𝟐𝟑) 𝐓𝐇𝐄 𝐒𝐄𝐂𝐑𝐄𝐓 𝐒𝐈𝐃𝐄 𝐎𝐅 𝐌𝐎𝐃𝐄𝐋𝐋𝐈𝐍𝐆

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la Jasmine di qualche anno fa non avrebbe mai immaginato che un giorno avrebbe ricevuto un invito a sfilare per una delle case di moda più iconiche al mondo. Quando l'email di Vivienne Westwood era arrivata nella sua casella di posta, aveva quasi pensato che fosse uno scherzo. Ma lì, nero su bianco, c'era l'invito formale per partecipare alla sfilata della nuova collezione a Berlino. Era un'opportunità che non poteva rifiutare.

La mattina della sfilata, Jasmine si svegliò con un misto di eccitazione e ansia. Si preparò rapidamente, indossando un semplice jeans a zampa e una maglietta color blu navy, e prese la sua Rolls-Royce per andare il luogo dell'evento. Arrivata al backstage, fu subito colpita dall'energia frenetica che permeava l'ambiente. Stilisti, truccatori, parrucchieri e modelle correvano avanti e indietro, ognuno concentrato sul proprio compito.

Le altre modelle, bellissime e altezzose, la scrutavano con sguardi gelidi. Jasmine sentiva il peso dei loro occhi su di sé, ma cercò di non darci peso. Tuttavia, mentre si avvicinava al suo spazio assegnato, una modella alta e bionda con un'aria di superiorità si avvicinò a lei.

???: Sei sicura di essere nel posto giusto?
le chiese con un sorrisetto sprezzante.
???: Non sembra che tu appartenga a questo mondo.

Jasmine sentì un nodo formarsi nello stomaco. Non era la prima volta che veniva trattata in quel modo, ma sperava che in un ambiente così professionale le cose sarebbero state diverse, la sguardò da testa ai piedi e fece un respiro profondo per poi rispondere.

Jas: Questo è il mio posto finché io decido di esserlo. E, a proposito, sei sicura che il tuo atteggiamento sia quello giusto per rimanere in questo così detto mondo?

La bionda rimase scioccata per poi fare spallucce e allontanarsi, ma Jasmine rise leggermente ma poteva ancora sentire i sussurri e le risatine delle altre modelle. Cercò di concentrarsi sul suo compito, ma la tensione nel backstage era palpabile. Ogni errore, ogni piccola imperfezione veniva notata e criticata. La competizione era feroce e le altre modelle sembravano pronte a fare qualsiasi cosa pur di brillare.

Durante la prova degli abiti, Jasmine notò alcuni dettagli inquietanti. Alcune delle ragazze avevano lividi nascosti sotto il trucco, altre sembravano esauste, con occhiaie profonde che nemmeno il miglior correttore poteva nascondere. C'erano voci di diete estreme e di pressioni costanti per mantenere un certo peso. Il lato oscuro della moda si rivelava in tutta la sua crudeltà.

Finalmente arrivò il momento della sfilata. Jasmine si fece strada sulla passerella con grazia e determinazione, cercando di ignorare le critiche e i giudizi che sentiva dietro le quinte. Quando terminò il suo ultimo giro, sentì un misto di sollievo e stanchezza. Aveva fatto del suo meglio, ma non poteva fare a meno di sentirsi fuori posto.

Dopo la sfilata, Jasmine tornò a casa. Si tolse il trucco pesante e indossò una comoda tuta da ginnastica. Si sdraiò sul divano, cercando di rilassarsi, ma i pensieri sulla giornata le affollavano la mente. Il mondo della moda, che una volta aveva ammirato, ora le sembrava molto più cupo e spietato.

Dopo un po', decise di uscire a fare una passeggiata per schiarirsi le idee. Le strade di Berlino erano tranquille a quell'ora del giorno, e l'aria fresca le fece bene. Camminò senza meta fino a raggiungere un piccolo parco. Si sedette su una panchina e osservò il sole che iniziava a tramontare, colorando il cielo di sfumature arancioni e rosa.

Prese una sigaretta dalla tasca e l'accese, inspirando profondamente. Mentre guardava il fumo dissolversi nell'aria, sentì dei rumori di skate avvicinarsi. Si girò e vide una figura familiare in skate: era Lena, la ragazza che aveva incontrato in discoteca.

Lena: Cosa ci fai qui occhi-bicolore?
disse Lena con una risatina maliziosa.

Jasmine la guardò per poi rispondere
Jas: Beh ero a casa a non fare nulla quindi sono uscita per fare una passeggiata qui al parc-
La interrompe Helena
Lena: Hey, hey, hey, non voglio la storia della tua vita. Riassuma.
disse ancora sullo skate.

Jasmine sospirò profondamente per poi rispondere
Jas: Volevo solamente guardare il tramonto, tutto qui.

Helena la fissò con uno sguardo interrogativo per poi dire.

Lena: Sbagliato, non sei venuta qua per fare una passeggiata, dimmi che hai.

Jasmine si giro verso di lei e disse
Jas: In che senso?

Helena rispose con:
Lena: Nel senso che hai qualcosa, dimmi che cosa non va.

Jasmine realizzo che effettivamente Lena aveva visto che qualcosa non andava con lei, sorrise apprezzando che lei aveva notato che non stava così tanto bene, ma era fin troppo presto ad aprirsi con lei quindi si limitò a stare in silenzio.

Lena: Quindi? mi vuoi dire che hai?
Jas: Non ho nulla Lena, tranquilla.
Lena: Pfft... Fai come ti pare..
dissi per poi sedersi accanto a Jasmine.

Rimasero in silenzio a guardare i sole che spariva all'orizzonte  per all'incirca una ventina di minuti finché Helena si alzò dal proprio posto e mise un piede sopra al suo skate
Lena: Si é fatto tardi, io vado.
Jasmine gli fece solamente 'ciao' con la mano
Lena sorrise
Lena: Ci vediamo occhi-bicolore
disse per poi scomparire con il suo skate che la portava alla sua meta.

Jasmine rimase ancora seduta per un paio di minuti finché si alzò e prese la marcia verso a casa sua.

Dopo essere arrivata si fece una doccia calda e  poi uscì per fare la sua solita skincare e lavarsi i denti.

Dopo aver finito si mise dei pigiama comodi e iniziò a dormire serenamente nel suo comodo letto.



Si lo sappiamo, questo capitolo era un po' noioso, ma state pronti per gli altri capitoli! diteci la vostra opinione sul capitolo e detto ciò ci vediamo al prossimo capitolo, a presto💕

A NEW KIND OF HATE ; 𝒯ℴ𝓂 𝒦𝒶𝓊𝓁𝒾𝓉𝓏 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora