A:"E perché non dovresti? facevi lo stronzo e ora mi difenti e "salvi la vita ""
Miamai le ultime parole facendo le virgolette con le dita
Y:"E perché sarei stato stronzo?"
A:"Non hai fatto altro che evitarmi"
Y:"Volevo conoscerti da lontano"
In quel momento risi, non avevo mai sentito nessuno dire questa frase
A:"Si, certo"
Riposi io ancora dubitante.
Y:"Cambierai idea su di me"
A:"Dovrei?"
Domandai sfidandolo
Y:"Dovresti",
Rispose lui tenendomi testa
Per l'ennesima volta avrei voluto mandarlo a fanculo, ma fortunatamente il mio telefono suonò prima
Sulla schermata apparve il nome di Esther
A:"Grazie a dio"
Emisi vedendo che mi aveva chiamata proprio in un momento del genere.E:"Dimmi Aurora"
Urló attraverso lo schermo
A:"Niente, ti ho chiamata per sbaglio"
E:"D'accordo, ma dove sei?"
A:"Sono a prendere una boccata d'aria"
E:"Ma sei da sola?"
In quel momento mi voltai verso Yamal.
A:"No, sono in compagnia"
E:"E di chi?"
Rispose lei con tono ironico
A:"Yamal"
Mi sforzai a rispondere, e vidi un sorriso divertito apparire sul suo viso, mentre io mimai un medio
E:"Allora vi lascio da soli"
A:"A dopo"
Spensi velocemente la chiamata poi tornai a parlare al ragazzo
A:"Vuoi ancora cercare di farmi cambiare idea?"
Fece si con la testa come se fosse un bambino
A:"Andiamo a fare un giro"
Controbattei in maniera ironica
Y:"Dove?"
A:"Non lo so, tu conosci Barcellona"
Rise per poi iniziare a camminare, con me "vicino", tra virgolette perché nonostante eravamo sul marciapiede, e ovviamente eravamo vicini, cercai di mantenere una certa distanza, non posso di certo fidarmi di lui al 100%Dopo circa 10 minuti a piedi arrivammo ad un parco, e non appena vidi l'altalena come una bambina ci andai subito e Yamal si sedette su quella affianco.
A:"Posso avere indietro il pacchetto? ci ho speso soldi"
Y:"Anche anni di vita"
A:"Ma perché ti preoccupi tanto"
Y:"Perché non sono uno stronzo"
Dopo questo dialogo botta risposta mi fermai un secondo
A:"Mi dispiace di averlo pensato"
Confessai onestamente
Y:"Tranquilla, in fondo è anche colpa mia se te l'ho fatto pensare"
A:"No, se non fosse stato per quello che è successo l'anno scorso non me ne sarebbe fregato un cazzo"
Y:"Che è successo l'anno scorso?"
A:"L'anno scorso avevo un ragazzo, e all'inizio si comportava proprio come te, mi ignorava quando eravamo in gruppo, e poi quando eravamo da soli cercava di approcciare, avevamo iniziato a frequentarci ma mi nascondeva ai suoi amici, e mi etichettava come "amica", poi mi chiese di mettermi con lui, e io come una stupida accettai, ed è stata la cosa peggiore che ho fatto"
Y:"Perché dici?"
A:"Era aggressivo e possessivo, non potevo uscire o parlare con qualcuno se non con lui, e quando veniva a sapere che parlavo male di lui ad una mia amica, o che semplicemente parlavo con un altro ragazzo mi alzava le mani"
Y:"L'avevi detto ai tuoi?"
A:"Mia mamma è scappata di casa quando ero piccola per colpa di mio padre, che è un violento, un alcolizzato, e un drogato, sono venuta a Barcellona con Esther e i suoi che mi hanno concesso di vivere con loro"
Il ragazzo non parlò, ma meglio così, di solito tutti dicono "mi dispiace"
A:"Non lo dirai a nessuno?"
Domandai preoccupata realizzando che effettivamente gliene avevo parlato
Y:"No, tranquilla"
A:"Grazie"
Lo guardai con un sorriso sincero, che lui ricambió.
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PARA TI|L•Y
Storie d'amoreAurora è una ragazza di 16 anni che da poco si è trasferita a Barcellona con la famiglia della sua migliore amica Esther a causa dei problemi con la sua famiglia. Yamal è un calciatore di 16 anni che incontrerà Aurora ad una partita del Barça. Nasce...