𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟏𝟎

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(𝐻𝑦𝑢𝑛𝑗𝑖𝑛 𝑃𝑜𝑣)

Piano mi avvicinai al biondo.
"Sei davvero tu Lix-?" Esitai.
Lui annuì con quasi le lacrime agli occhi.
Ci avvicinammo l'uno all'altro e ci abbracciammo stretti.
Un abbraccio caldo e pieno di felicità e sollievo, lo aspettavamo da settimane questo momento.
"Mi sorprendi sempre..." sussurrai.
"Mi piace" rispose lui.

"Eww-" sentii.
Mi staccai da Lix e guardai dietro di lui non aspettandomi altra compagnia.
Un ragazzo dai capelli neri corti, viso leggermente allungato stava guardando me e Lix disgustato mentre con la mano copriva gli occhi del suo compagno seduto vicino, capelli biondi di lunghezza media e molto confuso al momento.
Poi notai un terzo componente del gruppo, un ragazzo paffutello, capelli anche lui di media lunghezza, castani e mossi, con occhi curiosi.
"Oh si, loro sono il conte Kim Seungmin, Lord Jeongin e Han, l'apprendista del mago. Lui mi ha aiutato a venire qui da te" me li presentò Felix con un sorriso.
Io annuii provando a memorizzare i nomi, e mi girai verso i miei amici per presentarli: "Invece loro sono Chan, Changbin e Minho".
Subito di sfuggita notai lo sguardo di Minho scrutare il paffutello interessato, e sorrisi pensandoci.

Quello che non ho ancora detto è che eravamo a un parco a mangiare fuori tutti assieme, e mentre ci ripensavo guardavo ai quattro ragazzi: i vestiti decisamente datati, i modi di fare e sicuramente la loro curiosità ogni volta che vedevano una macchina o una notifica arrivare a uno dei nostri cellulari.
Così di fretta li portammo con noi a casa mia, e fortunatamente i miei genitori non erano in casa.

"Allora..." iniziai imbarazzato, come spiegare cose complesse a persone di 200 anni fa?
Li feci accomodare sul mio divano e loro guardavo in giro sbalorditi chiedendomi di tutto, come: cos'è quella cosa nera che sta verticalmente? (La tv), cos'è quella cosa penzolante che illumina la stanza? (La lampadina), cos'è quella grande scatola grigia con i numeri sopra? (Il frigo che mostra la temperatura).
Con calma io e i miei amici rispondemmo alle loro domande spiegando tutto ciò che chiedevano.

Così mentre loro assaggiavano la Coca Cola, io e Chan prendemmo delle mie magliette e dei miei pantaloni per farglieli indossare al posto dei loro vestiti troppo eleganti e antiquati.
"Non mi piace questa...'cosa' " disse Seungmin.
"E invece devi metterla per sembrare normale" ribattè Jeongin.
Nel frattempo Minho si era affrettato ad aiutare Han, facendogli indossare una camicetta leggera color caffè latte, era tutto fiero del suo risultato.
Io non ero molto contento, insomma era la mia camicetta di Versace limited :'(

"Ora penso che dovremmo introdurli alla vita qui se devono restare" disse Chan.
"Io non ho più il quaderno perciò non c'è modo per farli tornare nel 1800" risposi io: "questo significa che devono avere un posto per stare".
Changbin mi fissava.
"Intendo una stanza per dormire, vitto e vestiti" gli spiegai.
"Te li tieni tu tutti e 4" rispose lui.
"Ma dopo è troppo impegnativo sia come disponibilità che economicamente..." provò a dire Chan: "e se ognuno se ne tiene uno?".

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Quella sera presentai Felix ai miei genitori dicendo fosse un mio amico conosciuto in un parco inventandomi tutta la storia.
Minho ospitava Han, mentre Chan Jeongin e Changbin Seungmin anche se non andavano molto d'accordo.
"Quindi può stare da noi?" Chiesi io facendo gli occhioni.
Mio padre sospirò e mia madre rispose: "Va bene... tu sei un uomo maturo ora Hyunjin perciò fa come credi".

Così dopo cena portai Felix con me in camera.
"Allora questo è il mio letto, è piazza e mezza e ci stiamo in due. Poi abbiamo anche la televisione per guardare qualcosa" Sorrisi dolcemente.
Lui ricambiò, mi si avvicinò e mi abbracciò.
"Almeno adesso Seungmin non vi può dire nulla".
Io annuii e lo abbracciai forte.
Quell'abbraccio emanava calore e sicurezza, sentivo il suo battito e mi coccolavo con esso.
Trovavo il mio conforto in lui e ora mi stringevo il più possibile per averlo vicino e farlo sentire a casa.
D'altra parte lui non avrebbe più rivisto la sua famiglia... o almeno, non dal vivo perché poteva dai miei vecchi libri di storia.

Ci stendemmo a letto abbracciati dopo avergli prestato il pigiama.
Lo tenevo abbracciato e gli accarezzavo i capelli con una mano mentre lui piano si rilassava sulle note della musica in sottofondo.
I suoi capelli morbidi scorrevano tra le mie dita e sentivo i suoi respiri leggeri.
Così mi avvicinai col viso alla sua testa e gli diedi un dolce e leggero bacio sussurrandogli: "Buonanotte".

𝐌𝐲 𝐏𝐫𝐢𝐧𝐜𝐞 (𝑯𝒚𝒖𝒏𝑳𝒊𝒙)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora