di lui e questo le provocò un'insopportabile sensazione di rimprovero e vergogna, al sol pensiero di essere riuscita a non sottrarsi alla patetica gentilezza del ragazzo, o meglio uomo, che era di fronte a lei. Che poi ci sarebbe voluto ancora molto prima di poterlo definirlo un adulto maturo e responsabile.

Tuttavia d'aspetto, quello fisico e materiale, era cambiato, si erano aggiunti qualche capello in più, degli zigomi più definiti e una leggera barba sul viso. Mercoledì avrebbe persino giurato che fosse cresciuto in altezza, e la differenza tra i due sarebbe stata ancora più colossale, non che alla corvina importasse più di tanto, il suo ego e la sua mente erano di certo superiori a quelli di Tyler Galpin.

"Beh, benvenuta nel buco che io chiamo 'casa', Addams" spezzò il silenzio il ragazzo, con un tono di voce che si avvicinava ad un crudo sarcasmo.

"Il 'benvenuto' potresti anche risparmiartelo, Galpin" ribatté lei.
Fece vagare lo sguardo per tutto il perimetro di quelle mura, come per studiare il nemico da lontano, in un modo invisibile e silenzioso. I mobili erano quasi tutti neri, scelta stilistica di gusto ed interessante a detta della novella scrittrice.

"Allora...gradisci un caffè?" domandò Tyler, che da quando erano entrati la dentro non aveva fatto altro che girare per la stanza, forse in vena di una crisi di panico, o un sentimento simile.

𝑴𝒆𝒓𝒄𝒐𝒍𝒆𝒅𝒊̀ 𝑿 𝑻𝒚𝒍𝒆𝒓❄︎ 𝐌𝐞 𝐀𝐧𝐝 𝐓𝐡𝐞 𝐇𝐲𝐝𝐞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora