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Un brivido mi percorse all'udire quelle parole, non ero più la fanciulla nobile di un tempo, no, ero una rivoluzionaria.
Essi dovevano affidarsi a me, dovevo condurre quei giovani sperduti verso la libertà, il tempo delle menzogne era ormai finito...
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Oh, the misery Everybody wants to be my enemy Spare the sympathy Everybody wants to be my enemy - Imagine Dragons
Quella notte non dormii male come al mio solito, riuscii a riposarmi. Uscii dalla stanza assieme ad Ophelia e Cristina, Beth aveva troppa fame per aspettarci e aveva raggiunto già la mensa.
Ormai erano passati un paio di giorni da quando ci avevano diviso in vari gruppi. Il mio era quello A, ovvero quello con i criminali più pericolosi. Appena arrivate ci sedemmo ad un tavolo, ogni volta facevo finta di non notare i vari gruppetti di ragazzi formati, come a scuola, quando tutti riescono a fare amicizia tra di loro e tu ti senti escluso, ecco, io mi sentivo così, nonostante avessi legato con alcuni ragazzi.
<<Ei, che si dice di interessante?>> Arrivò Logan, con il suo solito sorriso stampato in volto.
<<Non hai niente di meglio da fare, Cameron?>> Gli chiese Ophelia, in un tono provocatorio.
<<Oh, è una proposta, Griffin?>> Scherzò lui, malizioso.
La ragazza sbuffò e noi ridacchiammo. Appena sentii la porta sbattersi il mio sguardo si girò istintivamente verso l'uscita dalle mensa, dove in alto c'era scritto "Exit" in verde.
Era tornato Cillian dall'infermeria. Quanto era stato via? Quattro giorni?
<<Eccolo>>. Alzò gli occhi al cielo Beth, che stava tornando da noi con in mano una fetta di pane con spalmata sopra della marmellata. Nonostante fossimo in una sorta di carcere che ci preparava a morire il cibo era buono, pensai.
Lei si sedette di fianco a me. Io riportai l'attenzione sul ragazzo appena arrivato, si stava avvicinando al tavolo di Tyler, egli gli diede una patta sulla spalla amichevole e lo invitò a sedersi con loro. Il loro gruppetto era formato dal biondo, Cillian, Zane, Harry, Ilary e un'altra ragazza di cui non conoscevo il nome. Aveva dei capelli non molti lunghi, castani. La pelle pallida e gli occhi grigi, i lineamenti molto delicati, non sembrava molto grande, avrà avuto intorno ai quindici anni.
<<Tieni, ne ho presa una anche per te. Devi mangiare>>, Elizabeth mi passò una fetta di pane caldo.
<<Non ho molta fame, e poi, a me non piace la marmellata>>. Confessai.
Logan fece cadere sul piatto la sua colazione che si stava portando alla bocca, mi guardò con un espressione sconvolta.
<<Cosa? Ma è buonissima>>, aveva le guance sporche di pesca.
