(𝐻𝑦𝑢𝑛𝑗𝑖𝑛 𝑃𝑜𝑣)
La brezza del mare mi accarezzava il viso.
Ero stanco e guardavo i miei amici mentre correvano sulla sabbia e ridevano.
Minho sorrideva mentre provava a bagnare Chan che scappava usando Changbin come scudo.
Poi si avvicinò a me ansimando.
"Stanco eh?" chiesi.
"Si, abbastanza" rispose lui sedendosi.
Io rimasi in silenzio a contemplarlo: "Sicuro di volertene andare via?".
Si avvicinarono anche Chan e Bin: "Chi è che se ne va via?".Minho sospirò e iniziò a spiegare la situazione e la sua decisione di lasciare la città.
Gli occhi di Chan si sbarrarono e Changbin aprì la bocca per la sorpresa.
"Stai scherzando spero" chiese stringendo i pugni: "è colpa delle ragazze, vero?".
"Non prendertela con loro, sono solo il solito Bad Boy che piace" disse Minho cercando di tranquillizzare l'amico: "voi ve la caverete senza di me, e poi ci sentiremo su discord".
"Ma non è la stessa cosa..." rispose lui sedendosi di fianco a Minho.
"Lo so ma non voglio rimanere, scusatemi" poi si alzò, si mise le scarpe e se ne andò con la sua bicicletta verso casa sua.Noi tre rimanemmo lì seduti a guardarlo finchè la sua sagoma sparì.
"Perché non ce l'ha detto subito?" Chiese Chan.
"Aveva paura, non voleva farvi vivere questa giornata con tristezza".
Loro annuirono.
Rimanemmo in silenzio un po' a guardare il mare e le sue onde.
Poi ci salutammo e tornammo tutti a casa, ma non io.
Con i pochi spiccioli che avevo mi diressi in un piccolo minimarket vicino casa, conoscevo bene il proprietario che non chiuse il negozio apposta per me." 'Sera Hyunjin, allora cosa ti serve oggi?" Chiese con un sorriso.
"Dei pennelli e i tubetti di vernice azzurra che ti ho chiesto per telefono" risposi io guardando i pacchetti di caramelle, che purtroppo non potevo permettermi.
Pagai e uscii di corsa tornando a casa.Finito di mangiare corsi in camera e guardai il piccolo schizzo di me stesso sul quadernino azzurro.
Lo ritoccai e lo strappai più volte.
Finché finalmente riuscii a finirlo come volevo.
Così presi il quaderno mio e di Felix e cominciai a dipingere.─── ・ 。゚☆: *.☽ .* :☆゚. ───
Finii il mio lavoro dopo 2 ore.
Dipinsi me stesso mentre cadevo dal cielo, il più azzurro dei cieli, con un angelo di spalle con una stella luminosa in mano, biondo proprio come Felix si era descritto e io lo immaginavo così.
Aggiunsi un piccolo cuore rosso in basso sulla pagina e firmai.
Nella pagina affianco scrissi: "Mi pento di quello che ho detto, non ero in me a causa dell'alcool. Ma io voglio che tu prenda questo mio disegno e che lo tenga come segno delle mie scuse, tuo Hyunjin"
Attesi.
Poi vidi la pagina svanire e al suo posto rimasero solo i segni di una pagina strappata."Ti perdono, ho capito il tuo errore e mi pento di non aver cercato di chiarire, ma il disegno me lo tengo"
Sorrisi e volevo piangere di felicità, ma non lo feci.
Presi il telefono e chiamai Minho.
"Minho! Mi ha perdonato!" Urlai sul microfono.
"Hyunjin calmo, cosa e chi?" Chiese lui con voce confusa.
"Ho fatto un dipinto a Felix, gli ho scritto un messaggio e lui mi ha perdonato".
"Ah bene..." fece silenzio.
Qualcosa non andava, e io lo sapevo.
"Min, tutto bene?" Chiesi preoccupato.
"Sto facendo un check del mio armadio, parto tra due settimane".
Poi chiuse la chiamata, senza dirmi altro.
Forse aveva paura di sentire la mia reazione, pensai.
O forse non voleva sentirsi in colpa per andarsene.
Mi stesi sul letto, stremato e a pancia in su.
Sospirai e, dopo molti minuti di silenzio, mi addormentai.
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𝐌𝐲 𝐏𝐫𝐢𝐧𝐜𝐞 (𝑯𝒚𝒖𝒏𝑳𝒊𝒙)
FanfictionNel 21° secolo, Hyunjin trova un vecchio quaderno e vi scrive il resoconto della sua giornata usandolo come diario. Allo stesso tempo, nel 19° secolo, il principe Felix trova lo stesso quaderno e legge ciò che Hyunjin ha scritto. I due iniziano a sc...