𝟏𝟖) 𝐈𝐒 𝐈𝐓 𝐌𝐘 𝐅𝐀𝐔𝐋𝐓?

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I gemelli Kaulitz stavano facendo colazione come al loro solito, finché a Bill non arrivò una chiamata da parte di Jasmine. Si alzò e andò in salotto per rispondere alla chiamata.

Jas: Bill, non ci potrai mai credere!
Bill: Dimmi tutto!
Tom continuò a fare colazione facendo finta di non prestare attenzione alla loro chiamata.

Jas: IO E CHRIS CI STIAMO FREQUENTANDO!
Bill:ODDIO! SONO FELICISSIMO PER VOI!
disse Bill al telefono sorridendo. Tom, appena origliò, sentì lo stomaco chiudersi, odiava quella sensazione.

Bill: Dai, raccontami come vi siete messi insieme!
Jasmine gli raccontò tutto quello che era successo la sera precedente e di come non se lo aspettava. Tom, ascoltando quelle cose, fece una espressione disgustata.

Jas: Sì, poi il bacio è stato stupendo, mi sembrava di sognare! Però, dopo quando mi aveva accompagnato a casa ed appena entrata, successe una cosa strana.
Bill: In che senso?
Jas: Beh, giusto il tempo di togliermi il cappotto e le scarpe, suonò il campanello, e mi ritrovai sulla soglia della porta un mazzo di rose rosse con sopra un bigliettino con scritto "Mi dispiace per tutto. Mi sono pentito di come ti ho trattata. Meriti molto di più." O una qualcosa del genere.
Appena sentì questo, a Tom venne la colazione di traverso.

Bill: Oh, magari è da parte di Chris, perché non glielo hai chiesto?
Jas: Avevo provato a chiamarlo, ma sembrava imbarazzante chiederglielo
Bill: Come mai? O te l'ha dato lui o è stato un ammiratore segreto.
Bill ridacchiò. Tom voleva alzarsi e andarsene, ma decise di restare fino alla fine della chiamata.
Jas: Vabbè, proverò a chiederlo oggi che viene a casa mia.
Bill: Okay, poi aggiornami mi raccomando.
E poi chiuse la chiamata. Bill tornò in cucina e vide Tom alzarsi.
Bill: Non finisci la colazione?
guardò il piatto di Tom, finito solo per metà, leggermente strano perché non è solito non finire i piatti.
Tom: Non ho fame.
disse distaccato ed uscì dalla cucina.

𝐓𝐎𝐌 𝐏𝐎𝐕
Uscii dalla cucina irritato, non avevo nemmeno finito la colazione. Lockig si era fidanzato con quel nanetto? Ovviamente non mi importa della loro relazione, ma a lei nemmeno le importa del bigliettino e del mazzo che le ho regalato. Lei pensa solo al suo fidanzatino! Non dovevo scusarmi, mi sbagliavo. Quella mocciosa si merita tutto quello che le ho fatto. Chissà cosa farà con il suo fidanzatino, non ci voglio pensare. Quindi scrissi a Jennifer.
𝐄𝐍𝐃 𝐓𝐎𝐌 𝐏𝐎𝐕

𝐉𝐀𝐒𝐌𝐈𝐍𝐄 𝐏𝐎𝐕
Mi svegliai come al mio solito, e dopo essermi fatta la doccia e la colazione chiamai subito Bill per raccontargli tutto quello che era successo. Appena finii la chiamata, ero entusiasta, non vedevo l'ora di rivedere Chris. Da quando l'ho conosciuto, va tutto per il meglio, apparte per Tom, che è ritornato nella mia vita per rovinarmela. Ma cerco di non pensarci, sennò a questo passo sembrerò ossessionata. Misi un po' di musica e iniziai a sistemare la mia casa.
Riguardai quelle rose: sono ancora di un rosso brillante. Avevo spostato il bigliettino per conservarlo nel mio cassetto.

Mi arrivò una chiamata di Tiago che mi distolse l'attenzione dalle rose; in effetti non mi chiamava da circa due settimane.

Jas: Hey, è da un bel po' che non mi chiami.
Tiago: Lo so, ma sono stato impegnato fra allenamenti e partite varie. Però ho una novità.
Jas: Cioè? Ti sei fidanzato?
ironicizzai ridacchiando.
Tiago: ESATTO.
Rimasi a bocca aperta, non me lo aspettavo, ero felicissima per lui.
Jas: ODDIO! CHI È? È QUELLA RAGAZZA DI CUI MI HAI PARLATO, ADELAIDE, GIUSTO?
Tiago: Esatto, si chiama Adelaide Ivanova.
Jas: DA QUANTO STATE INSIEME?
Lui ridacchiò per la mi voce sorpresa
Tiago: Calmati, comunque stiamo insieme da circa una settimana, non molto.
Tiago finì per parlarmi di lei per due ore. Mi ha raccontato tutto di lei, mi ha detto che ha vent'anni, che era una pattinatrice a livello agonistico, che è russa e spagnola, ma per fortuna sa anche il tedesco per motivi sempre del pattinaggio. Me l'ha descritta per l'ennesima volta. Che dire, Tiago era innamorato perso; da come mi racconta lui, sembra il suo opposto. In pratica è perfetta per lui. Io gli raccontai di Chris, ma non riuscii a finire che suonò il campanello, era lui.

Salutai mio fratello in chiamata e mi alzai di corsa verso la porta con un sorriso a trentadue denti.

Quando aprii la porta, lo abbracciai e lui ricambiò, mi diede un bacetto a stampo veloce sulle labbra. Arrossii come se fosse la prima volta che mi baciava. Lo invitai dentro, parlammo come eravamo soliti fare.

Quando lui si accorse del mazzo di rose che, con il riflesso del sole attraverso le finestre, sembravano ancora più brillanti.

Chris: Cos'è, mi stai già tradendo, Jas?
Lui ironizzò indicando le rose.
Jas: Forse, non te lo direi di certo.
Ironizzai, quindi non me le aveva portate lui?
Jas: Scherzo, comunque me le ha regalate una mia amica fioraia, sa che amo molto le rose.
Mentii, ero una pessima bugiarda sin da piccola. Non volevo dirgli che me le sono ritrovate per caso nel viale di casa, magari si potrebbe fare strane idee. Però, stranamente, si bevve la mia bugia.

Per fortuna cambiò argomento e continuammo a parlare del più e del meno. Lui continuava a mangiarmi con gli occhi, mi faceva sentire un po' a disagio ma non dissi nulla. Mi domandò se mi andava di guardare un film. Io accettai, almeno mi avrebbe tolto gli occhi di dosso, quindi io mi sdraiai e lui appoggiò la sua testa sopra la pancia e avvolse le braccia attorno alla mia vita; scelse lui il film, era noiosissimo, sembrava infinito. Quando si accorse che non stavo prestando attenzione al film e mi stavo annoiando, si avvicinò e mi sussurrò all'orecchio

Chris: Ti stai annoiando?
Io annuii con una risatina. Lui si avvicinò sempre di più, potevo sentire il suo respiro bruciarmi contro la pelle esposta del mio collo.
Jas: Chris-
lui mi zitti baciandomi il collo, iniziò a baciarlo ripetutamente, sentii le farfalle allo stomaco, mi sembrava già di essere stata baciata così se non meglio, ma da chi? di sicuro non lui o almeno non dalle sue labbra. Dal mio collo si spostò a baciarmi le labbra, la sua lingua chiese accesso per la mia ed io accettai titubante, mentre mi baciava sentii la sua mano andare sotto la mia maglietta, volevo fermarlo, mi sembrava troppo, appena sentii la sua mano cercare l'apertura del mio reggiseno lo fermai e gli tolsi la mano, mi sentivo troppo a disagio ma non riuscivo a dirglielo.

Dal mio gesto lui capii che non volevo e si stacco dal bacio e ritornò a guardare il film, ignorandomi completamente.

Dopo mezz'oretta guardò il telefono per poi dire seccamente
Chris: Devo andare, a lavoro hanno avuto un problema.
lo accompagni alla porta, gli stavo per dargli un abbraccio però se ne usci senza accennarmi un saluto, chiusi la porta e rimasi congelata immersa dai pensieri.

avrei dovuto lasciarlo fare? o forse deve veramente andare a lavoro?


ed ecco il 18º capitolo! diteci cosa ne pensate di questo capitolo!! comunque vi volevamo dire che abbiamo aperto un'account Tik Tok, lì abbiamo sponsorizzato la nostra storia ed abbiamo fatto vedere come son fatti i personaggi principali della nostra storia, se vi fa piacere di andare a fare un'occhiatina al nostro account il nostro user é: cupidzsnq, detto ciò ci vediamo al prossimo capitolo, a presto 💕

A NEW KIND OF HATE ; 𝒯ℴ𝓂 𝒦𝒶𝓊𝓁𝒾𝓉𝓏 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora