Quale intesa?

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Hermione si sentiva triste. Severus non era più venuto a trovarla da quando l'aveva lasciata lì. Le aveva inviato il lavoro tramite Harry e Ron e aveva detto loro di dirle che le loro lezioni private del sabato erano state cancellate fino a futuro avviso. Ci era rimasta un po' male. Le piaceva passare del tempo con lui in quel posto pacifico. Voleva sapere il perché di quella scelta.

Se solo Madama Chips l'avesse lasciata uscire. A volte il polso sanguinava ancora e nonostante Piton dava i trattamenti necessari all'infermiera, il tutto non funzionava più di tanto. Aveva detto che ci sarebbe voluto del tempo prima che la ferita cicatrizzasse del tutto.

"Hermione, Piton non verrà a trovarti. Semplicemente dicci a noi quello che vuoi chiedergli!" Disse Harry esasperato.

La ragazza scosse la testa. "Non fa nulla, continuerò a provare. Ho davvero bisogno di parlare con lui." Harry grugnì rumorosamente. Se solo Ron in quel momento non fosse stato con Lavanda, avrebbe potuto aiutarlo. Facendo spallucce, cedette. Andò a riprovare.

Severus era seduto nel suo ufficio a correggere i saggi che il terzo anno avevano avuto da fare sui lupi mannari. Si aspettava di peggio, ma avrebbero dovuto leggere il libro più attentamente.
"Professore, potrei parlarle un momento?"

L'inconfondibile voce di Potter. Cercò di trattenere uno sbuffò. Lo fece entrare mentre continuava a correggere. "Sì, Potter?"

Harry era nervoso e stanco di chiedere sempre la stessa cosa. "Hermione vuole assolutamente parlare con lei, signore. Farò qualunque cosa lei voglia, una punizione, un saggio in più, ma per favore, vada da lei e le parli! Mi sta facendo impazzire con il continuo pregare!" Gli occhi verde smeraldo portavano verità. Aveva bisogno anche lui che il professore andasse da Hermione, sennò sarebbe impazzito davvero.

Per un lungo tempo, Severus non disse una parola, tenendo lo sguardo fisso sui compiti. Potter stava lì in piedi ad osservarlo. "Va bene, andrò. Adesso vai."

Non ci fu bisogno di dirglielo due volte. Harry uscì velocemente e si chiuse la porta dietro. "YUPPIII" sentì Severus da dietro la porta. Sapeva che sarebbe stato impossibile stare lontano da Hermione per un lungo periodo. Era troppo testarda. Iniziò ad andare a passo lento verso l'infermeria, pensando che avrebbe dovuto reprimere i suoi sentimenti. La rabbia che aveva provato quando Bellatrix le aveva fatto del male. Il sollievo dopo aver compreso che stava bene e la realizzazione che lui non andava bene per lei. Erano stati accoppiati da un'antica profezia, ma non dovevano per forza stare insieme. Non potevano. Severus avrebbe fatto il possibile affinché nessuno facesse del male alla ragazza.

"Continui a chiedere di me, Granger?" Chiese nel suo solito tono profondo.

Hermione sussultò dalla felicità. "Grazie mille signore! Perché ha cancellato i nostri sabati? Adoravo quelle poche ore."

"Non starai bene per un po' di tempo. Ho pensato sarebbe stata la scelta più giusta."

Lei sbuffò. "É da quando mi sono svegliata che sei.. è distante. Che sta succedendo?"

Non posso farle sapere che mi sono affezionato a lei. Deglutendo a fatica, sospirò. "Ho cambiato idea. Non lo voglio."

Hermione alzò un sopracciglio. Severus sperò che non avesse sentito ciò che aveva pensato. "Non si può tornare indietro. Dobbiamo restare entro una certa distanza e/o parlare almeno una volta al giorno altrimenti sentiremo dolore. Almeno finché non ci sposeremo o faremo sesso. Il che non voglio né l'uno né l'altro per anni"

Piton non ci poteva credere. "Non lo voglio. Ti parlerò una volta al giorno per il lavoro e basta così."

°MARI°

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 15 ⏰

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